SPS condivide appieno il comunicato della Presidente dell'ANPI sacilese. dott.ssa Monica Emmanuelli, e unisce la sua voce per chiedere al Sindaco di Sacile, ai sensi dell'art.66 dello Statuto Comunale, la revoca della delega all'Assessora Ariana Sabato. Il Sindaco ha prestato giuramento di osservare lealmente la Costituzione Italiana e l'Amministrazione è tenuta ad orientare la sua azione secondo i principi fissati dall'Ordinamento Costituzionale. Se un Assessore non è in grado di riconoscere la gravità dei suoi comportamenti, anzi, cerca anche di sminuire o ritrattare, non è una degna presenza istituzionale al governo della nostra città. In questo caso l'Assessora Sabato pare invece aver ben considerato che, se nulla le è capitato con l'esposizione del calendario di Mussolini nel suo ufficio e con le sue varie esternazioni in facebook, anche questa volta tutto si sarebbe risolto. Alla faccia del reato per apologia del fascismo, compreso chi esalta pubblicamente esponenti, principì, fatti, metodi del fascismo.
Purtroppo siamo ogni giorno confrontati a livello nazionale con lo scadimento dei valori della Costituzione nei comportamenti e nel linguaggio di diversi politici, gruppi associativi e singoli cittadini. Con la differenza che il politico aizza verbalmente, ma non si sporca le mani. La mano che si arma è quella del singolo, indotto a credere di essere eroe per pochi istanti, in verità ultimo anello della catena. Quanti di noi hanno avuto vittime del nazi-fascismo tra famigliari, parenti, amici? A mio nonno in fin dei conti è andata bene: ha dovuto bersi l'olio di ricino e poi è stato mandato al confino. Ma monumenti, targhe e lapidi, nomi di vie sacilesi, ricordano purtroppo chi ha pagato con la vita. La revoca dell'Assessora Sabato, prima che si cimenti in altre esibizioni verbali e visive di muscoli destroidi, è un atto doveroso per il decoro amministrativo e civico della nostra città.
N.B.: la stampa locale di oggi (Messaggero Veneto/Pordenone), 3/1/2012, riporta che l'Ass. Sabato definisce la pubblicazione del video "una ragazzata". Ancora una volta, come volevasi dimostrare, l'Assessora nasconde dunque la mano e minimizza. (Perchè allora ha tolto il video?) Il Sindaco invece invita semplicemente i suoi assessori a "stare lontani da facebook" e ad essere "seri", compresi coloro che hanno chiesto la revoca dell'assessora. Per quanto ci riguarda, sì, appunto, siamo terribilmente seri - e riteniamo lo sia senza dubbio anche l'ANPI.
CONTRIBUTO di Marina Marmai: Voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla Presidente mandamentale Monica Emmanuelli che, a nome dell'A.N.P.I. , nel Gazzettino del 29/12/11, sottolinea il suo forte disappunto e sdegno nei confronti dell'Assessora del Comune di Sacile, Ariana Sabato che, attraverso Facebook, ha inviato gli auguri ai " camerati". In aggiunta alle parole, che condivido in pieno, della Presidente mandamentale dell'A.N.P.I., vorrei ricordare il tributo di sangue di Sacilesi vittime della tirannide nazifascista, tra cui lo stimatissimo dott. Marco Meneghini , "il medico di tutti", Antonio Peruch detto "Bobi" - 23 anni - partigiano della brigata Ciro Menotti, Giacomo Salvadori detto" Brodo", Elia Azzolini detta "Diana", staffetta partigiana di soli 20 anni, gli 8 partigiani torturati e uccisi presso la caserma Slataper, i martiri Sfriso ecc. Si legga l'Assessora Sabato qualche pagina della storia di Sacile o "I luoghi delle Pietre e della Memoria" anzichè sperperare denaro pubblico in luminarie, che poi non funzionano (si veda via Cavour nelle sere del 25-26-27-28 scorsi)!! Tenga pure la foto di Mussolini a casa sua, ma abbia un minimo di rispetto per il suo incarico di pubblico amministratore.
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