Per quanto riguarda l’attenzione per le politiche abitative del futuro, oltre allo specifico già esposto sulle nuove forme rivolte agli anziani autosufficienti, il secondo aspetto che oggi si sta palesando in tutta la sua gravità è la sostenibilità economica congiunta al diritto a condizioni di salubrità abitativa. Stiamo assistendo inquesti mesi a cantieri aperti per l’efficentamento energetico del patrimonio Ater, ma il ritardo di molti anni si palesa amaramente nelle bollette che stanno arrivando in questo inizio 2023,con cifre che spesso raggiungono il raddoppio. Questo nonostante a settembre per gli impianti centralizzati l’Ater avesse adottato la misura della riduzione sia dei gradi sia dell’orario di accensione. E non si tratta solo di una soluzione temporanea ed emergenziale che sul fronte economico produce poco effetto, si tratta anche di aggravare le condizioni di vita in locali vetusti, spesso freddi, pieni di spifferi e anche con muffa a pareti e soffitti.
Oltre a dover scegliere tra curarsi o fare la spesa ora per le famiglie si aggiunge anche come pagare la casa.
L’emergenza non riguarda solo il patrimonio da recuperare, ma anche la mancanza di alloggi: solo nel nostro Comune sono un centinaio le famiglie in lista di attesa, e, ancor più grave, sono in aumento le famiglie che vivono in “povertà energetica”, oppure in “disagio abitativo”, a rischio sfratto,in sistemazioni di fortuna che dovrebbero essere solo temporanee, o addirittura in alloggi definiti “impropri”, non scordando che abbiamo anche avuto chi dorme in auto o in stazione. Nel 2021 all'interno dei Comuni del nostro Ambito erano NOVE le famiglie a vivere in "sistemazioni di fortuna" (fortuna???) e ben VENTUNO in "alloggi insicuri"; QUARANTATRE persone (TREDICI MINORI) a rischio perdita casa per sfratto esecutivo. Ecco, siamo bravi a trovare le definizioni, ma non altrettanto nel trovare soluzioni. Altrimenti non si spiega come abbiamo una tal situazione e al tempo stesso solo TRE alloggi occupati dei SEI in via Gardini e TRE che stanno letteralmente marcendo a Ronche.
Vivere in una casa sicura e salubre deve essere un diritto non solo a parole. E non sono certo i vari “bonus” a garantirlo: spesso gran parte della somma stanziata resta infatti inutilizzata e oggi, chi non potrà pagare la bolletta appena ricevuta, potrebbe poi anche trovarsi in mano un decreto ingiuntivo. A maggior ragione ora che il Governo Meloni ha cancellato dalla Finanziaria ogni traccia del fondo sociale affitti. Nel programma di PD-SPS prevediamo un censimento del patrimonio comunale inutilizzato, come ad es. gli alloggi abbandonati a Ronche, anche ampliando il censimento a tutti i Comuni del nostro comprensorio di Servizi Sociali per rispondere alle situazioni abitative emergenziali in crescita. Inoltre vanno resi più assidui ed incisivi monitoraggi,segnalazioni e proposte che un Sindaco può attivare nei confronti della stessa Ater, sia per aumentare l’offerta, visto che ci sono Comuni più piccoli che in proporzione hanno più alloggi di Sacile, sia per prevenire gravi situazioni, come quelle di disabili impossibilitati ad uscire perché l’ascensore datato si rompe, segnalazioni sempre più frequenti. |