14/3/2012 Gentile Prof.ssa Rossana Casadio
Ho letto la sua comunicazione ed ho apprezzato l’attenzione ai problemi del territorio in cui vive, dimostrando la consapevolezza che il miglioramento di esso dipende dal nostro stesso impegno e ritorna a beneficio per noi. Una cultura che sostiene la priorità del bene comune, o meglio l’interazione tra bene comune e bene individuale. Una cultura, purtroppo, ancora distante dal modo di agire di persone ed istituzioni, altrimenti dovremmo avere una realtà umana e istituzionale attenta ai problemi per risolverli, la priorità del dovere nel servizio, non visto come un limite (per cui io debbo fare questo e non più di questo) ma come una grande possibilità per utilizzare l’intelligenza al fine di raggiungere obiettivi di civiltà.
E nel campo della sicurezza stradale il suo impegno a localizzare gli incidenti permetterà di fare una mappa dei punti di maggiore rischio sui quali riflettere anche con riferimento agli interventi da fare e da promuovere. Ritrovo il suo interesse conforme all’impegno dell’AIFVS, per cui il punto di vista deve essere fortemente centrato sulla priorità della persona, da cui discende che le città debbono essere vivibili per l’uomo, non possono essere assediate dalle auto e dall’inquinamento. Piuttosto, tenuto conto che il maggior numero di incidenti avviene in città, l’attenzione va rivolta alla moderazione del traffico ed a modifiche nelle strutture urbane, perché la viabilità non crei pericolo per le persone. A tal fine, le segnalo un buon lavoro fatto nel Comune di Cattolica alcuni anni fa, con la moderazione del traffico a 30km/h, le rotatorie, il restringimento delle corsie, la forte diminuzione degli incidenti. Le buone pratiche è bene che vengano valorizzate e diffuse, così come apprezzo il suo impegno e mi permetto di farlo rientrare in quello dell’AIFVS, per cui conto anche sulla sua collaborazione in questa ricerca di localizzare gli incidenti, perché anche noi ci stiamo impegnando per conoscere direttamente i dati dell’incidentalità, senza attendere quelli dell’Istat. Le chiedo, quindi, di avanzare alla Polizia municipale di Sacile, alla Polstrada ed ai Carabinieri la richiesta dei dati dell’incidentalità anche a nome dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, nella consapevolezza che esiste un interesse congiunto tra istituzioni e cittadini organizzati e partecipanti a tutelare la vita e la salute sulla strada. Porgo cordiali saluti. f.to Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Presidente Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada |