manutenzione impianti termici: IVA al 10%, lo dice l'Agenzia delle Entrate |
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Domenica 10 Marzo 2013 20:45 |
Può essere utile divulgare questa buona notizia proveniente direttamente dall'Agenzia delle Entrate:
gli interventi per mantenere l’efficienza rientrano nel recupero del patrimonio edilizio, per cui la manutenzione degli impianti termici gode dell’Iva agevolata al 10%.
La nota è stata diffusa lunedì 06 marzo dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 15/E/2013 in seguito alla richiesta di chiarimento avanzata da una società operante nel settore dell’assistenza e della manutenzione degli impianti di riscaldamento e delle caldaie a gas. Questa società sosteneva che gli interventi svolti su impianti privati e non condominiali dovessero essere assoggettati ad Iva con l’aliquota ordinaria al 21%. perchè la revisione periodica e obbligatoria degli impianti costituiva un intervento di manutenzione ordinaria sia per il carattere periodico sia per l’assenza di operazioni che potessero essere ritenuti tali da aumentarne la resa o il valore. Di parere contrario l’Agenzia delle Entrate, che ha invece affermato come gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, effettuati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata, possano beneficiare dell’Iva al 10%.
Infatti, in base al Dpr 380/2001 – Testo Unico dell’edilizia, ricorda il Fisco, tra le prestazioni che usufruiscono dell’Iva agevolata ci sono gli interventi di manutenzione ordinaria, tra cui rientrano le riparazioni, il rinnovamento, la sostituzione della finitura degli edifici e le opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Il beneficio quindi vale anche per la manutenzione obbligatoria degli impianti di riscaldamento che consiste in verifiche periodiche, ripristino della funzionalità e sostituzione di pezzi di ricambio. Ne consegue che la revisione degli impianti di riscaldamento condominiali o ad uso esclusivo e il controllo delle emissioni rientrano tra gli interventi da assoggettare all’aliquota del 10%. In conclusione, se un utente si è visto addebitare dall'impresa l’Iva con aliquota ordinaria al 21% può chiedere la restituzione e l'impresa a sua volta può chiedere il rimborso al Fisco entro due anni dimostrando l’effettiva restituzione del tributo.
scarica pdf dell'agenzia delle entrate >>>
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Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Marzo 2013 09:30 |