AL PREFETTO di PORDENONE e p.c. al SINDACO di SACILE Sacile, 23/05/2012
Oggetto: Sospensione della procedura per la realizzazione della rotatoria in Viale Zancanaro a Sacile
Ill.mo sig. Prefetto,
Con la presente la lista civica “Sacile Partecipata e Sostenibile” intende sottoporre all’attenzione della S.V. la seguente problematica: Come la S.V. avrà appreso dalla stampa locale la città di Sacile vede da alcuni mesi un intenso dibattito intorno alla realizzazione di una rotatoria in V.le Zancanaro, all'incrocio con Via Gardini e Via Carducci. La rotatoria in oggetto era già inserita nel Piano Urbano del Traffico commissionato dall'Amministrazione precedente, Sindaco Roberto Cappuzzo, e mai portato a definitivo compimento con approvazione da parte del Consiglio Comunale. Esponiamo dunque quanto segue e chiediamo l'intervento della S.V. per i seguenti motivi: riteniamo grave che questa amministrazione abbia deciso di anteporre la realizzazione di singoli interventi senza essere pervenuti prima alla definizione ed all'approvazione dello strumento del PUT, deputato a governare in modo omogeneo le scelte relative alla mobilità; la realizzazione di questa rotatoria si rivela totalmente incoerente nella sua funzione di “fluidificare il traffico” con la dichiarazione della stessa Amministrazione, più volte pubblicata sulla stampa, che si intende realizzare parcheggi nella cintura esterna della città per “liberare il centro dalle automobili”;
la realizzazione di questa rotatoria non presenta legame logico con la scelta di istituire nella zona immediatamente adiacente (v.le Trieste e strade comunicanti) il limite del 30km/h: non vi è motivo per non estendere questa zona 30 anche a V.le Zancananaro, un viale destinato all'accesso al polo scolastico con forte afflusso di giovani utenti pedoni e ciclisti; la realizzazione di questa rotatoria non risponde alle moderne indicazioni in fatto di moderazione della mobilità con contestuale incentivo alla mobilità dolce: il 30km/h, la realizzazione di una “gimcana”, ossia di una “visuale interrotta” del senso unico tramite parcheggi a spina di pesce a lato alternato della strada, nonché passaggi pedonali rialzati, possono essere alternativa più economica e più efficace; la bozza del PUT commissionato dall'Amministrazione precedente definiva già la zona comprendente Via Cavour e la prima parte di V.le Zancanaro “area a prevalente vocazione ciclo-pedonale ed è ormai provato che le rotonde possono essere proprio causa di pericolo per utenti non motorizzati; l'Amministrazione attuale non pare essere pervenuta a questa decisione prioritaria nella costruzione delle varie rotatorie di Sacile, in base ad un'analisi aggregata di numero e gravità di incidenti verificatesi negli ultimi 10 anni, messi a confronto con situazioni ben più gravi della nostra città, come ad es. l'urgenza delle rotatorie sulla SS.13, per decidere con dati scientifici le priorità di intervento; l'Amministrazione non ha rispettato quanto garantito dallo Statuto Comunale di Sacile: Art.11, punto 1 "Il Comune riconosce il cittadino singolo e associato come attore consapevole e responsabile delle scelte relative alla comunità di appartenenza;...Individua nella partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale e alle relative dinamiche decisionali un valore irrinunciabile da ricercare e sostenere costantemente"; e Art.15 "Il Comune, nelle materie di propria competenza, si avvale dello strumento della consultazione dei cittadini singoli ed associati al fine di conseguire la maggiore tutela degli interessi collettivi"; non ha rispettato nemmeno quanto enunciato dalla deliberazione del Consiglio del 28/09/2012 sull'adesione alla rete Città Sane, “Con il progetto Cittò Sane l'OMS ha individuato nei Sindaci i principali attori di tutte le azioni volte al miglioramento della qualità della vita (…..) insieme alla comunità intesa come cittadini che lavorano in una entità dinamica, per l'innovazione ed il cambiamento,(.....) I Sindaci possono creare le precondizioni per il cambiamento ed impegnare le loro città verso specifiche azioni di Salute attraverso la leadership ed il potenziamento, la partnership, la pianificazione integrata, lo sviluppo sostenibile ed il lavoro in rete”; riteniamo che i costi per la realizzazione di questa rotatoria non siano in alcuna relazione con l'efficacia nel garantire la sicurezza a tutti gli utenti della strada, come auspicato dal documento del 22/12/09, redatto dalla Giunta Regionale, “Mobilità sostenibile e sicura in ambito urbano”, come indicato dalla Commissione Europea nel progetto “PROMT, New means to promote pedestrian traffic in cities”, da vari documenti dell'OMS e da associazioni autorevoli come l'AIFVS “Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada”; aggiungiamo la preoccupazione che aver legato la realizzazione di questa rotonda, come da Variante 63, alla “demolizione con fedele ricostruzione” della “Villa Poletti”, situata sull'incrocio, e ad una convenzione stipulata – pare – antecedentemente all'adozione della Variante, e ora sospesa per il contenzioso tra privati; il pendente ricorso al TAR degli eredi Poletti, la contestuale diffida dal procedere nell'iter amministrativo per la realizzazione della rotatoria, che l'avvocato delle parti ha presentato all'Amministrazione, possa portare la stessa a dover sostenere spese legali;
In sintesi, giudichiamo ad oggi questa rotatoria un'opera spropositata per collocamento e funzionalità, ostacolo non rimovibile per future scelte di pedonalizzazione del centro città, fonte di futuro pericolo per gli utenti deboli, incoerente con la prospettiva di ridurre il traffico in città, sorpassata come strumento di moderazione della velocità e facilmente sostituibile da altri provvedimenti più adatti allo scopo e, per tutti questi motivi, gravissimo sperpero di denaro pubblico.
Ringraziando per la Sua cortese attenzione, in attesa di riscontro, porgo distinti saluti a nome della lista civica “Sacile Partecipata e Sostenibile” Rossana Casadio
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