Relativamente al grave problema inquinamento della nostra città e alla sua relazione con l'imminente accensione dei falò epifanici l'Assessore all'ambiente, Vannia Gava, sulla stampa del 28 dicembre dichiara: 1) di essere “contraria all'eliminazione dei falò” perchè “le tradizioni non si cancellano”. Come sempre i politici, in particolare leghisti, tentano di deviare l'attenzione dai fatti spostando su altro piano, in questo caso sulla loro strenua difesa delle tradizioni. Per il primo aspetto basta che i cittadini leggano quanto scritto nel nostro esposto al Prefetto e non troveranno scritto da nessuna parte che si chiede l'abolizione dei falò. Anzi, proprio sottolineando la tradizione, quello che si chiede (e non dimentichiamo, a fronte di una gravissima situazione!) è il divieto di quelli privati (ben 25 l'anno scorso!). Per la seconda parte della dichiarazione la cosa è più preoccupante, perchè in primis va tutelata la salute pubblica. E non è un opinione ma un preciso dovere ineludibile, rappresentato non a caso nella figura stessa del “Primo Cittadino”, cioè del Sindaco. E Sindaco e Assessore non possono essersi scordati dell'accorato intervento del dott. Canciani, Primario di pneumologia infantile di Udine, esattamente sull'emergenza inquinamento dell'aria e bambini. Basta anche il ricordo di una frase: il 50% dei ricoveri in Pediatria a Udine è ormai per tumore. Facile evocare l'attaccamento a riti ancestrali, meno facile attrezzarsi in tempo al fine di poterle mantenere queste tradizioni... ma in tutta sicurezza. 2) che è provato che “solo la pioggia” ci salva dall'inquinamento.
Su questa considerazione ci eravamo già espressi, ma evidentemente l'Assessore se ne è scordata. Ribadiamo quindi che riteniamo gravissimo da parte di un amministratore pubblico un tale fatalismo, cioè considerare degli avvenimenti come inevitabili perchè dovuti a fattori superiori e immodificabili dall'uomo. Nel caso specifico la nostra collocazione geografica. Ebbene l'inquinamento noi esseri umani lo abbiamo provocato e noi esseri umani lo dobbiamo e possiamo anche combattere. E lo dimostrano grandi aree bonificate come la zona della Ruhr in Germania o la zona di Liverpool in Gran Bretagna. Lo dimostrano gli amministratori che aderiscono alle reti Emissioni Zero, Alleanza per il Clima, Patto dei Sindaci, ecc. Ricordiamo che quanto meno Sacile fa parte di Città Sane..... E poi, che ragione ci sarebbe a non arginare comunque il fenomeno anche se prima o poi la pioggia arriva? Invece di spazzare via una parte di 118microgrammi potrebbe spazzare via totalmente 48 o 36. Non sarebbe amcor meglio? Un buon amministratore deve "prevenire"!!! Ma la gravità va oltre, perchè dimostra anche il non mantenimento delle promesse di questa Amministrazione e la poca conoscenza in tema di inquinamento, nemmeno dei documenti di stretto ambito regionale e di stretta sfera di competenza di un Assessorato all'Ambiente. Che ne è stato ad es. della famosa catalogazione energetica di tutti gli edifici comunali promessa nel 2009? Che ne è stato del censimento di tutte le cisterne interrate ancora contenenti resti di gasolio nel nostro territorio comunale? Quante volte è ormai stata rimandata la sostituzione della centrale termica dell'Ospedale annunciata ogni estate? Quale effetto concreto il tema risparmio energetico contenuto nel Regolamento Edilizio? Quale grande flop sono state le quattro birò e le biciclette del progetto Pegaso che dovevano salvare Sacile dall'inquinamento? Non si può non sapere che l'ACI ha stimato che le tipologie di automobili che circolano nella nostra regione sono tra le più obsolete d'Italia. Confidare poi nella pioggia significa non conoscere quanto scritto nero su bianco dal Rapporto sullo stato dell'Ambiente del 2012, pubblicato dall'ARPA del FVG: La nostra regione risente in particolare dell'inquinamento derivante dalla pressione della combustione della legna. Nel rapporto si consiglia caldamente “campagne per la sostituzione delle strutture obsolete per la combustione” - e questo in 5 anni di governo regionale di centro-destra, Lega compresa, nulla è stato messo in campo finanziariamente (forse meglio dei 250.000 Euro destinati ai motocicli Birò). E in attesa di queste campagne “sarebbe doveroso promuovere un comportamento virtuoso per l'utilizzo domestico di questa importante risorsa energetica rinnovabile come riportato nell'approfondimento Buone pratiche per una combustione efficiente della legna, all'interno del capitolo. Tale comportamento, oltre ad un miglioramento della qualità dell'aria, porterebbe anche ad un notevole risparmio energetico, quindi di denaro, alle famiglie.” (pag.82) Come si è attivata in questo senso l'Amministrazione sacilese? Ha usato i consigli belli pronti dell'ARPA per organizzare una capillare campagna di sensibilizzazione della cittadinanza? Zero. Si confida “nella pioggia”. Peccato, perchè anche questo significa non conoscere quanto si legge sui cambiamenti climatici sintetizzati nel Rapporto: “La temperatura media risulta in aumento anche sul territorio del FVG. La distribuzione stagionale delle precipitazioni risulta alterata. Vi sono segnali che il cambiamento climatico possa determinare, per specifici territori, condizioni di rischio crescente, sia legati all'intensità delle precipitazioni eccezionali, sia a siccità particolari.” (pag.21) Sacile ne è purtroppo la prova.
Come volevasi dimostrare, solo per i botti di fine anno, il PM10 è balzato da 56µg/m3 del 31/12 a 81µg/m3 il primo gennaio!
Certo allora che ci salva solo la pioggia (arrivata provvidenzialmente il 2) ... ma perchè chi dovrebbe perlomeno far di tutto per salvarci non lo fa.
Non ci resta allora che imparare la danza della pioggia. Compresa quella anche per fermarla però.
PS.: grazie a questa incapacità decisionale di Prefetto e Sindaci il giorno del 6 gennaio 2013 a Sacile si registreranno ben 185µg/m3! PS2: naturalmente qualcuno ha trasformato la nostra richiesta di limitazione numerica in "contro le tradizioni". Ci piacerebbe che ci venisse citato un solo passaggio, o di questo articolo, o dell'esposto al Prefetto, dove sia scritto che SPS condanna le tradizioni. Grazie. |