Cari concittadini, purtroppo dobbiamo constatare ancora una volta la pochezza delle reali intenzioni/capacità della politica di intervenire sul problema inquinamento. Avevamo già riassunto amaramente la poca ricaduta che avrebbe avuto il Piano di risanamento dell'aria: dopo oltre 7 anni che lo aspettavamo, e già questa la dice lunga vista la situazione ormai grave come minimo dal 2005, nessun grande atto di coraggio a livello regionale, tutto demandato ai singoli Comuni, nessuna riperimetrazione di "conurbamento" nel senso di problematica dell'aria inquinata, grande ma vuoto annuncio che il nuovo piano si fondava sulle azioni "in previsione". Previsione? Una parola alla quale di certo diamo prova in tutti i campi che in Italia la conosciamo poco. Così ci siamo puntualmente anche ritrovati nella nostra cittadina a dover aspettare sette giorni di sforamento in continua crescita, da martedì 19 compreso a martedì 25, dopo aver comunque oltrepassato la soglia dei 35 giorni permessi, finendo addirittura nel TG3, per applicare qualche misera misura di un altrettanto misero Piano di Azione Comunale. Alla fine i giorni consecutivi saranno ben DIECI (ci ha un pò salvati la pioggia di Santo Stefano) fino ad un picco di 96µg/m3!!!
SPS, che controlla capillarmente i valori e ve li mette on-line ogni fine mese per comodità di lettura e, soprattutto, per tener memoria, ha già inviato al Prefetto un esposto sulla situazione che è grave per tutti, ma è a dir poco catastrofica per i polmoni in evoluzione dei nostri bimbi. Sapete infatti che la
rilevazione del PM10 è ben poca cosa a fronte delle cosiddette nanoparticelle, le PM02,5 che penetrano direttamente nel sistema circolatorio e ci ostruiscono le arterie esattamente come se un bambino fosse un fumatore incallito. E sapete anche che non si conoscono ancora gli effette del mix creato dall'insieme degli inquinanti, detto "particolato secondario", cioè PM10 più IPA (idrocarburi Policiclici Aromatici) più ozono, più biossido di azoto, più benzoapirene, più formaldeide, ecc. Gli studi sono relativi agli inquinanti presi singolarmente, per citarne uno diverso oltre agli effetti ormai noti del PM10, citiamo il benzoapirene, per cui lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha accertato che può indurre alla formazione di neoplasie a livello polmonare, della cute, laringe, esofago e stomaco (ahinoi...molto gettonate in FVG). Non potendo SPS, influire sulle scelte amministrative in materia di traffico, di edilizia e di informazione/formazione della cittadinanza, ci limitiamo a chiedere al Prefetto il divieto degli imminenti falò privati che ci aspettano tra pochi giorni. Se qualcuno non ricorda il gennaio 2012, quando siamo andati ben SEI volte oltre la soglia stabilità dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Organizzazione che viene tirata in ballo solo quando è utile, leggi ristrutturazione degli Ospedali), vada a rileggersi la tabella nella sezione inquinamento!
AL PREFETTO di PORDENONE e p.c. al SINDACO di SACILE Sacile, 24/12/2012 Oggetto: Divieto accensione Falò Epifanici privati nel territorio comunale di Sacile e nei Comuni della Provincia di PN maggiormente soggetti a sforamenti da PM10
Ill.mo sig. Prefetto, Con la presente la lista civica Sacile Partecipata e Sostenibile intende sottoporre all’attenzione della S.V. quanto segue: Constatato che in questi giorni in diverse località si vedono iniziare i lavori di accumulo di materiali per l'accensione dei falò epifanici; che la S.V. è intervenuta lo scorso anno per dare indicazioni su materiali, modalità e durata dei falò; che però in quelli privati si è visto purtroppo un rispetto di queste raccomandazioni solo di facciata, in quanto il materiale iniziale erano consono a superare eventuali controlli della Polizia municipale, ma poi, a falò ardenti, vi è stato aggiunto di tutto; che da molti falò a mezzogiorno del giorno seguente ancora si elevava la colonnina di fumo; Considerato che la tradizione può essere rappresentata perfettamente nel suo spirito anche dai singoli falò ufficiali di ogni Comune; che per celebrare adeguatamente l'evento è sufficiente un solo falò per ogni Comune; che l'Organizzazione Mondiale della Sanità pone il limite non a 50 ma a 20μg/m3; Provato che nei giorni dei botti di fine anno e nei giorni seguenti ai falò (nonostante avesse piovuto e ci fosse stato vento proprio la sera del 5/01) nel territorio di Sacile si siano verificati gravissimi sforamenti come da elenco: 63μg/m3 il 1°gennaio 2012 70μg/m3 il 6 gennaio 5 giorni di sforamento di fila dal 10 al 15 gennaio ben 8 sforamenti di fila dal 17 al 24 gennaio con tre gravissimi picchi di 109, 112 e 118μg/m3; che per tutta la giornata del 6 gennaio fosse nettamente percepibile a Sacile il tipico odore di bruciato che prendeva naso e gola; che i danni alla salute, in particolare per i bambini, si moltiplicano nella loro gravità, e che la misurazione delle PM10 non dà nemmeno l'esatto quadro della situazione perchè risulta superata dai danni per PM2,5 particelle che, infinitamente più piccole, penetrano direttamente nell'organismo, nonché dagli effetti non ancora chiari del mix tra le varie tipologie di inquinanti; che il modello concettuale prevede una maggior formazione di PM2.5 a basse temperature e alta umidità relativa a parità di emissioni primarie in atmosfera, come è tipico dei mesi invernali; che gli interventi sono utili se su ampia scala;
C H I E D I A M O l'intervento della S.V. per contrastare efficacemente le ormai indiscutibilmente gravi dimensioni assunte ogni anno dal problema sopra esposto, sperando nel divieto di tutti i falò privati.
Ringraziando per la Sua cortese attenzione, in attesa di riscontro, porgo distinti saluti a nome della lista civica Sacile Partecipata e Sostenibile Rossana Casadio
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