Pubblichiamo i quesiti referendari sull'acqua: 2 Sì chiari, semplici ed efficaci ... Stampa
Martedì 22 Marzo 2011 09:28

img artEcco i quesiti referendari:

1) “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione”:

"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"

Finalità: fermare la privatizzazione dell’acqua


Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.

È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.

Con questa norma, si vogliono mettere definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO (su 92) che o non hanno ancora proceduto ad affidamento, o hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Queste ultime infatti cesseranno improrogabilmente entro il dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%. La norma inoltre disciplina le società miste collocate in Borsa, le quali, per poter mantenere l’affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.

2) “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma": ammissibile.

"Volete voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"

Finalità : fuori i profitti dall'acqua

Si propone l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

Poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di immediata concretezza. Perché  la parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.

Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull'acqua.

Non è stato dichiarato ammissibile il secondo quesito, quello che recitava:

“Volete voi che sia abrogato l’art. 150 (Scelta della forma di gestione e procedure di affidamento) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, come modificato dall’art. 2, comma 13 del decreto legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008 ?”

L’articolo bocciato aveva lo scopo di favorire la via verso la ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali. Abrogando il testo legislativo che obbligava gli ATO all’affidamento della gestione del servizio idrico o attraverso la messa a gara o attraverso l’affidamento ad una società di capitali, pubblica o privata. L’abrogazione di questo articolo non avrebbe consentito più il ricorso né alla gara, né all’affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percorso verso l’obiettivo della ripubblicizzazione.

 

Ultimo aggiornamento Martedì 22 Marzo 2011 09:38
 
Articoli correlati :

» Risposte ass. Bottecchia alle 10 domande

Si riportano di seguito le risposte pervenute per iscritto il 25/03/24 da parte del Vicesindaco e ass. alle Opere pubbliche, Programmazione viabilità e manutenzione stradale, Marco Bottecchia1) Quando verrà avviato il cantiere per l’incrocio di...

» Interpellanza 18/03/24 Come evitare situazione sbarre verificatasi in data odierna

AL PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALEGerlando SorceAL sig. SINDACO del COMUNE di SACILECarlo Spagnol InterpellanzaOggetto: Intervento urgente dell’Amministrazione relativa al grave accaduto al passaggio a livello sulla SS13 Pontebbana della linea...

» Un alberello per ogni bebè: quando la natura è più forte degli annunci...

Con la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 che ha modificato la precedente del 1999 e stabilito l'obbligo per i Comuni di oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato o adottato anche a Sacile nel 2013 è iniziata la prima...

» Risposte puntuali a interrogazione su centraline

Queste le precise risposte come verbalizzate in Consiglio Comunale al momento della discussione della nostra idroelettriche sul ramo Biglia della Livenza.PREMESSA del SINDACO:Grazie Presidente, grazie consigliere, così abbiamo modo anche di...

» "Abbonamenti gravidanza", un FLOP annunciato

Davvero un successone il numero dei cosiddetti “abbonamenti gravidanza” distribuiti dall’Amministrazione sacilese: CINQUE su 141 nuovi nati del 2023. Mai così pochi da quando vengono rilasciati dal 2012.Un evidente insuccesso da chi si fa...

» Mozione 21/12/23 Riqualificazione cortile Licei Pujati

AL PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALEGerlando SorceAL sig. SINDACO del COMUNE di SACILECarlo SpagnolMozioneOggetto: Riqualificazione verde dell’area antistante l’ISIS PujatiIl gruppo consiliare PD SPSCONSIDERATO- che l’area antistante...

» Interpellanza 07/11/23 posizione sulla linea Sacile-Gemona

AL PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALEGerlando SorceAL sig. SINDACO del COMUNE di SACILECarlo SpagnolInterpellanzaOggetto: Posizione dell’Amministrazione relativa al passaggio a livello sulla SS13 Pontebbana della linea Sacile - GemonaIl gruppo...

» Interrogazione 27/09/23 viabilità S.Giovanni d.T.

AL PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALEGerlando SorceAL sig. SINDACO del COMUNE di SACILECarlo SpagnolInterrogazioneOggetto: Quale lo stato dell’arte per gli interventi viari presi in considerazione a San Giovanni del Tempio?Il gruppo consiliare PD -...

» Interrogazione 06/09/23 Via Fasan

AL PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALEGerlando SorceAL sig. SINDACO del COMUNE di SACILECarlo SpagnolInterrogazioneOggetto: Stato dell’arte dei lavori previsti in via FasanIl gruppo consiliare PD-SPSPRESO ATTO- che in un articolo apparso sulla...

» La storia finita del Padiglione San Camillo

Un nuovo articolo per la sezione "per non dimenticare", e purtroppo un nuovo articolo sull'ennesima "storia finita". Infatti questa sezione è dedicata in particolare a ciò che nessun cittadino elettore dovrebbe scordare, perchè tutte queste...
SEO by Artio