25 febbraio 2013 E-002024-13, Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione, Articolo 117 del regolamento, Andrea Zanoni (ALDE)
Oggetto: Pericolose emissioni nocive nell'aria nel Nord-est d'Italia a causa dei falò dell'Epifania, in violazione delle direttive «Aria» 2008/50/CE e «Rifiuti» 2008/98/CE
In base ad un'antica tradizione, per festeggiare l'Epifania, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio di ogni anno in varie località delle Regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia — su iniziativa di «Pro loco», associazioni locali, gruppi parrocchiali, aziende e privati — vengono accesi all’aperto migliaia(1) di falò propiziatori con combustione di ramaglie e materiali eterogenei. Questi roghi rappresentano un vero e proprio attentato alla salute della popolazione locale, a causa della produzione di ingenti quantità di polveri e prodotti della combustione. A fronte del limite di 50 µg/mc stabilito dalla direttiva «Aria» 2008/50/CE, il 6 gennaio 2013 nei principali capoluoghi di provincia del Veneto(2) e del Friuli Venezia Giulia(3) sono stati registrati eccezionali valori medi di PM10: Venezia 313 µg/mc (microgrammi per metro cubo), Treviso 273 µg/mc con picco a 679 µg/mc, Rovigo 228 µg/mc, Padova 172 µg/mc, Verona 166 µg/mc Vicenza 148 µg/mc e Pordenone 144 µg/mc.
Oltre alle polveri (non solo PM10, ma anche PM2,5), tali falò liberano nell’aria pericolose quantità di diossina, nonché altre sostanze inquinanti, quest’ultime a causa della combustione di ingenti quantità di tralci di vite trattati con pesticidi e della grave abitudine di approfittare di tali fuochi per smaltire illecitamente ogni genere di rifiuto. L’atteggiamento degli Enti locali in merito a tale anacronistica e pericolosa usanza è da sempre connotato da approvazione e benevolenza; questo fenomeno, infatti, non è stato ancora adeguatamente regolamentato e contenuto e non sono stati predisposti puntuali controlli, nonostante le crescenti e diffusissime lamentele dei cittadini, costretti a proteggersi a gran fatica dai fumi chiudendosi nelle proprie abitazioni(4). Come già segnalato nella propria interrogazione E-007561/2012, stante la continua violazione della direttiva «Aria» da parte dell’Italia, che ha portato alla recente condanna dell’Italia stessa da parte della Corte di Giustizia UE del 19.12.2012 (causa C-68/11), e in considerazione del fatto che il 2013 è l'anno dell'Aria, può la Commissione rispondere al seguente quesito:
quali iniziative intende intraprendere per reagire a tali esorbitanti violazioni della direttiva «Aria» e della direttiva «Rifiuti» 2008/98/CE, che si ripetono con cadenza annuale e che causano gravi problemi di salute ai cittadini delle succitate province?
(1) Addirittura 145 falò nel solo comune di Vittorio Veneto (TV) che ne ha effettuato la ricognizione. (2) Vedere dati ARPAV (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto): http://goo.gl/p6Os7. (3) Vedere dati ARPA FVG (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli-Venezia Giulia): http://goo.gl/igZ7D. (4) Tali proteste sono state inoltrate al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e anche allo scrivente Deputato. |