Per la tutela dell’equilibrio paesaggistico a Sacile nella zona della Mineraria. |
Lunedì 05 Settembre 2011 07:25 |
Siamo confortati che esistano ancora funzionari che adempiono al loro dovere al di sopra degli interessi particolaristici come pare esserlo il Sovrintendente per i beni architettonici e paesaggistici del FVG, Luca Rinaldi, che tutela quanto in sua custodia: che si tratti di un muretto medievale di un piccolo paesino carnico, o del canale Ponterosso a Trieste, che sta per perdere la sua fisionomia per la costruzione di un ponte per celebrare l’ex Sindaco, oppure dell’equilibrio paesaggistico a Sacile nella zona della Mineraria. Ma non ci illudiamo. Non basterà la correttezza di un funzionario a fermare l’imminente scempio di una edificazione che porterà in Via Cartiera Vecchia centinaia di abitanti e relative automobili. D’altra parte la Società si è ben tutelata sin dal lontano 1990, quando con un Atto d’Obbligo Unilaterale la società si è obbligata in modo unilaterale a determinati impegni verso il Comune di Sacile. Potrebbe suonare come un grande gesto di filantropia, se non fosse che l’eleganza delle parole cela una trappola. In effetti è stata l’allora Amministrazione di Sacile a legare indissolubilmente le sorti future della città al volere della Mineraria. Questa ha infatti ceduto sin da subito a titolo gratuito la porzione dovuta al Comune che poteva occupare gratuitamente le aree e realizzare subito opere pubbliche. E i sacilesi hanno creduto in un bel regalo e interpretato come una grande mossa politica la realizzazione del Palamicheletto. Come dire: ti offro una bella fetta di torta che puoi mangiare gratis subito, ma che corrisponde in proporzione ad una torta di venti piani che mi pagherai più avanti. Passano gli anni, ma la proporzione resta……. E non possiamo più ridare alla Mineraria la fetta di torta che insieme ai politici ci hanno fatto mangiare. Ci resta solo da attendere e pagare la torta di venti piani – a meno che questo coraggioso Sovrintendente non convinca tutti i sacilesi a lottare insieme a lui perché questa torta è molto dannosa alla salute! Un’alternativa ci sarebbe già: nello stesso Atto viene sancito che, nell’ipotesi che l’intervento urbanistico non sia attuato, la società si obbliga a trasferire al Comune di Sacile i terreni con un corrispettivo fissato in 8.000 Lire al m2. Chissà oggi quant’è!? Appare utile a questo punto fare una cronistoria della vicenda – non perdetevi la ricostruzione dei fatti prossimamente nel sito di SPS!!! |
Ultimo aggiornamento Sabato 10 Settembre 2011 07:38 |