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Per la TARI si sceglie il peggiore... PDF Stampa E-mail
Mercoledì 15 Settembre 2021 19:36

Si pubblica di seguito questo contributo del geom.Gaggiotti sulla questione della TARI:

Il Consiglio Comunale di Sacile sceglie i peggiori.
Sfuggita un po’ in sordina l’affidamento all’Agenzia delle Entrate di Pordenone la riscossione della TARI. L’Agenzia di Pordenone è la peggiore delle Regioni FVG e Veneto ed è da meravigliarsi come mai non ci siano stati controlli del suo operato.
Il sito del Comune di Sacile, come gli altri, non risponde all’Agenda Digitale, e quindi nella pagina “TARI 2021” non si capisce chi ha deciso tale simile iniziativa non certamente eccellente e vedremo il perchè.
“Registro deliberazioni di Consiglio ORIGINALE N. 8” il Consiglio Comunale il 12.03.2018 con assenti Poletto Massimo ha deliberato con una bella giustificazione : “..il Comune di Sacile, per la riscossione della tassa sui rifiuti, si è sempre avvalso del servizio pubblico della riscossione;..” la solita frase che devasta il servizio pubblico: “abbiamo sempre fatto così”.
I costi non quantificati al momento dell'affidamento, a carico del Comune di Sacile in caso di mancato recupero vedi Allegato 3 e art. 7 co 3.
Maggiore economicità di effettuare solleciti bonari in proprio ed affidare eventualmente solo i recuperi credito più complessi, per non gravare inutilmente con costi maggiori sul contribuente (i costi sono dieci volte tanto circa). Da notare che tenere i rapporti con l'Agenzia comporta comunque l'impiego di personale per porre in essere le attività, non c’è vantaggio.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 15 Settembre 2021 19:41
 
incrocio via Pordenone: una SVISTA lunga DUE anni PDF Stampa E-mail
Martedì 06 Luglio 2021 10:17

Ancora una volta si è dimostrato che l'amministrazione sacilese, nello specifico caso l'ass. Ceraolo, farebbero meglio a prendere sul serio le segnalazioni di noi semplici cittadini invece di dare subito la colpa “alla burocrazia” oppure di cercar risposte non pertinenti alle domande pur di eludere quanto puntualmente chiesto.
Da anni sollecito di concludere l'iter burocratico per la messa in sicurezza dell'incrocio di via Pordenone con la Pontebbana e da due anni tento inutilmente di avere la data di invio dell'ultima integrazione prevista al progetto, già concordata informalmente tra i progettisti e FVG Strade.
Ora finalmente si scopre che di fatto tutto si è fermato alla richiesta di autorizzazione alla modifica dell'intersezione di via Pordenone inizialmente presentata in data 25/07/2019 e che poi tutto si è bloccato perché nessuno si è accorto che questa integrazione non è mai arrivata in modo formale a FVG Strade. Ovvio quindi che la burocrazia ha “i suoi tempi” ma altrettanto ovvio che l'asessore doveva vigilare e sollecitare, non rispondere superficialmente "si farà". Doveva verificare, magari anche prima di andare a scriverlo nel bollettino annuale!

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Novembre 2021 18:05
 
Ciclabile sul Meschio ok ... e poi?! PDF Stampa E-mail
Domenica 06 Giugno 2021 15:26

La notizia che la bella ciclabile lungo il Meschio potrebbe arrivare fino a Sacile è sicuramente una buona nuova. Conosco bene e frequento il tratto che da San Giacomo di Veglia porta a Vittorio Veneto. Nei giorni festivi più che una ciclabile è un percorso così amato, soprattutto da famiglie con bambini o da chi possiede cani, che è quasi impossibile usare la bicicletta. Meglio lasciar il poco spazio ai ciclisti in erba. Quando è più tranquilla questa via lungo il Meschio è molto piacevole per la natura circostante e il suono e la frescura dell'acqua.
Ben venga dunque un suo prolungamento e qualcosa mi dice che lo vedremo ben prima della ciclabile sul Livenza, ben prima della Noncello – mare e persino prima di veder cucito il tratto da Sacile alla ciclabile pedemontana che per ora non si può prendere prima di S.Lucia di Budoia e che comunque ha ancora troppe interruzioni per assomigliare ad una vera ciclovia europea.

La buona notizia potrebbe essere però accompagnata da un'altra, una di cui proprio la nostra amministrazione potrebbe fungere da promotrice, visto che siamo il primo Comune a ovest del FVG: la realizzazione di una bicipolitana almeno da Sacile a Casarsa.

Perchè se è vero che il Sindaco vuol sostenere la “mobilità dolce” bisogna pensare che ci sarebbero molti che userebbero volentieri la bicicletta per recarsi normalmente al lavoro o a scuola. Entro un raggio di 10 o anche 15 chilometri in Europa è la cosa più normale perchè ormai da anni si è investito nel raccordo tra Comuni. Infatti delle ciclabili parallele alle strade principali, piste che poi si diramano a rete verso i vari paesi, non si capisce nemmeno inizio e fine tanto sono ormai lunghe.
Noi non possiamo nemmeno arrivare al confine con Fontanafredda.

Ultimo aggiornamento Martedì 08 Giugno 2021 17:27
 
Esternalizzazione dei PPI di Sacile e Maniago PDF Stampa E-mail
Mercoledì 02 Giugno 2021 08:49

Se fosse cosa certa l'annuncio che il PPI di Sacile verrà esternalizzato a tempo indeterminato ci pare davvero gravissimo.
Poco ci interessa e di certo non ci stupiamo che siano già parole al vento quelle dell'assessore alla Salute, Riccardi, che solo poche settimane fa aveva motivato il suo diniego ad assicurare alle popolazioni di Gemona e Cividale e delle rispettive valli un presidio minimo di Pronto soccorso e di Medicina interna dicendo che questa cosa così complicata non poteva essere liquidata con un emendamento alla legge Omnibus e che comunque la materia sarebbe “stata affrontata solo dopo la revisione del decreto ministeriale 70, ovvero la normativa statale che fissa gli standard ospedalieri".
Quello che ci chiediamo innanzitutto è con quale coscienza politici, amministratori e dirigenti, pagati con i nostri soldi e rappresentanti teoricamente del Bene Pubblico possano far passare una tale scelta come un cambiamento innovativo o addirittura come “esternalizzazione intelligente” l'ennesimo pezzo di Sanità Pubblica che si perde.
Affidamento per sempre di personale e mezzi destinati al settore più delicato come l'Emergenza ad esterni?
Sarà una procedura meramente burocratica, nulla si saprà delle persone che poi arriveranno, perchè non si tratta di un concorso, non vengono selezionate delle persone. Si tratta di una gara di affidamento in cui si esaminano solo.... le carte....
Sperando poi che vada tutto bene proceduralmente. Quante volte da decenni abbiamo sentito parlare di procedure di affidamento bloccate magari solo per un vizio di forma? Quante volta ci son stati ritardi di lunghi periodi per ricorsi? Peggio ancora, quante volte sono scattate indagini per affidamenti risultati poi illeciti?
Significherà che intanto resteremo con i PPI chiusi?
Ma non solo.
Siamo sicuri che negli anni troveremo sempre un sufficiente numero di soggetti che parteciperanno ai bandi? Con l'allargarsi del meccanismo della esternalizzazione potrebbe succedere che si va da chi offre di più, perciò ci si si troverebbero costretti ad aumentare la spesa per l'affidamento per non ritrovarsi con zero partecipanti. Ma che importa, saranno sempre soldi di noi contribuenti, di certo non verranno decurtati gli stipendi dei dirigenti.
Siamo sicuri che il personale, anche se qualificato, non dovrà tacere per la risaputa ricattabilità di chi non è realmente tutelato quanto un operatore stabile della Sanità?
Si dice che la qualità del lavoro svolto dipende in parte anche con i legami che si hanno con il territorio e la sua gente. In questo caso così delicato non importa? Una squadra che deve lavorare nella miglior sintonia possibile con il Pronto Soccorso di Pordenone cambierà ogni 3 anni?

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Novembre 2021 18:06
 
Quale nuova soluzione per l'ISIS Pujati?! Seconda puntata PDF Stampa E-mail
Giovedì 27 Maggio 2021 19:14

Strano che il Sindaco confonda con "scenari apocalittici" la mia dettagliata cronistoria di alcune decadi di disagi logistici dall'Istituto Magistrale all'odierno Pujati. Non c'è una sola visione nella prima puntata dei fatti che hanno portato alla frammentazione delle sedi di questo prestigioso corso di studi sacilese. Solo FATTI. E' grazie ai Presidi che si son susseguiti nel tempo e, in particolare, al lavoro dei docenti e alla disponibilità del personale ATA, che l'Istituto ha continuato a mantenere la sua attrattività, non certo per grandi investimenti sulla sua struttura. Il Sindaco smentisca pittosto uno solo dei fatti che ho elencato e non tiri in ballo l'edificio storico della Balliana-Nievo che non c'entra proprio nulla in questa vicenda di abbandono edilizio.
Ma lo ringrazio comunque perchè mi presta l'occasione di esporre ora gli scenari che prevedo.
Anche per quanto riguarda le soluzioni mi pare siano ora tutti a convergere su quello che avevo detto per prima, cioè che la sede naturale del corso Musicale avrebbe dovuto essere l'Aporti per renderlo parte di un vero e proprio polo musicale, tralasciando la totale insensatezza di due aule buttate lì alla Vittorino da Feltre.
Inoltre la differenza tra ruoli tecnici e politici non mi pare chiara al Sindaco: le scelte di politica di dedilizia scolastica non competono certo all'EdR che non è nemmeno un ente benefattore da ringraziare per i finanziamenti dato che son soldi di noi contirbuenti. L'EdR ha funzioni techiche. Cosa si vuole per la scuola a Sacile è compito di chi amministra.

Ecco dunque cosa vedo in questa frettolosa soluzione che prevede un edificio ex novo dove ora si trova la piastra da basket adiacente al Marchesini. Una soluzione che pare ancora una volta accettata senza alcuna particolare riflessione sul futuro.
E i motivi dei miei no sono diversi:
Avendo ben presente da anni (quando i nostri amministratori rimandavano la responsabilità alla provincia)  le condizioni dell'attuale edificio che ospita il corso linguistico, il suo futuro avrebbe due scenari: o gli spazi saranno ancora necessari e pertanto si dovranno comunque investire risorse per risanarlo oppure resterà vuoto e avremmo l'ennesimo edificio che marcisce nel tempo (come l'ex scuola elementare di San Michele!).
Questo forse non è un grosso danno finanziario? Non è una grossa spesa lasciata ovviamente ai posteri, leggi, lasciata nuova gatta da pelare ai prossimi amministratori che poi daranno la colpa ai precedenti? Solita giostrina politica.

Ma non solo: in questo periodo in cui tutti si scoprono “green”, con un'amministrazione che ha aderito al Patto dei Sindaci, alla Oil Free Zone, che ha pagato un PAES (dormiente nel cassetto) e che ora scopre anche la “rigenerazione urbana”, si va a consumare ancora suolo invece di recuperare l'esistente? Cosa diremo ai ragazzi quando faremo educazione civica sulle responsabilità per l'ambiente e per le generazioni future?

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Novembre 2021 17:50
 
Quale nuova soluzione per l'ISIS Pujati?! Prima puntata PDF Stampa E-mail
Sabato 22 Maggio 2021 17:45

Ancora una volta sulle sorti delle scuole di Sacile si sceglie il minimo ribasso per sanare una situazione ormai da definire come emergenza. Parlare di urgenza oggi infatti è troppo blando, perchè le vicissitudini dell'ISIS Pujati so protraggono ormai da troppi anni.
L'odierno Pujati, ex Istituto Magistrale, ha inizato ad incrementare repentinamente il numero dei suoi studenti con l'avvio a fine anni '80 del corso Pedagogico Linguistico, al tempo una cosiddetta minisperimentazione interna. Il successo aveva fatto sì che nel giro di due tre anni scolastici da una prima si era già passati a tre e che gli spazi dell'edificio dell'Istituto Magistrale non bastassero più. Così alcune classi avevano trovato posto nell'ala ovest della Balliana. Successivamente all'accorpamento delle due scuole medie di Sacile e all'abbandono della sede della Nievo per confluire tutti nella sede odierna il problema delle classi del Pujati si era riproposto. Così son state dislocate aule in parte negli edifici dell'IPSIA, dell'Aporti e dell'attuale linguistico che era stato liberato dal corso per periti aziendali che non aveva più i numeri per una sede staccata a Sacile.
Nel frattempo i vari altri corsi avviati al Pujati, che ad oggi rappresentano l'offerta dell'Istituto, avevano ulteriormente fatto lievitare gli iscritti.
Ad un certo momento era stata persino paventata l'idea di trasferire il Pujati nell'edificio del Marchesini. Figurarsi. Solo tempo perso in inutile discussione.
Poi si è passati a promettere la demolizione dell'Auditorium con riedificazione e aggiunta di aule. Altri 10 anni persi in inutile attesa di vedersi concretizzare progetto e finanziamento. Ora, all'alba del 2022, ci comunicano che tale soluzione non è percorribile.
Nel frattempo la carenza di aule ha visto la sistemazione di un corso nella vecchia sede dell'IPSIA,  sopra le stanze delle associazioni al centro giovani Zanca, con qualche problemino burocratico per via appunto della promiscuità tra i vari soggetti presenti entro le stesse mura. Anche questa soluzione era stata definita “ temporanea”, un termine generosamente usato a Sacile, ma ad oggi situazione invariata.
Nessuno ha anche solo per un attimo ritenuto di ponderare la proposta di riqualificare ed ampliare l'edificio del linguistico nel parco del centro studi.
Altri anni di inerzia e nel frattempo il Pujati contava ormai a ben QUATTRO sedi.
Ma non era certo finita.

Ultimo aggiornamento Sabato 29 Maggio 2021 18:12
 
Continuano le entrate al semaforo di S.Giovanni del T. PDF Stampa E-mail
Giovedì 06 Maggio 2021 09:39

Eh già, ancora una volta come detto e stradetto: sarebbe stata una storia infinita...

Infatti alle ore 8.20 del 6 maggio dell'ormai 2021 distratti automobilisti continuano imperterriti a svoltare a destra per entrare in via dei Masi.
Stamattina ero la seconda in fila a sinistra per svoltare verso Sacile quando arriva una macchina per girare in via dei Masi. Trovandosi di fronte noi due sulla corsia sinistra questo ha pensato bene di "aggirarci" per entrare addirittura alla nostra DESTRA! Cioè sulla corsia che anche in caso di doppio senso sarebbe stata per le auto che provenivano da via del Masi per immettersi sulla Pontebbana! Forse era un automobilista inglese???

Da non credere, eppure questi sono gli effetti della grande e avveduta (ironico) scelta viaria della cui triste vicenda trovate ampio racconto in questo sito.

Noi due automobilisti fermi al semaforo gli abbiam ovviamente suonato e fatto cenni che non si poteva, così ha fatto retromarcia e si è messo di traverso aspettando di reimmettersi sulla corsia della Pontebbana. Siccome però non poteva vedere alle sue spalle che intanto il semaforo era diventato rosso, abbiam di nuovo dovuto suonare e fare cenni per dirgli che ora che dietro si erano tutti fermati lui poteva andare. Bello è che la prima macchina ferma al rosso era proprio di FVG Strade, così abbiamo anche un testimone accreditato!
Su questo incrocio son già successi incidenti e ringraziamo la fortuna che almeno gli effetti son stati contenuti.

Ultimo aggiornamento Sabato 14 Maggio 2022 09:16
 
La riapertura della RSA? Un atto DOVUTO PDF Stampa E-mail
Venerdì 30 Aprile 2021 13:51

La riapertura a pieno regime della RSA di Sacile con il recupero dei 18 posti letto temporaneamene destinati a reparto Covid non può cancellare quanto successo. Un disastro in gran parte legato ad anni e anni di sistematico smantellamento della Sanità Pubblica  a livello nazionale e, in particolare regionale, ad iniziare dalla Legge XIII. E il fatto che la pandemia ancora in atto porterà ad uno spaventoso aumento del debito pubblico induce purtroppo ad ipotizzare che i tagli verranno ancora una volta fatti proprio ai settori pubblici soliti, come Sanità e Scuola, sempre penalizzati per primi. Da essere sollevati che la nostra RSA torni ai suoi 28 letti, ricordiamo già in numero carente rispetto ai bisogni, a ringraziare l'Asfo ce ne vuole. Sicuramente vanno ringraziati tutti coloro che vi han prestato tutto l'impegno possibile, dal dott. Casarin in pensione a tutto il personale che si è trovato catapultato in una situazione così fisicamente e psicologicamente pesante. Una situazione che ha trovato totalmente impreparati coloro che fin poco prima ci vendevano le chiusure dei reparti e i tagli dei posti letto perpetrati negli anni come una visione innovativa del sistema. I ringraziamenti li faremmo casomai volentieri se ci avessero dato qualcosa in più, non certo per veder solo ripristinato ciò che in fretta e furia era stato tolto. Infine non dimentichiamo certo che chi ha dissentito è stato punito, come il giovane medico al quale non è stato rinnovato il contratto.

Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Maggio 2021 12:55
 
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