2 Risposte di Cinzia al Segretario della Lega e a chi "si dissocia":
1) Mi occupo del problema di Via Ettoreo solo ora perché, nei precedenti anni scolastici, mio figlio frequentava l’asilo in un’altra struttura e non avevo, quindi, la possibilità di constatare la situazione che ora denunciamo. Nell’autunno scorso ho acquisito sempre più consapevolezza della questione, ho studiato, ho avuto il parere di medici ed esperti e il sostegno di altre mamme, e, a gennaio, ho intrapreso questo cammino. Non conosco e non mi appartengono meccanismi, strategie e calcoli politici. Alle scorse elezioni comunali ho sostenuto, in campagna elettorale, i Cittadini per Sacile, ma la politica non è diventata il mio mestiere. Non ho mai fatto parte di un’ Amministrazione Comunale e non sento il dovere di dimostrare nulla. Ora mi attivo come cittadina e come mamma: rispondo solo alla mia coscienza e a mio figlio. Il Segretario ed ex Assessore della Lega, Marco Bottecchia, invece, è lui stesso responsabile del perdurare dello stato di “nulla di fatto” in materia di inquinamento: la Lega, in 4 anni di amministrazione, non ha rimediato alle mancanze che, come consigliere di opposizione, Bottecchia aveva elencato alla Giunta Cappuzzo. Evidentemente non ricorda che il 03/03/2009, sul Gazzettino, attaccava l’allora sindaco Cappuzzo che, dopo 5 giorni di
sforamento del PM10, nel rispetto del Piano di Azione Comunale, provvedeva solamente al blocco del traffico. Il Segretario Bottecchia riteneva l’azione utile soltanto ad allontanare la gente dal centro e a mettere in crisi il commercio, nonché ad aggiungere lavoro alla Polizia Municipale … Queste gravi considerazioni arrivavano, lo ribadisco, dopo valori di PM10 che crescevano da 53µg/m3 a 82, a 117, a 120 e, infine, 147 il quinto giorno (ricordo che il limite massimo di legge è 50 µg/m3, che l’OMS dichiara che già sopra i 20 µg/m3 iniziano i danni alla salute e che il PAC dovrebbe attivarsi dopo 3 giorni di sforamento e non 5). Sosteneva, pochi mesi prima del suo ingresso in Giunta, “la necessità di interventi più importanti: sostituzione della caldaia dell’ospedale (una delle maggiori cause di inquinamento), necessità di aumentare la rete del metano, incentivare il trasporto pubblico, e soprattutto applicare un piano del traffico adeguato alla gestione di queste emergenze. Bisogna dare a Sacile un vero progetto ambientale che possa portare benefici concreti alla qualità dell’aria che la gente respira ogni giorno”. A parte una certa estensione della rete del metano, nulla di tutto il resto è stato fatto in quattro anni dell’attuale Amministrazione, nemmeno il PUT, caduto nuovamente in letargo. E le situazioni che nell’ Amministrazione precedente erano emergenze, ora sono diventate condizioni normali e costanti. L’Assessore Spagnol sa che il titolo “Genitori contro il Comune” non l’ho scelto io e che il nostro proposito è e rimane quello di collaborare, con le sensibilità e le esperienze di tutti, alla soluzione di un problema molto complesso, che non riguarda solo la Vittorino da Feltre, ma anche altre scuole della città. Dovrebbe anche sapere che ho telefonato due volte in Comune per chiedere un incontro: la prima volta è stata proprio il giorno antecedente il suo intervento sul Messaggero del 15/03 (in cui sosteneva di non avere riscontrato, all’ufficio protocollo, nessuna richiesta da parte mia), la seconda il 21/03. Nel clima di collaborazione che abbiamo condiviso, non ho protocollato una richiesta scritta, ma ritenute sufficienti delle telefonate, nel corso delle quali ho anche dichiarato che, visto l’avvicinarsi della Pasqua, non era un problema se ci fossimo riuniti dopo la festa. Non abbiamo mai sostenuto che l’Amministrazione non abbia rispettato gli accordi: abbiamo solo rilevato che, dopo la lettera ai genitori, non ci sono stati i risultati sperati e, di conseguenza, richiesto un nuovo incontro. Non abbiamo criticato l’Amministrazione e abbiamo sempre portato studi, dati e proposte. Siamo mamme attente e coraggiose che si battono per la sicurezza e la salute dei loro figli: non sporcate e non ostacolate il nostro cammino.
2) Dispiace essere state causa di forse immotivato dispendio di tempo per i genitori che prendono le distanze dalla nostra iniziativa: non ci siamo mai arrogate la presunzione di rappresentare anche il loro sentire. Hanno perfettamente ragione dicendo che la questione è stata sollevata da singole mamme, sostenute solo da chi ha ritenuto di sottoscrivere la loro prima segnalazione. Ricordo, tuttavia, che avevo cercato di coinvolgere una parte della rappresentanza dei genitori, al momento di intraprendere il primo passo. Ero consapevole quindi, fin da subito, di non rappresentare tanto una forza numerica quanto l’entità del problema … problema che, però, pare evidentemente condiviso da tutti. Quello che ci differenzia è, semplicemente, che noi lo affrontiamo e crediamo si possa, seppur a piccoli passi, in futuro risolvere e, magari, anche a vantaggio di tutte le scuole di Sacile. Non è questo, forse, che hanno fatto e stanno facendo tante città, anche più grandi di noi? I provvedimenti che il Segretario Bottecchia cita (la piazzola ecologica e il piano per la zonizzazione acustica) hanno poco a che fare con l’aria che respirano i bambini davanti ai cancelli delle scuole: sono sicuramente importanti a livello generale, ma non incisivi per la responsabilizzazione dei comportamenti degli automobilisti e per il livello di polveri sottili. E neppure qualche pannello fotovoltaico abbassa quel tipo di inquinamento, che sappiamo bene essere causato, nella nostra città, da impianti di riscaldamento obsoleti (ospedale in primis) e dalla stagnazione dei gas di scarico del traffico veicolare. La nostra discesa in campo è dettata dalla convinzione che si possa e si debba intraprendere un percorso, a partire anche da semplici soluzioni, che richiedano un minimo sforzo da parte degli adulti per il rispetto dei diritti dei bambini, unici veri destinatari di questo impegno. Con questo ritengo di aver risposto a tutte le obiezioni sollevate in questi giorni. Sarò felice di qualsiasi ulteriore confronto con chi desiderasse contattarmi, ma convinzione e determinazione rimangono ferme.
Cinzia Bortolussi |