improvviso diffuso interesse per la "partecipazione" |
Venerdì 08 Marzo 2013 20:49 |
Come lista civica di cittadinanza attiva che da 5 anni ininterrottamente si impegna a Sacile non possiamo certo esimerci dal dare il nostro apporto ad una discussione che ad un tratto sembra sempre più animare la nostra città. A maggior ragione per il fatto che il tema che ultimamente pare essere richiesto a gran voce è presente come uno dei due fondamenti che ci ha portato alla costituzione di questa forza politica: la partecipazione. Sarebbe troppo facile fermarsi alle due domande che per prime verrebbero in mente anche ad un bambino: chi hanno votato questi cittadini nel 2009 e dov'erano questi cittadini in questi 5 anni? Ma questo sarebbe il minimo della questione. Il problema è che la risonanza e la ridondanza della rivendicazione non necessariamente coincidono con la conoscenza dell'argomento (come si evince dagli interventi sulla stampa) e di conseguenza la tanto reclamata "partecipazione" potrebbe, come spesso accade, essere oggetto di facile consenso ma di mancata realizzazione... Il programma di SPS è infatti saldamente ancorato ai principi e alle modalità del Bilancio Partecipativo che da oltre dieci anni vede la sua applicazione, partita negli anni '90 dall'esperienza di Porto Alegre, anche in Europa e nel nostro paese. Non a caso avevamo portato a Sacile ancora nel 2005 il prof. Giovanni Allegretti, cui va il merito di averne fatto una disciplina di studi universitari, e che aveva collaborato al progetto URBAL, destinato in partenariato con il distretto di Santa Maria do Sul a formare amministratori e cittadini del FVG nell'applicazione del Bilancio Partecipativo (ottimo corso - ma zero ricaduta sulle Amministrazioni, Sacile compresa). Il Bilancio Partecipativo non è da confondersi con le procedure di Agenda 21 che non offrono certo al singolo cittadino possibilità di contribuire alle scelte, ma che possono addirittura finire per veicolare sotto la maschera della partecipazione i soliti interessi forti (i "portatori di interessi"). SPS crede fermamente in questo percorso che deve inequivocabilmente portare ad un momento deliberativo per ogni singolo cittadino e che è, secondo noi, garanzia di forti scelte improntate alla sostenibilità e ad un futuro migliore. Ecco perchè questo binomio, che evidentemente molti sacilesi ancora non hanno nè scoperto nè correttamente interpretato, è diventato 5 anni fa il nostro nome. Ed ecco perchè da oltre quattro mesi abbiamo aperto la raccolta di idee per un programma “partecipato” che precede, esattamente come abbiamo voluto nella scorsa tornata amministrativa, candidati di lista e candidato Sindaco. Speriamo dunque che alla prossima tappa intermedia, un workshop sul Bilancio Partecipativo a fine marzo o inizio aprile, ci siano tutti coloro realmente interessati a capire come davvero funziona un governo della città dove i cittadini votano non ogni 5 anni ma durante tutti i 5 anni. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Marzo 2013 14:41 |