Tramite articolo sulla stampa del 10/09/2010 Luigi Zoccolan, per l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, e Rossana Casadio, per Sacile Partecipata e Sostenibile, denunciavano che l’ortopantomografo della radiologia dell’Ospedale di Sacile era fuori funzione ormai da luglio. Si tratta dello strumento per i raggi alle arcate dentarie, che precedono molte delle cure dentarie, in particolare per gli anziani. In data /09/2010 arrivava la risposta di Roberto Spaziante, capo del Dipartimento di diagnostica per immagini dell’Azienda ospedaliera di Pordenone, informando:
1) che in attesa della sostituzione del macchinario (con lunghi tempi burocratici delle gare pubbliche), si è concordato di mettere a disposizione a Pordenone 3 posti ogni giorno per pazienti sacilesi che avessero bisogno degli esami, 2) che tale disponibilità verrà aumentata se ce ne fosse bisogno, 3) che l’eventuale visita potrà essere prenotata direttamente alla radiologia sacilese, anche telefonicamente, evitando così al paziente il disagio di recarsi a Pordenone, 4) che, nel caso in cui dalla visita emergessero fatti traumatici, il paziente sarà preso in carico direttamente a Pordenone 5) che si sta valutando di far scegliere al paziente l’opportunità di consegnargli subito la risposta o farla pervenire tramite la radiologia sacilese. Il responsabile del Dipartimento pordenonese dice che, se ci sono stati dei disagi, non erano determinati da cattiva volontà, ma dal fatto che, una volta avariatasi la macchina è stato necessario valutare cosa fare. E trattandosi di un’attrezzatura datata la spesa per la riparazione (8000 euro) sarebbe stata superiore a quella per acquistarne una nuova.
Questa la risposta dei due rappresentanti dell’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra e di Sacile Partecipata e Sostenibile: Insieme ai lavoratori della struttura ospedaliera di Sacile, all’intervento del Prefetto e alla stampa locale, abbiamo ottenuto ancora una volta, anche se non in modo totalmente soddisfacente, un primo risultato concreto relativamente alla messa fuori uso dello strumento ortopantomografo, un macchinario determinante per la disgnosi di diverse tipologie di cure dentarie a tutte le età. Non possiamo che concordare con l’annunciata soluzione di recarsi presso l’ospedale di Pordenone, tuttavia ci stupiamo che la cessazione del servizio risalente a luglio non abbia in contemporanea visto l’avvio della soluzione ora prospettata, visto che si sapeva che lo strumento era datato e che si poteva presumere che riparazione e tempi burocratici sarebbero stati esosi e lunghi. In fin dei conti immaginiamo che tutti questi strumenti siano sottoposti a regolare ed accurato controllo. Inoltre il fatto di poter prenotare presso la radiologia di Sacile non evita ai pazienti, spesso anziani, il disagio di doversi poi recare a Pordenone. L’intera questione purtroppo dimostra il ritardo di una soluzione che invece, proprio trattandosi di una questione sanitaria, non doveva causare nemmeno un’ora di interruzione del servizio. Speriamo a questo punto che non debba ripetersi la stessa cosa anche per altri strumenti della radiografia di Sacile, ad es. per la mammografia. Seguiremo quindi sempre con attenta e determinata vigilanza eventuali futuri segnali di disorganizzazione.
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