Comunicato Stampa
Ieri pomeriggio, martedì 28, si è svolto il primo degli incontri richiesti, all’inizio del mese, ai due Direttori Generali delle Aziende sanitarie dell’Area vasta pordenonese, quello con il dott. Bordon accompagnato dal Direttore sanitario dott. Sclippa. Il Comitato, dopo un breve excursus sulla sua costituzione, ha ringraziato per la relativa celerità di concessione dell’incontro nonché per il notevole tempo messo a disposizione (oltre 1 ora e mezza) per la complessa richiesta di informazione sullo stato dell’arte della progettazione del “nuovo” Ospedale sul sito attuale, sui servizi che verranno previsti in tale struttura e su quelli che verranno garantiti negli altri presidi ospedalieri periferici (S. Vito, Spilimbergo, Maniago e Sacile), sul raccordo con la progettazione e la realizzazione della Cittadella della Salute prevista a pochi centinaia di metri dall’Ospedale di Pn in Via Montereale. Con spirito pienamente collaborativo il dott. Bordon, insediato dal 01.12.2013 dopo sua nomina con delibera del 6.11.03, riferisce di aver deciso, dopo essersi occupato prioritariamente del bilancio aziendale, di occuparsi da gennaio del tema della costruzione del nuovo ospedale anche attraverso alcuni incontri con dirigenti, Regione e Comune.
Il dottor Bordon continua precisando che siamo ancora solo nella fase preliminare, dedicata allo studio, da una parte, del progetto già esecutivo del padiglione alfa (già pagato all’epoca della Giunta Illy), dall’altra, della valutazione dei costi totali della progettazione e realizzazione di quello chevorrebbe essere un nuovo ospedale x acuti comprensivo di Pronto Soccorso e aree dedicate all’emergenza, da costruire possibilmente in un unico lotto. L’area interessata è in piena disponibilità dell’Azienda e andrebbe dagli edifici al limite del parcheggio pubblico fino al parcheggio interno per dipendenti con accessi quindi a nord nella zona del parcheggio esterno. Verrebbero probabilmente utilizzati per servizi sanitari anche il padiglione C e quello H così come l’edificio del “sanatorio”, mentre per i padiglioni A e B non essendo, allo stato attuale, previste funzioni sanitarie, una soluzione definitiva verrà presa in un secondo momento, tra qualche anno.
La definizione delle fasi progettuali, delle varie competenze ed interventi, la tempistica e i costi con le somme a disposizione verranno definiti da un Accordo di Programma tra tutti gli Enti interessati sui cui tempi di stesura e sottoscrizione il Direttore non si è espresso anche se si può immaginare possano occorrere alcuni mesi. Sulle funzioni previste in tale “nuovo” Ospedale - considerato di classe A nel senso che avrà specialità medico e chirurgiche a valenza provinciale mantenendo alcune di valenza regionale - sarà la programmazione regionale a fare le scelte definitive. Rimangono tutti gli attuali presidi ospedalieri periferici di rete ai quali l’Azienda vorrebbe assegnare funzioni e compiti specifici. Resta il tema del raccordo con la Cittadella della salute, che è in fase più avanzata di progettazione: questo sarà uno dei temi dell’Accordo di programma che va ben coordinato tra: Ospedale, Ass6, Regione e Comune.
Il dott. Bordon e il dott. Sclippa concordano che questo progetto deve essere “fatto proprio dalla città”, cioè frutto di scelte condivise. A questo proposito il Comitato, nato proprio dalla volontà di far partecipi i cittadini di scelte così importanti che determineranno i servizi sanitari per i prossimi 30/40 anni in città e nella provincia, considera non sufficienti gli attuali raccordi tra le varie Amministrazioni. Inoltre il Comitato ritiene fondamentale proprio il confronto con la cittadinanza, ricordando che il progetto Illy, ad esempio, fu illustrato pubblicamente prima della scelta definitiva in un Consiglio Comunale aperto e che tra i motivi della nascita del Comitato a fine gennaio 2013 vi sia proprio la assoluta mancanza di informazioni pubbliche fino quasi al giorno della firma dell’ormai decaduto Accordo di Programma per la Comina. Il Direttore Generale si dichiara comunque favorevole ad un nuovo incontro quando ci saranno notizie certe, così come a sentire pareri del comitato, di cittadini ecc., in quanto ritiene che coinvolgere e far partecipare i cittadini sia importante piuttosto che calare le decisioni dall'alto. COMITATO SALUTE PUBBLICA BENE COMUNE - Pordenone |