Sacile Partecipata e Sostenibile

I conti dell'ex ass. Cazorzi son giusti, ma il risultato...NO PDF Stampa E-mail
Venerdì 13 Dicembre 2019 20:22

A dimostrazione di quanto detto nel titolo inizio proprio dalla giornata della pubblicazione di questo articolo su un argomento seguito da anni, cioè la linea Sacile Gemona, attualmente Sacile - Maniago (34km). Oggi, sabato 14 dicembre 2019, è infatti un gran giorno per tutta la popolazione che abita – purtroppo non lungo la Pedemontana – ma una bella vallata della vicina Carinzia.

Oggi viene inaugurata la linea Arnoldstein – Hermagor, detta Gailtalbahn: 31 km elettrificati secondo il più avanzato sistema di alta potenza.


Come da cartello realizzata esattamente entro il tempo di UN anno e MEZZO, con la sostituzione di ponti, l'adeguamento di tutte le stazioncine a luoghi SENZA BARRIERE, l'energia al 100% da FONTI RINNOVABILI, la creazione di nuove infrastrutture, come efficaci ripari PER BICICLETTE (ricarica compresa). Sono stati creati 90 postazioni per Bike & Ride. Sono stati eliminati ben 21 passaggi a livello sostituiti da sottopassi.

Infine naturalmente la sostituzione dei vecchi trenini con TRENI ECOLOGICI nuovi di zecca con tutte le comodità, che sul muso fan bella mostra del loro nome sicuramente appropriato “Cityjet eco”.

 

 

 

 

 

 

Il tutto per 61 milioni Euro dei 250 che solo nel 2019 le ÖBB, cioè le FERROVIE DELLO STATO (!!!) austriache hanno investito nella regione della Carinzia.

Veniamo dunque ai calcoli fatti dall'ex assessore Cazorzi relativamente ai costi non giustificabili dal servizio fallimentare e dai danni ambientali della linea Sacile - Maniago.
Calcoli matematicamente precisi. Certo.
Ma.....

Ma che il risultato di questi calcoli sia la conclusione che la linea vada soppressa è un errato. Pervenire a questo risultato esplica, caso mai, in modo lampante quanto fallimentare sia alle soglie del 2020 la nostra politica dei trasporti.

Vediamo dunque cosa invece ne pensano oltreconfine:
Innanzitutto la rete ferroviaria è in mano pubblica e gestita a livelo nazionale, pur essendo l'Austria una Repubblica Federale con importanti spazi di autonomia delle regioni (per tutte in modo uguale però!). In questo modo la progettualità ha il controllo dell'intero territorio.
Al tempo stesso la politica che interviene a monte sulla gestione della mobilità si rivolge ad un mangement unico per la realizzazione delle linee governative e le scelte delle Ferrovie dello Stato non possono che adeguarsi alla visione che il Governo austriaco ha del futuro.
In questa visione si è scelto che le ferrovie devono essere ammodernate per togliere sempre più mezzi su ruota dalle strade.
In questa visione si è ben capito che investire oggi sulla qualità significa risparmiare un domani.
In questa visione si è calcolato che altrimenti i danni ambientali saranno ben più costosi.
In questa visione si è capito che bisogna rendere comodi e frequenti gli accessi al treno, quindi no a soppressioni di fermate o di stazioncine.
In questa visione si è tenuto conto che ridurre l'incidentalità sulle strade è un risparmio per l'intera società e che investire su un comodo ed efficiente interscambio tra bici e treno porta a grandi miglioramenti per la salute dei cittadini.
In questa visione si tiene ben presente che la sensibilità per il turismo ecosostenibile è in continuo aumento e che una rete capillare e perfettamente sincronizzata di mezzi pubblici porta grandi introiti in questo settore.
In questa visione si sa quanti nuovi posti di lavoro possono essere offerti nel settore mobilità.
In questa visione si è pure tenuto conto che proprio il treno è il mezzo che permette di spostarsi a grandi e piccini, a anziani e disabili e che in treno si socializza, mentre chiusi ognuno nella propria scatola a 4 ruote invece isola.
In questa visione si dimostra di credere che investire proprio in territori periferici, come le vallate, significa agire contro lo spopolamento che, a sua volta, garantisce la cura dei luoghi e della natura evitando spese causate da dissesto.
Ma che strani sti austriaci!!!

Ecco, questi sono i conti che invece dovrebbe fare la buona politica. Che avrebbe dovuto fare da 30 anni almeno. Comunque non è mai troppo tardi, da qualche parte si deve iniziare. Non certo però con dei calcoli che ci spingono come sempre in retromarcia.
Giusto per farvi capire come i trasporti pubblici NON sono per chi non può permettersi l'auto strafica, bensì per chi ha invece l'intelligenza di capire quanto prezioso è il trasporto pubblico, vi chiedo se sapete chi è il CAMPIONE EUROPEO.
Non lo sapete???
Ve lo svelo io: LA SVIZZERA. Sì, la montuosa e ricca Svizzera. Ma chissà perchè sti svizzeri son così stolti......??? E pensate un pò, son così stoltamente felici e fieri del loro record in fato di chilometri percorsi dai loro cittadini che le scrivono in bella mostra sul muso delle loro locomotive. Ma che strani sti svizzeri!!!

 

La nostra pedemontana invece è stata la solita frettolosa frittata poco prima delle elezioni. Riavviare un servizio già acciaccato non poteva portar a grandi successi, a parte il lodevole impegno del comitato per il treno storico.
I mezzi pubblici sono alettanti se si rivelano comodi, frequenti e puntuali. Andava rifatta totalmente secondo i crismi più moderni, si dovevano aumentare i posti di fermata, perchè la gente prende il mezzo pubblico se lo trova vicino e si poteva in parallelo realizzare un serio percorso ciclabile (non gli spizzichi attuali), percorso che comunque ha senso solo iniziando da Gemona, perchè è là che intercetta le migliaia di cicloturisti della bellissima Alpe Adria.
Magari si sarebbe dovuto considerare la prospettiva di una metropolitana veloce più che di un trenino. Magari un tram-treno come a Chemnitz (che ha usufruito pure di fondi europei)!

Invece ho, più che la maliziosa, la maligna sensazione che si sia ripristinata la linea per dare un contentino alle richieste degli elettori a quel tempo, ma sapendo benissimo che a quelle condizioni avrebbe ben presto sollevato più proteste che difese e che in pratica sarebbe implosa da sola.... E così svaniscono anche le colpe politiche, anzi, si assecondano le furie dei cittadini e si guadagnano pure voti.

Bene, allora chiudiamo la brutta e cattiva ferrovia Sacile - Maniago - Gemona e andiamo tutti felici in auto sulla tranquilla e sicura e amena Cimpello - Sequals - Gemona!!!

 

(Parentesi: giusto per dirvi cosa succederà nel prossimo futuro....è previsto un gran rifacimento dello scalo logistico di Fürnitz. Cosa vuol dire? Vuol dire che là verranno sbrigate tutte le questioni doganali di tutte le merci provenienti e/o transitate dall'Italia. Peccato che a pochi chilometri si veda il deserto del grande scalo che avebbe dovuto valorizzare Pontebba: enorme stazione, enorme scalo, enorme quantità di denaro divorata 40 anni fa. Ora IL NULLA, binari come uno scheletro dimenticato, uno scalo fantasma, una stazione abbandonata che cade a pezzi, come quella di Tarvisio Centrale. E voi, cari lettori e sostenitori, provate a rispondere alla domanda: dove si creeranno nuovi posti di lavoro???)

Ultimo aggiornamento Lunedì 20 Gennaio 2020 17:48
 
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