E’ sempre molto interessane leggere delle notizie in parallelo:
Mentre il 21 giugno 2010 per la prima volta tutti i Sindacati di Polizia (SIULP, SAP, SIAP-ANFP, SILP-CGIL, UGL-Polizia di Stato, COISP e ANFP) protestano uniti in una riuscitissima manifestazione davanti a piazza Montecitorio, la nostra Giunta regionale approva il nuovo programma di finanziamento con 892.000 Euro per la gestione delle politiche della sicurezza.
Potrebbe sembrare un provvedimento favorevole alle rivendicazioni della Polizia….. invece no, esatamente il contrario. Basta aver prestato orecchio alle interviste o leggere i comunicati stampa o il volantino che i poliziotti distribuivano ai cittadini in tutta Italia: la “vera sicurezza è in grave pericolo”. Non esistono, ad oggi, le condizioni concrete per fare un bilancio effettivo sui danni che comunque la sicurezza e il comparto riceverà dalla prevista manovra finanziarie e, pertanto, resta attivo lo stato di mobilitazione dell’intera categoria che stigmatizza “l’assurda superficialità del Governo al colpo gravissimo che viene inferto alla sicurezza dei cittadini e alla sicurezza delle nostre città.”
La manovra correttiva varata dal Governo applica un taglio orizzontale al diritto alla sicurezza pregiudicando, in modo grave, la funzione di polizia. Invece di eliminare gli sprechi come le auto blu, che sono uno status simbol per alcuni politici ed hanno un costo annuo pari a 21 miliardi di euro (quasi l’intero ammontare della manovra correttiva con un costo procapite per ogni cittadino italiano di circa 381 euro l’anno), si tagliano indiscriminatamente i fondi che obbligheranno alla riduzione delle volanti per il controllo del territorio, la chiusura dei commissariati e delle stazioni, per non parlare dei tagli alle assunzioni e agli stipendi dei poliziotti nel prossimo triennio e della cronica mancanza di fondi per i costi di materiale, carburante, innovazione parco macchine e tecnologie e, addirittura, per le procedure di espulsione tanto care alla Lega. Inoltre nessun passo avanti nell’annosa questione del miglioramento del coordinamento tra i vari corpi delle Forze dell’Ordine.
Tutte questioni che comunque vengono denunciate nella loro gravità da anni: Nel 2006 il segretario provinciale di PN del SIULP pone l’accento sulla “necessità di un maggior coordinamento per la sicurezza del territorio”. Varie volte appaiono sulla stampa articoli in cui si denunciano la carenza di organici, l’inadeguatezza dei mezzi tecnologici così importanti per la trasmissione immediata della comunicazione e l’archiviazione e lo scambio di dati, la mancanza di carburante per le volanti e i mezzi della Guardia Costiera di TS, la precarietà del parco macchine dove succede che un inseguimento fallisca perché il motore fonde (molte auto “civetta” non passerebbero nemmeno il collaudo), la scarsa offerta di addestramento e di aggiornamento (ad es. anche nelle lingue e culture straniere), la mancanza di politiche di cooperazione con le Forze dell’Ordine di altri paesi. Le Prefetture friulane sono senza soldi e non possono, come previsto per legge, erogare per un mese il sussidio giornaliero ai richiedenti asilo che non hanno trovato posto nei programmi di accoglienza. Nel marzo 2008 il segretario generale del COISP scrive una lettera aperta ai due candidati alle regionali, Illy e Tondo, chiedendo “una retibuzione economica che consenta di vivere serenamente, politiche alloggiative adeguate, la gratuita circolazione sui mezzi di trasporto pubblici” (Legge Regionale del 2007 inapplicata). Troviamo i poliziotti in piazza davanti alla Prefettura di PN per denunciare che per un’ora di straordinario prendono 5 Euro che arrivano in busta paga mesi dopo e chi lavora a Ferragosto, Natale e Pasqua si ritrova 20 Euro netti. Ma denunciano anche una “situazione drammatica”, dove ad es. l’organico è fermo al 1987, dove i 30 poliziotti in provincia che andranno in pensione non verranno sostituiti, dove aumenta l’età del personale in servizio e aumentano pure le mansioni di carattere amministrativo costringendo la Polizia più a stare in ufficio che sul territorio. Le Questure rischiano “il collasso operativo”, denunciano nel 2009Alessandro Iannucci e Michele Dolcet, segetari regionale e provinciale del SIAP.
Ma torniamo al 21 giugno 2010. Contemporaneamente alle manifestazioni dei poliziotti di tutte le sigle sindacali la Giunta regionale del FVG continua dunque a trovare e a stanziare fondi per quella politica della pseudo-sicurezza, a livello nazionale e regionale, che le Forze dell’Ordine in primis hanno da sempre criticato duramente. Ma non solo loro. Cito solo alcuni esempi, come la presa di posizione di Antonio Lazzaro, Presidente del Tribunale di Pordenone, che ritiene che “delegare a privati il compito di tutelare l’ordine pubblico, sia pure in via indiretta, appare come una resa dello Stato”; di più, si dovrà anche pensare come assicurare l’incolumità delle persone (probabilmente pensionati) che invocheranno aiuto in situazioni di presunto pericolo o potranno interferire con il lavoro delle Forze dell’Ordine. Quest’ultimo timore tradotto dal SAP con un secco “Non siamo balie dei volontari!”. Oppure il giudizio chiaro di Raffaele Padrone, Vice Presidente Nazionale FSP UGL, “Dare legittimità alle ronde sarebbe un punto di non ritornonella gestione della sicurezza, le cui conseguenze non potranno non essere che negative. Le associazioni di volontari, oltre ad essere perfettamente inutili per la sicurezza, potrebbero esporre i cittadini a rischio di aggressioni e, cosa ben più grave, segneranno di fatto la rinuncia dello Stato alla gestione della sicurezza”. Infine, senza giri di parole, l’intervista del Presidente della Provincia di PN, Alessandro Ciriani, il 15/06/10 su FREE-TV, che dice “invece di buttare soldi in palette e pettorine sarebbe meglio darli alle Forze dell’Ordine”.
Che dite, magari con 892.000 Euro avremmo potuto dare un po’ di benzina, qualche risma di carta e anche forse qualcosa in più alle nostre vere Forze dell’Ordine???
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