Se sei un cittadino virtuoso non hai vita facile. Questo ormai è certo. In particolare quando si tratta di voler smaltire i rifiuti in modo ineccepibile. Perchè? Perchè scopri che ci sono cose che ieri erano rifiuto qualsiasi e oggi sono rifiuti “speciali”, ma nessuno dei tuoi assessori all'ambiente si è preoccupato nè di informarti nè di trovare soluzioni. Succede così per la VETRORESINA: La storia di questo materiale di fatto riguarda principalmente il grande cambiamento avvenuto dopo gli anni '50 che ha rivoluzionato la produzione nautica con il pasaggio dalla costruzione di scafi in legno a scafi in vetroresina, materiale decantato per resistenza, elasticità, leggerezza e convenienza. Perciò per oltre mezzo secolo i cantieri hanno immesso nel mercato migliaia di tonnellate di vetroresina, un composto formato da fibra di vetro e resina. Ci si è però accorti infine di un problemino simile all'amianto, per cui la vetroresina è diventata un rifiuto speciale da sottoporre obbligatoriamente a un costoso processo di smaltimento. E non è un problemino da poco. Si stima che in Europa siano oltre 6 milioni le imbarcazioni di vetroresina e lo smaltimento costa come minimo 16.000 euro per una imbarcazione di 15 metri. Soluzione??? Beh, cari lettori, immaginate..... Abbandonare, soprattutto imbarcazioni piccole, in qualche canneto di laguna, lungo i fiumi, o in qualche campo di rovi.
Io però non possiedo alcuna elegante imbarcazione in vetroresina, possiedo purtroppo un semplice pezzo usato anni fa dai miei genitori per riparare dalle piogge forti le finestre della cantina. Ma il problema è lo stesso: si tratta di un rifiuto speciale dagli alti costo di smaltimento e che non tutte le aziende di raccolta possono acettare.
Così è per Sacile.
Diligentemente mi ero recata per il conferimento del mio piccolo rotolo di vetroresina alla piattaforma ecologica, ma ho dovuto giustamente riportarmelo a casa. Telefonando poi al centralino di Ambiente Servizi mi hanno informata che loro non possono ritirarlo.
Dunque??? Che fa un cittadino virtuoso che non intende rompere a pezzetti quei pochi metri e ficcarli nel bidone del secco?
Chiedo all'assessore all'ambiente di attivarsi tramite AS contattando innanzitutto una azienda che possieda i codici per smaltire questo tipo di rifiuto speciale, di comunicare alla cittadinanza le particolarità di questo tipo di smaltimento e infine di trovare una modalità per permettere a chi ha in casa pochi pezzi di vetroresina di effettuare, magari in una determinata data, un conferimento collettivo. Se possibile anche, sempre tramite AS, unire al calendario del 2020 un semplice foglio sul quale siano elencati TUTTI i rifiuti speciali e le modalità di smaltimento, eventuali elenchi di contatti aziendali compresi. |