Casse di espansione? |
Mercoledì 29 Dicembre 2010 23:50 |
Come al solito alla fine si ricorre al denaro pubblico per sanare decenni di infauste scelte urbanistiche. Ora servono opere idrauliche per riparare i gravissimi danni causati dalla speculazione di chi si è arricchito acquistando per poco terreni agricoli con la certezza di convertirli in edificabili, di chi è riuscito ad edificare dove mai si sarebbe dovuto, di chi ha sempre aumentato i metri cubi rispetto alla previsione originale ben sapendo che al massimo avrebbe pagato una piccola penale, di chi ha ricambiato i politici di turno con cospicui contributi di voti e di denaro nella varie campagne elettorali. Prima ancora di iniziare la discussione sull’utilità o meno delle casse di espansione o altri interventi, politici e amministratori dimostrino la reale volontà di gestire al di sopra delle parti il territorio per il bene di tutti. Si congelino dunque tutte le previsioni urbanistiche. In primis quella colata di cemento che sta per riversarsi sulla nostra città con l’imminente avvio dei due comparti nella zona della Mineraria. Se non fossimo arrivati a tal punto di disastro, a Sacile come in tutta la regione e nella nostra nazione, ora non saremmo qui a investire soldi pubblici in studi e perizie, idrovore (una può costare fino ad 1milione), canali scolmatori e casse di espansione, dragaggi, argini e quant'altro, bensì in scuole, asili nido, ospedali, edilizia pubblica, parchi, ecc. Ma….. casualmente……non esistono strumenti legali veramente efficaci che assicurino la possibilità di rivalersi anche dopo anni sui reali responsabili di tanti e gravi danni ambientali - spesso prevedibili dal buon senso dei residenti, regolarmente però zittiti da amministratori, ingegneri, costruttori vari, ecc. |
Ultimo aggiornamento Martedì 30 Ottobre 2012 22:07 |