i dubbi ... sulla futura efficacia |
Martedì 11 Agosto 2015 09:25 |
Confermando la premessa del precedente articolo passiamo al secondo punto: a) non è stata applicata al tempo stesso la moderazione della velocità su ampia scala Per chi non ricorda l'auto che ha saltato la siepe e ha abbattuto la panchina in viale Trieste all'incrocio con via Marconi, o non ricorda il camion che ha saltato il cordolo a si è infilato nella recinzione di un giardino di via Ronche, o non ricorda il camion che ha saltato il cordolo della ciclabile sulla Pontebbana e divelto la ringhiera all'angolo del ristorantino "Le Tentazioni", portiamo come nuovo esempio l'abbattimento della colonnina che era stata appena piazzata per sicurezza dell'attraversamento pedonale di fronte alla chiesa di San Liberale:
c) Il terzo aspetto per cui non condividiamo gran parte degli interventi effettuati è la loro "ipoteca sul futuro": si tratta infatti di un generosissimo investimento in ... vernice!
Ecco dunque che, come abbiam sempre detto, partendo da un progetto organico e di lungo respiro per la città, unitamente al reperimento di fondi europei (e ci sono) o, meglio ancora, dei fondi messi a disposizione dal bando regionale per il 30km/h (che come al solito SPS ha segnalato in anteprima), si sarebbero realizzati interventi DURATURI anche in fatto di "colorazione" e di "arredamento stradale" di attraversamenti, corsie, incroci, parcheggi, ecc. (vedi i nostri articoli sui "benefici" del 30 all'ora).
Se a questo sommiamo l'inspiegabile intervento del senso unico e della ciclabile che porta sul retro del centro studi, una ciclabile che nasce a metà via Gramsci a muore dietro la curva in via Amalteo, che per chi esce da via della Stadio è raggiungibile attraversando ad angolo retto e con le auto che alle spalle imboccano il senso unico l'incrocio su via Gramsci; se sommiamo l'infausta scelta di rovesciare il senso unico di via Bellini facendo finire lo sbocco su viale Trieste con una visibilità pari a zero e tenendo conto che non serviva perchè poche decine di metri più avanti si svolta a sinistra alla ifne di viale Zancanaro; se sommiamo i ciclisti che dovrebbero sentirsi sicuri in via Cartiera vecchia solo per una striscia gialla e che poco dopo devono scegliere se pedalare entro 40 centimetri di corsi a travolgere i pedoni sullo stretto marciapiede e farsi buttar giù dalle auto che escono dalle rampe dei garage; se sommiamo il fatto che al tempo era stato istituito il senso unico in viale Zancanaro "per renderlo più sicuro" e, a fronte del mancato avveramento di questa "profezia", oggi si insiste nel rendere senso unico anche viale Trieste; se da tempo sulle pagine di Pordenone si sente ormai parlare della pericolosità del ring (e del minestrone in tutte le salse di piste ciclabili) si insite nel voler creare un "ring" anche qui a Sacile; se ... ecc ecc ... e ne avremmo molti altri di esempi ... ecco dunque perchè i nostri dubbi sono, restano, aumenteranno e - temiamo tanto - continueranno a trovare tristi conferme. In fatto di reale sicurezza stradale ci restano perciò tanti tanti dubbi e poca poca fiducia in questa amministrazione (come era, a onor del vero, anche in quelle passate). |
Ultimo aggiornamento Domenica 16 Agosto 2015 18:03 |