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Esposto al Prefetto sul mancato recepimento del DLgs257/16 PDF Stampa E-mail
Lunedì 03 Febbraio 2020 17:51

Avere rispetto delle Istituzioni porta purtroppo a meravigliarsi ogni qualvolta ci si accorge che gli obblighi di Legge restano tranquillamente inapplicati.
Così è stato anche a Sacile, ad es. per quanto riguardava l'adeguamento del sito comunale alla regole sulla trasparenza (finalmente promosso sei mesi dopo la segnalazione di SPS), per non parlare della gravissima ostinata resistenza al rimborso depurazione (che comunque ha lasciato centinaia di cittadini senza la dovuta restituzione) dove l'amministrazione sacilese precedente ha persino mentito al Prefetto dicendo che stava "approntando la lista degli aventi diritto", oppure del fatto che nessuno ci ha detto dove sono sparite le biciclette del progetto Pegaso. Ricordiamo anche, al contrario, che non c'è nemmeno rispetto per lo Statuto Comunale perchè si afferma la presenza dell'Ufficio del Difensore Civico che invece da ANNI non esiste; non sarà un grave atto di illegalità ma è grave per mancanza di correttezza amministrativo-politica.
Così, anche questa volta, dopo aver già segnalato mesi fa sulla stampa il mancato recepimento del DLgs257/2016 nel Regolamento Edilizio comunale, non resta purtroppo che scomodare il Prefetto:

AL PREFETTO di PORDENONE
Sacile, 30/01/2020
Oggetto: Adeguamento Regolamenti Edilizi comunali al DLgs 257/2016
Ill.mo sig. Prefetto,
Con la presente intendiamo esporre all’attenzione della S.V. quanto segue:
Considerato che
- il Dlgs 257/2016 modifica l'art 4 del Testo unico per l'edilizia introducendo l'obbligo ai fini del conseguimento del titolo abitativo edilizio della predisposizione per i nuovi edifici all'allaccio per la possibile installazione di infrastrutture eletttriche per la ricarica dei veicoli;
- dal 18 novembre 2017 i punti di ricarica devono essere conformati alle nuove specifiche tecniche relative ai punti di ricarica per i veicoli elettrici EN62196 2/3;

Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Febbraio 2020 16:49
 
Sacile e l'offensiva della mobilità elettrica!!! PDF Stampa E-mail
Giovedì 23 Gennaio 2020 18:11

Gennaio 2020: dopo mesi di articoli su tutta la stampa locale e nazionale su una situazione di inquinamento ormai gravissima da Torino a Roma, vediamo lo stato di avanzamento a Sacile della mobiltà del futuro. Vediamo quale potente offensiva l'amministrazione sacilese sta opponendo ad un'aria dove nei mesi invernali si potrebbe indire una grande caccia al tesoro per scovare le particelle di ossigeno.
Ricordiamo innanzitutto la definitiva sepoltura dei Birò non solo nel nostro Comune ma in tutti quelli che non si erano opposti all'inutile acquisto voluto dall'allora amministrazione provinciale di centro destra di PN:

 

 

 

 

 

 

 

Ricordiamo anche la brevissima vita del "progetto Pegaso", cioè di quelle bici che avrebbero dovuto servire a cittadini e turisti (vedete, cari lettori, che nemmeno conoscevate più il nome?!). Un nostro pensiero va anche ai fondi persi per la mobilità sostenibile (come altri bandi andati persi....). Intoniamo il Requiem per il progetto NeMo. E mandiamo anche un pensiero a quel regolamento edilizio che ancora non ha ottemperato al DECRETO LEGISLATIVO del 16 dicembre 2016 n°257 (entrato in vigore il 14/01/2917).

Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Gennaio 2020 18:17
 
Letterina alla Befana per chiedere il sottopasso PDF Stampa E-mail
Lunedì 06 Gennaio 2020 17:40

Ma guarda un pò?!
Visto che la letterina del 2018 a Babbo Natale non ha portato in dono ai pendolari e ai cittadini di Sacile il sottopassaggio richiesto, qualcuno ha pensato bene di rivolgersi stavolta ... alla Befana!

"Cara Befana, l'anno scorso Babbo Natale non è riuscito a portarci il sottopassaggio. Per favore, tu che sei donna e sei tenace, aiutaci! E intanto porta un sacco di carbone a questa Amministrazione che non sa o non vuole fare la voce grossa con RFI per aprire questo varco che tutte le altre stazioni hanno! Grazie, cara Befana!"

Questo il testo della letterina.

Eh già, a destra e a sinistra di Sacile persino le due piccole stazioni di Orsago e di Fontanafredda hanno un varco che permette di accedere da entrambi i lati sud e nord, con le nuove tecniche costruttive oggigiorno un sottopassaggio si apre e si prolunga in fretta e senza nemmeno causare troppo disagio al transito dei treni, ma a Sacile tutto pare impossibile...

Ecco come stampa locale comunica la risposta del Sindaco di Sacile, Carlo Spagnol:
Dichiara che l'opera è stata "definitivamente accantonata" da RFI, che vuole invece la chiusura del passaggio a livello di viale Lacchin e che questa proposta trova il pieno accordo dell'amministrazione sacilese. Poi segue un luuuuuuuuuuungo excursus sull'opera viaria alternativa rappresentata dalla gronda est.

Ultimo aggiornamento Lunedì 09 Marzo 2020 12:24
 
Con il PAES di Sacile non si può dormir fuori PDF Stampa E-mail
Giovedì 26 Dicembre 2019 17:08

Già, con l'ennesimo documento rimasto nel cassetto, cioè il PAES di Sacile, cioè il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile, davvero non si può rischiar di dormire all'aperto a Sacile.
Dormire all'aperto?
E chi lo vuole, direte voi, cari lettori.
So però che continuerete a leggere, perchè ormai sapete che anche se inizialmente vi par che vi racconto cose strane, dopo ve le spiego bene. Se poi anche vi convinco, beh, ne son felice.

Innanzitutto vorrei avvertirvi, se in pieno inverno vi trovate di fronte a questa scena fuori dai confini italiani ... NON chiamate la Polizia!!!
Mantenete la calma, respirate profondamente e godetevi lo spettacolo di questo visetto rilassato con gli occhi chiusi e le guancette rosa paffute, perchè si tratta di una normalissima abitudine: quella di lasciar dormire fuori i bimbi fino a  -10°C (pare poi che più a nord si vada anche ben oltre), perchè è fuori dubbio che rafforza il sistema immunitario.


Dai paesi scandinavi alla Danimarca, scendendo dalla Germania per arrivare in Svizzera e in Austria, si stanno diffondendo asili nido e scuole materne che vengono progettate apposta per permettere in pieno inverno un sano pisolino all'aria aperta!

Così infatti è stato pensato appostail nuovo nido da 70 posti costruito al piano terra di un complesso residenziale a Neukölln: Sulla terrazza esterna sono posizionate 70 contenitori in legno con relativo materasso (50 x 70 cm). Poco prima dell'ora del pisolino si portan fuori la biancheria e poi i piccini, naturalmente anche ben vestiti, possono coricarsi per dormire la loro bella oretta respirando aria sana. 70 bimbi ben impachettati. Spunta fuori solo il visetto. Che spettacolo che deve essere!

Ultimo aggiornamento Domenica 05 Gennaio 2020 18:21
 
I conti dell'ex ass. Cazorzi son giusti, ma il risultato...NO PDF Stampa E-mail
Venerdì 13 Dicembre 2019 20:22

A dimostrazione di quanto detto nel titolo inizio proprio dalla giornata della pubblicazione di questo articolo su un argomento seguito da anni, cioè la linea Sacile Gemona, attualmente Sacile - Maniago (34km). Oggi, sabato 14 dicembre 2019, è infatti un gran giorno per tutta la popolazione che abita – purtroppo non lungo la Pedemontana – ma una bella vallata della vicina Carinzia.

Oggi viene inaugurata la linea Arnoldstein – Hermagor, detta Gailtalbahn: 31 km elettrificati secondo il più avanzato sistema di alta potenza.


Come da cartello realizzata esattamente entro il tempo di UN anno e MEZZO, con la sostituzione di ponti, l'adeguamento di tutte le stazioncine a luoghi SENZA BARRIERE, l'energia al 100% da FONTI RINNOVABILI, la creazione di nuove infrastrutture, come efficaci ripari PER BICICLETTE (ricarica compresa). Sono stati creati 90 postazioni per Bike & Ride. Sono stati eliminati ben 21 passaggi a livello sostituiti da sottopassi.

Infine naturalmente la sostituzione dei vecchi trenini con TRENI ECOLOGICI nuovi di zecca con tutte le comodità, che sul muso fan bella mostra del loro nome sicuramente appropriato “Cityjet eco”.

 

 

 

 

 

 

Il tutto per 61 milioni Euro dei 250 che solo nel 2019 le ÖBB, cioè le FERROVIE DELLO STATO (!!!) austriache hanno investito nella regione della Carinzia.

Veniamo dunque ai calcoli fatti dall'ex assessore Cazorzi relativamente ai costi non giustificabili dal servizio fallimentare e dai danni ambientali della linea Sacile - Maniago.
Calcoli matematicamente precisi. Certo.
Ma.....

Ultimo aggiornamento Lunedì 20 Gennaio 2020 17:48
 
Via Fasan, si riaccende la richiesta di aiuto da parte dei residenti PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Dicembre 2019 14:32

Sono sicura che mi sarà concesso di intervenire sul nuovo caso problematico in fatto di viabilità che occupa attualmente lo spazio della stampa di Sacile, cioè via Fasan e il raggio di zona limitrofa.

Non posso che concordare sulla ennesima segnalazione di pericolo pervenuta dai residenti, così come concordo pienamente che solo con una visione di insieme si potranno risolvere i problemi del traffico cittadino pian piano ma in modo serio e improntato davvero al futuro.

Voglio anche dare credito a tanto interesse e tanta concordia così come dichiarati in modo corale dall'attuale minoranza anche se non riesco a liberarmi del tutto da un pensiero malizioso sulla voglia di rivalsa da parte di qualcuno che fino a poco fa al governo della città pareva molto più propenso ad esser dalla parte degli automobilisti.

Mi si lasci ribadire però ciò che ho sempre sostenuto, la mia contrarietà ai sensi unici, in quanto a ragione non sono annoverati tra i provvedimenti di moderazione del traffico. Nel tempo infatti diventano fonte di pericolo e di ennesima protesta, perchè di fatto il senso unico invita a spinger ancor più sull'acceleratore. La mia seconda contrarietà è rivolta allo spezzatino di piste ciclabili che si rivelano eterogenee, dagli elevati costi di manutenzione e pericolosissime al momenti della loro improvvisa interruzione.

Concordo invece sulla accorata richiesta dei cittadini di essere ascoltati e coinvolti. Non perchè lo dica una che crede fermamente nelle partecipazione, ma perchè viene detto addirittura nei documenti tecnici, come il Rapporto Pubblico di Sicurezza stradale che nel lontanissimo 2003 tra le linee guida della pianificazione urbana del traffico suggeriva che migliorare l’efficienza dell’intervento e della spesa pubblica con il contributo dei residenti e operatori locali significava anche migliorare la consapevolezza dei fattori di sicurezza stradale in tutti i cittadini e ridurre proprio la conflittualità sociale.

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Dicembre 2019 19:05
 
I risultati delle "riforme" nel lungo periodo PDF Stampa E-mail
Domenica 03 Novembre 2019 10:57

Ecco il risultato nel lungo periodo della "riforma Serracchiani". Nel lungo periodo sottolineo. Quindi ormai nessuno può dire che eravamo "nostalgici e prevenuti" e che "negli anni si vedranno i risultati".
Di solito questi titoli, che già dovevano mettere in allarme i sostenitori della "riforma", apparivano durante le vacanze di Natale.
Ora possiamo rallegrarci dalla situazione già in OTTOBRE.


Eccoli i risultati di amministratori (escluso il consigliere Pustetto) o incapaci o legati ad altri interessi che non ai bisogni del cittadino in maggior difficoltà, cioè problemi di salute; ecco i risultati del sostegno di tanti esponenti locali di partito, di tanti dirigenti sanitari (magari anche avanzati in carriera) e, purtroppo, pure di parti sindacali; ecco i risultati di false promesse (i vertici stessi avevano definito "follia" chiudere Medicina, e infatti il PRIMO "modello Sacile" non prevedeva sparisse del tutto) e cambiamenti di rotta; ecco i risultati di provvedimenti tappabuchi o di fantasmagoriche soluzioni, come la APP che doveva "eliminare gli intasamenti ai Pronto Soccorso" e "redistribuire i pazienti". (Inutilità che ho denunciato per prima nel sito di SPS, quindi non me ne accorgo certo oggi....); ecco i risultati della famosa commissione di ben 20 esperti saggi che doveva l'anno scorso prevenire i problemi.

Ultimo aggiornamento Domenica 03 Novembre 2019 17:05
 
Dove metto la VETRORESINA??? PDF Stampa E-mail
Martedì 10 Settembre 2019 16:53

Se sei un cittadino virtuoso non hai vita facile. Questo ormai è certo. In particolare quando si tratta di voler smaltire i rifiuti in modo ineccepibile.
Perchè?
Perchè scopri che ci sono cose che ieri erano rifiuto qualsiasi e oggi sono rifiuti “speciali”, ma nessuno dei tuoi assessori all'ambiente si è preoccupato nè di informarti nè di trovare soluzioni.
Succede così per la VETRORESINA:
La storia di questo materiale di fatto riguarda principalmente il grande cambiamento avvenuto dopo gli anni '50 che ha rivoluzionato la produzione nautica con il pasaggio dalla costruzione di scafi in legno a scafi in vetroresina, materiale decantato per resistenza, elasticità, leggerezza e convenienza. Perciò per oltre mezzo secolo i cantieri hanno immesso nel mercato migliaia di tonnellate di vetroresina, un composto formato da fibra di vetro e resina.
Ci si è però accorti infine di un problemino simile all'amianto, per cui la vetroresina è diventata un rifiuto speciale da sottoporre obbligatoriamente a un costoso processo di smaltimento.
E non è un problemino da poco. Si stima che in Europa  siano oltre 6 milioni le imbarcazioni di vetroresina e lo smaltimento costa come minimo 16.000 euro per una imbarcazione di 15 metri.
Soluzione???
Beh, cari lettori, immaginate.....
Abbandonare, soprattutto imbarcazioni piccole, in qualche canneto di laguna, lungo i fiumi, o in qualche campo di rovi.

Io però non possiedo alcuna elegante imbarcazione in vetroresina, possiedo purtroppo un semplice  pezzo usato anni fa dai miei genitori per riparare dalle piogge forti le finestre della cantina. Ma il problema è lo stesso: si tratta di un rifiuto speciale dagli alti costo di smaltimento e che non tutte le aziende di raccolta possono acettare.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Settembre 2019 10:30
 
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