In Via Luigi Nono si naviga a vista |
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Mercoledì 09 Maggio 2012 13:02 |
L'annuncio delle decisioni in merito a Via Luigi Nono è l'ennesimo esempio di come l'Amministrazione navighi a vista in fatto di mobilità. Certo le responsabilità vanno anche cercate all'indietro. Risalgono al restyling costoso e inefficace, ma senza il coraggio di chiudere al traffico: con pavimentazione costosa e non adatta al passaggio delle automobili, dopo poco rattoppata e rumorosa perchè rotta in vari punti (e infine il costo della sua totale rimozione sul ponte e successiva asfaltatura); la scelta della pavimentazione laterale con pietra d'Istria, estremamente pericolosa per lo spigolo e la scivolosità; l'indicazione del 30km/h sapendo gli automobilisti che dopo il ponte si proseguiva a 50. Per non parlare della triste evoluzione di una viuzza trasformatasi, oltre che in bretella anche in camera a gas. Ora si rattoppa con spese per dei paletti che bucheranno la pietra costosa e non renderanno certo bella la visuale della via; inoltre avremo indicazioni di velocità a macchia di leopardo: 50km/h in Via Ettoreo, 30km/h in Via Cavour (altro esempio di pomposo spreco trasformatosi in degrado) e 20km/h in piazza e in Via Luigi Nono. E il tutto non risolverà il problema della sicurezza, perchè non proteggerà del tutto i pedoni, aumenterà il pericolo per le biciclette e non eliminerà l'inquinamento dovuto all'intenso traffico. Quanto bella sarebbe questa strada con il suo sbocco sul Livenza, se fosse pedonale, magari con rinnovato interesse per qualche piccola bottega artigianale, con i tavolini fuori dei locali per pranzare all'ombra anche in estate e sotto qualche bella lanterna la sera, e forse anche Corte Casagrande potrebbe resuscitare. Perchè è dimostrato che le zone pedonali sono tanto più frequentate quanto più ampie sono.
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Ultimo aggiornamento Domenica 13 Maggio 2012 20:34 |