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Quale destino per la villetta ex Enel? PDF Stampa E-mail
Mercoledì 03 Febbraio 2021 16:47

Dal momento che seguo la vicenda della villetta chiamata "ex Enel" dal 2012, avendo denunciato il pericolo di volontà di abbattimento per far posto ad una rotonda, chiedo che l'amministrazione comunale dichiari quale sia ad oggi il suo orientamento.
Da parte mia sto valutando comunque una segnalazione alla Sovrintendenza, esattamente come avevo fatto nel 2012 per villa Poletti, oggi vincolata.

 

 

 

 

 

 

Purtroppo infatti la villetta che al tempo a Sacile era sede dell'Enel e che oggi è in vendita da parte di Enel, non compare nell'elenco delle ville Liberty di viale Lacchin tutelate.

Sono vincolate e pertanto al sicuro, come elencate nella Variante 54, solo le ville Tallon, Amadio e Lacchin/Patrizio.

Poco tempo fa sulla stampa locale abbiamo letto che si intende procedere con i lavori della rotonda in viale Lacchin e che è stato affidato intanto l'incarico di progettazione preliminare. Non veniva specificato nulla in merito al destino della villetta che si trova all'incrocio.
Come si può però vedere nell'articolo del sito di SPS datato 6 ottobre 2012, il PUT dell'amministrazione Cappuzzo elencava ben TRE possibilità per la realizzazione di una rotatoria al posto dell'attuale semaforo:

Ultimo aggiornamento Giovedì 20 Maggio 2021 15:10
 
Un 6 gennaio da respirare a pieni polmoni! PDF Stampa E-mail
Lunedì 01 Febbraio 2021 16:37

Eh già, se il SEI gennaio 2021 una commissione di esperti fosse passata per valutare di fare a Sacile un polo di riabilitazione pneumologica, un centro di cura aerobica, insomma quello che un tempo si trovava in quegli eleganti "sanatori" immersi in bellissimi paesaggi ... sicuramente avrebbe scelto Sacile!

Sì, perchè un 6 gennaio simile non lo abbiamo mai visto, pardon, ma respirato: il dato registrato dall'ARPA infatti era di soli 17µg/m3. Quindi anche sotto i 20µg/m3 consigliati dall'OMS.

E ora sfido chiunque a dire che quattro fuocherelli non cambiano poi tanto il livello di inquinamento. Guardate un pò tutti i 6 gennaio in elenco:

anno    µg/m3

2012    70
2013    185
2014    70
2015    93
2016    149
2017    61
2018    147
2019    110
2020    93

Ma se ancora non serve per dare un leggero sentore della gravità della situazione a chi è fermamente negazionista, guardate attentamente la tabella sotto riportata. Non dimenticate che il dato dell'ARPA che viene registrato alla fine delle varie giornate è la media di quanto rilevato nelle 24 ore.

Ultimo aggiornamento Venerdì 05 Febbraio 2021 18:59
 
Il primo condominio autosufficiente PDF Stampa E-mail
Mercoledì 27 Gennaio 2021 17:59

Ecco a voi, cari lettori, il primo condominio di nove appartamenti totalmente autosufficiente, cioè "energieautark", è stato inaugurato a giugno 2015 (!!!) a Brütten in Svizzera.
Non ha alcun allacciamento alla rete elettrica, tantomeno al gas. Tutta l'energia di un fabbisogno già ridotto al minimo dalle tecniche costruttive deriva dal sole.
Oltre ad una eccellente coibentazione e allo sfruttamento della geotermia il rivestimento della facciata è interamente in fotovoltaico (opaco) così come il tetto. Incamera talmente tanta energia che potrebbe resistere fino a UN mese intero senza irraggiamento solare. Basta un'ora di sole al giorno per coprire il fabbisogno dei nove appartamenti!

Guardate il video di 3 minuti

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Domenica 31 Gennaio 2021 18:26
 
sulla Pontebbana come a Darmstadt? PDF Stampa E-mail
Domenica 24 Gennaio 2021 17:14

E' lo scivolo di un luna park? No!
E' una pista da bob estiva? No!

Poco prima di Natale 2020 a Darmstadt è stato inaugurato l'avveneristico “ponte rosso” che permette a pedoni, ciclisti e persone in carrozzina di passare da una parte all'altra di una trafficatissima arteria stradale.
Il ponte rosso ha una lunghezza di 318 metri, è stato realizzato con 370 tonnellate di acciaio, ha un costo di 6,8 milioni di Euro ed è stato costruito in poco più di un anno.
Per i pedoni si trovano delle scale di accesso e di uscita, mentre per ciclisti e disabili due rampe che si intersecano in modo asimmetrico. Due rampe che sono state pensate con il minimo di pendenza possibile proprio per essere adatte a chi è costretto in carrozzina o ha problemi di deambulazione.

Proprio come tra breve sopra la nostra Pontebbana!
O forse no?

Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Gennaio 2021 21:06
 
La corsia ciclabile di v.le Zancanaro si è dimostrata per quel che è PDF Stampa E-mail
Giovedì 07 Gennaio 2021 16:25

Purtroppo non ci è voluto molto tempo per dimostrare che la corsia ciclabile di viale Zancanaro brilla di precarietà in fatto di sicurezza. Sapete che dall'inizio ero contraria e sapete che non la definisco "pista" bensì "corsia".
Il primo pericolo di quella corsia è che vuole trasmettere un senso di sicurezza che poi di fatto non c'è.
I motivi sono tanti.
Sicuramente gli interventi fatti a spizzichi, senza una visione di insieme, sono fallimentari. Lo dimostrano i tanti tratti di ciclabili realizzati a Pordenone, spesso non collegati tra loro, eseguiti con tecniche diverse e così sparpagliati da rendere difficile poi l'accurata manutenzione. Ma non impariamo mai. Perseveriamo negli errori perchè facciamo nel chiuso di un ufficio e spesso anche di fretta.
Nei primi anni '80 ci avevano venduto il senso unico di viale Zancanaro con i parcheggi a lato come una nuova strada finalmente sicura. Ma il senso unico non lo è MAI e giustamente non fa parte di alcun elenco degli interventi a moderazione del traffico. La visuale dritta e senza ostacoli induce a pigiare sull'acceleratore. Si sa.

In relazione alla mancanza di una visione globale (seppur con interventi che procedono in varie fasi) c'è da chiedersi come mai il limite di 30km/h finisca alla fine di viale Zancanaro qundo poche decine di metri più avanti si trova un importantissimo passaggio pedonale ad uso di decine e decine di studenti che si riversano nello spazio intorno per usare i mezzi pubblici. Uno spazio che ha le fermate su entrambi i lati della strada.
Perchè non far finire il 30km/h subito DOPO l'incrocio con via Gramsci???

E vado ora nello specifico alla corsia ciclabile in oggetto:
La corsia ciclabile a doppio senso è ora certamente prevista dal codice della strada, ma ciò non significa che va bene dappertutto. In viale Zancanaro, quando apriranno anche le superiori, ci saranno decine e decine di alunni che la percorreranno anche con pesanti zaini in spalla e questo porta facilmente a sbandare. Soprattutto parlando e scherzando con altri compagni ciclisti. Facile urtare anche solo contro lo specchietto di una macchina.

La delimitazione della corsia con occhi di gatto può addirittura essere pericolosa per un ciclista che ci finisce con le ruota sopra e, al contrario, non dà alcuna garanzia che l'automobilista non la scavalchi.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 10 Agosto 2022 18:06
 
Una QUINTA sede per il Pujati? PDF Stampa E-mail
Martedì 29 Dicembre 2020 16:59

In caso la nostra città riesca a resistere a San Vito e preservare la sede per il Liceo Musicale le aule verrebbero attrezzate in una parte dell'edificio della Vittorino da Feltre in via Ettoreo, dice il Sindaco.
La proposta potrebbe passare in sordina se non ci fosse un piccolo, minuscolo, insignificante particolare (in senso ironico ovviamente): il Pujati è già dislocato su ben QUATTRO sedi.
Ci rendiamo conto di cosa significhi una scuola con CINQUE sedi? A parte la mancanza di parcheggi che di solito salta agli occhi come primo problema, ma il resto? Insegnanti che girano a trottola, studenti che devono spostarsi in caso di eventi in sede centrale per cui ogni volta si perde un'ora di lezione in più, docenti che si affannano perchè devono accompagnare e sorvegliare e poi correre a razzo a lezione in altre classi in altri edifici, ragazzi che l'ora di educazione fisica praticamente la usano per andare e tornare in e dalla palestra, personale ATA sparpagliato in sempre minor numero che non di rado si trova ad essere per un motivo o per l'altro anche da solo, tecnici che corrono di qua e di là per rimediare a grandi e piccoli inghippi informatici, ragazzi che non trovano modo di recarsi in Segreteria in sede centrale, e, infine ma non da poco, classi lontane dalla presenza del Dirigente Scolastico, cosa che par secondaria ma NON va bene per una scuola.

E questa la lungimirante pianificazione logistica scolastica dell'amministrazione sacilese???
Spiace dover vedere ancora una volta che non si tratta che di un rattoppo.

Proprio in questi giorni leggiamo invece che i due consiglieri regionali Basso (ex Preside del Carniello) e Moras (ex Sindaco di Brugnera) annunciano l'ampliamento con nuova edificazione del Carniello per 2 milioni stanziati dalla finanziaria regionale. Fondi certi, all'interno del riparto dei circa 30 milioni che va al pordenonese per il triennio 2021/22/23.

Ultimo aggiornamento Sabato 13 Febbraio 2021 17:40
 
Come capire lo SPAZIO DI ARRESTO PDF Stampa E-mail
Lunedì 23 Novembre 2020 18:02

L'austriaco ÖAMTC, cioè il corrispondente del nostro ACI, da sempre nella sua mission prevede ingenti finanziamenti (come queste apposite auto gialle) e si occupa molto di educazione stradale con delle campagne di grande effetto per bimbi e ragazzi.

In questo caso vi parlo della campagna “Hallo Auto” con l'obiettivo di far comprendere come si calcola lo SPAZIO DI ARRESTO e quali sono i fattori che influiscono sulla sua lunghezza.
Come sempre non si tratta di spiegazioni, bensì di prove esperenziali, perchè si sa che ciò che realmente si prova e si verifica in prima persona è più facile ricordarlo.

L'esperienza si basa sulla CORSA: i bambini hanno modo di provare quale sarà il loro spazio di arresto.
Pare semplice, no?! Beh, ma il tutto viene comunque come sempre ben organizzato e reso appetibile ai piccoli ma attentissimi partecipanti.
Leggete e capirete!

Lo scopo è quello di provare in prima persona come la velocità della corsa, la velocità nel recepire il comando di stop, le condizioni del suolo e le calzature indossate influiscano sullo spazio di arresto.

Il primo esperimento consiste nel mettersi a correre e fermarsi al momento del comando di stop, dato improvvisamente a voce o con segnale visivo. Così capiscono:
1) che ci vuole un tempo di reazione e questo tempo non è uguale per tutti
2) che in questo tempo di reazione hanno percorso ancora un certo tratto
3) che più avevano spinto nella corsa più ora devono far forza per fermarsi
4) che le difficoltà di fermarsi sul ghiaino sono maggiori rispetto al prato o all'asfalto
5) che riesce a fermarsi prima chi ha scarpe con buone suole

In questo modo comprendono che lo spazio di arresto è la somma dello spazio di reazione + lo spazio di frenata.
Ma non è finita qui.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Dicembre 2020 18:02
 
Tutelare la salute dei dipendenti del SM alla Serenissima PDF Stampa E-mail
Domenica 22 Novembre 2020 17:29

Cari lettori, questa volta mi rivolgo nello specifico a chi frequenta abitualmente il supermercato Superone al CC Serenissima di Sacile.
Da alcuni giorni noi clienti ci accorgiamo del freddo mentre siamo in fila alle casse. Una situazione che da anni, anzi da decenni, si ripresenta nei mesi invernali e che risale ai tempi della precedente gestione del SM da parte della Coop Carnica che aveva cambiato posizione delle casse spostandole lungo il corridoio.
Ma se noi siamo alla cassa per pochi minuti certamente il personale soffre un disagio ben maggiore e questo spiace moltissimo, perchè gentilezza e professionalità dei dipendenti han fatto sì che in poco tempo si sia creata una affezionata clientela.
Tutti noi ricordiamo a febbraio/marzo lo stress che i dipendenti han dovuto gestire per via delle decine e decine di carrelli in file per la spesa on line dovuta all'emergenza Covid. Per non parlare della tensione che accompagna ormai da febbraio tutti coloro che lavorano. Perciò riuscire almeno ad eliminare una fonte di pericolo per la salute, come appunto le continue folate di freddo ad ogni apertura della porta scorrevole è il minimo che si possa fare. Magari con una DOPPIA PORTA, lo spazio c'è. Questo il motivo della mia segnalazione:

All'attenzione dell'Ufficio Igiene e Sicurezza sul lavoro
Asfo – Pordenone
Sacile, 22/11/2020

Oggetto: condizioni ambientali personale Supermercato Superone presso CC Serenissima di Sacile

Egr. dott. Venier,
come cliente del Supermercato in oggetto ubicato all'interno del CC Serenissima di Sacile vorrei segnalare le condizioni di esposizione al freddo di chi si trova alla postazione delle casse.
Si tratta di una segnalazione che da diversi anni sto facendo, anche tramite stampa, sin da quando è stato deciso un cambiamento logistico ai tempi della precedente CoopCa. Prima la fila delle casse era ad angolo entrando verso destra. Si trovava dunque di fronte alla vetrata rivolta verso le Pontebbana e pertanto protetta dalle folate di freddo ogni qualvolta si apriva la porta scorrevole di accesso al Centro Commerciale.

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Novembre 2020 17:11
 
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