Manca poco allo scadere dell'anno scolastico e, come vi abbiamo detto già nella nota al nostro primo articolo sull'argomento, quello che ci avrebbe preoccupato più dello spostamento "temporaneo" di alcune classi del Pujati nella vecchia sede della Nievo, era che il provveidmento da temporaneo si trasformasse come sempre in definitivo. Così pare purtroppo essere: nessuna riga è più apparsa sulla stampa se non quelle sui disagi, tutti ovviamente prevedibili.

Dopo aver illustrato la proposta pubblichiamo dunque oggi anche una sua visualizzazione: ribadiamo quanto già detto nel precedente articolo, al centro della proposta sta l'innalzamento di un piano che non grava sull'esistente e poi, grazie alla riqualificazione energetica assume invece le sembianze di una costruzione unica. L'ascensore verrebbe collocato esternamente in modo da poter ampliare la scala interna ad oggi decisamente angusta. Verrebbero applicate scale di sicurezza esterne e il lato esposto ad ovest potrebbe essere interamente rivestito da fotovoltaico, mentre sull tetto potrebbe essere distribuita ampia superficie di solare termico.
Al posto dell'odierna biblioteca potrebbe essere collocata la sala insegnanti e la biblioteca portata in alto.
Il tetto può fungere benissimo anche da "tetto verde" compresa la funzione di raccoglitore delle acque meteoriche da usare per i WC, oppure si ipotrebbe abbellire la generosa supeficie di verde che cinge l'edificio con una vasca di laminazione (=piccolo stagno) per la raccolta dell'acqua piovana.

Da tener anche conto che potendo accedere in questo modo ai bandi per la riiqualificazione energetica potremmo avere maggiori possibilità di ottenere finanziamenti, anche europei, che non per una costruzione ex novo.
Se avete ancora tempo date una veloce occhiatina ad uno dei nostri articoli su come si risanano le scuole. |