imminente intasamento del PS di PN: allo studio modalità per ... girare la frittata |
Sabato 02 Dicembre 2017 16:46 |
Apprendiamo che un gruppo di 20 esperti si sta occupando di come prevenire l'imminente formarsi della solita calca al Pronto Soccorso di Pordenone secondo la procedura di analisi denominata "lean management", che segue un modello di pensiero giapponese introdotto un bel pò di anni fa dalla nota fabbrica di automobili Toyota. Ah beh. Iniziamo dunque ricordando che già quando ancora funzionavano sulle 12 ore i PS di Sacile e Maniago (cioè accogliendo tutti i 4 codici con la presenza del rianimatore fino alle 16.00) nei mesi invernali il PS di PN era sotto pressione. di PN andrebbe mai a Maniago (declassato a PPI sulle 12 ore il 1° maggio 2014) o a Sacile pur vedendo che avrebbe minor attesa? Quale cittadino sceglie di andarci, sapendo che Sacile e Maniago non sono più Pronto Soccorso ma Punti di Primo Intervento (no rianimazione, no osservazione, no ricoveri, no codici rossi e gialli)? Vogliamo verificare quanti pordenonesi sono andati a Sacile o a Maniago dopo l'introduzione della "App eliminacode"?! Ma andiamo a vedere questa ulteriore innovazione risolutiva per le code al PS di Pordenone (sperando che almeno non vedremo mai più l'intervento dei Carabinieri per placare familiari di pazienti inferociti): cosa significa "lean management", oltre a far colpo sul semplice cittadino che legge termine sulla stampa? Ah beh. Ad ogni modo, come sempre, ci poniamo in attenta attesa per seguire l'evolversi di come "Fare di più con meno", (ma non ci avevano detto che con questa "riforma noi cittadini avremmo avuto "di più"?) la filosofia del giovane ingegnere giapponese Taiichi Ōno, preserverà nelle prossime settimane pazienti esausti e operatori sanitari eroici dai disagi del sovraffollamento al Pronto Soccorso e della mancanza di posti letto (visto che ci han sempre sgridato sul fatto di pensare troppo ai "numeri di posti letto") in Medicina. A proposito dei letti di Medicna per inciso ricordiamo infatti che la dichiarazione fatta dal Direttore Generale Delli Quadri secondo cui, per risolvere il cronico problema dei pazienti fuori reparto dell’ospedale di Cattinara (mediamente più di 60), ha stipulato una convenzione con tre strutture private per un totale di 46 posti letto di medicina, conferma che anche in FVG la riduzione dei posti letto è stata eccessiva. Tra l’altro, sempre a Cattinara, è stato aperto un nuovo reparto medico – ACO, cioè accoglimento condiviso – di 21 letti, che dimostra come l’ipotesi di "gestire sul territorio la cronicità" sia già fallita sul nascere. Infatti, non siamo solo noi cittadini "semplici" a dire che c'è stata una regressione nella gestione dell'emergenza e che non è possibile curarsi ... a casa. Ci sono, grazie al cielo, anche voci parecchio "esperte". Conclusione: non ci sono rianimatori, non ci sono medici (eroici!!!) di Pronto Soccorso, due PS li abbiamo eliminati, i posti letto di Medicina si son dimostrati insufficienti già lo scorso inverno, difficile garantire già nei prossimi anni il ricambio generazionale dei medici di base (definiti "le colonne portanti" della riforma), la popolazione anziana è in costante aumento, ... "meno" di così per "fare di più" davvero non si può. PS: l'8 gennaio intanto ci vien comunicato che si sta pensando di far compilare ai pazienti in codice bianco e verde del Pronto Soccorso un QUESTIONARIO per capire "perchè non si son fatti visitare dal proprio medico". |
Ultimo aggiornamento Martedì 09 Gennaio 2018 20:53 |