Esami del sangue? Un pellegrinaggio in un labirinto |
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Lunedì 07 Novembre 2016 12:24 |
All'entrata del centro prelievi di Sacile si trova posizionato l'apparecchio destinato alla prenotazione. Si dovrebbe scegliere tra A, C, E ed F. Pare semplice, ma tra la ressa e le persone di età avanzata, la chiarezza di quale bottone pigiare non è proprio tanto immediata. La prova è che sopra e sotto l'eliminacode si trova un bel mucchietto di bigliettini non usati e/o sostituiti. Risultato? Udite udite, accanto al distributore di biglietti con le varie lettere ci si deve mettere comunque... una operatrice! Non solo per indirizzare giusti i pazienti, ma anche per evitare che alcuni si prendano al tempo stesso il biglietto per l'accettazione e quello per l'esame. Perchè solo dopo aver espletato l'iter dell'accettazione ti viene comunicato (giustamente) quale sarà il bottone destinato al tuo tipo di analisi. Quindi dopo torni all'apparecchio e pigi il bottone giusto (si spera). Domanda: non sarebbe allora più semplice, efficace ed economico mettere SOLO un eliminacode con l'unico numero per gli sportelli e poi fare un semplicissimo allacciamento per fare in modo che l'impiegata pigi un tasto sul suo computer e a te esca il bigliettino giusto per la tua analisi??? Non si potrebbe risolvere ALMENO questo??? Un elogio però non può mancare al personale addetto ai prelievi: gentili e pazienti e delicati anche dopo ore di prelievi. E' la solita situazione: le persone lavorano bene, anzi, fanno anche ciò che certamente non rientra nel loro mansionario, leggi "assistenza alla distribuzione di numeri d'attesa". E' chi dovrebbe occuparsi di monitorare la situazione, di fare una lista dei problemi, di immaginare diverse soluzioni, di rendere più sereno il clima per i pazienti, insomma chi si occupa delle procedure, cioè chi è responsabile dell'organizzazione del servizio, che è sicuramente... latitante! |
Ultimo aggiornamento Lunedì 07 Novembre 2016 18:24 |