L'emergenza spazi per le aule dell'ISIS "G.A.Pujati" di Sacile dovrebbe trovare soluzione nel collocamento all'interno del Centro Commerciale Serenissima oppure nell'allestimento di un prefabbricato. Questo quanto proposto ad oggi, maggio 2016. Sicuramente la prima osservazione da fare è quella che, nel caso di entrambe le soluzioni, sia confermato il carattere TEMPORANEO, cioè di uno o massimo due anni. Non deve assolutamente tradursi, come troppo spesso accade nel nostro Paese, che una soluzione temporanea diventa tacitamente PERMANENTE negli anni perchè nessuno se ne occupa più. Esattamente il problema che oggi ha portato a questa emergenza. Sapevamo di essere "ospiti" al Marchesini, ma, una volta sistemati là, nessuno ha più pensato al momento in cui avremmo dovuto andarcene. Per dare dunque certezza che il provvedimento sarà davvero limitato nel tempo c'è un solo modo: delineare contemporaneamente quale potrà essere la soluzione definitiva. Non ci pare finora di aver sentito nulla in merito. Quindi apriamo noi la discussione: Potrebbe prestarsi l'edificio in cui ora si trova il corso linguistico. L'edifico ha una pianta regolare su due livelli. Potrebbe essere rialzato di un piano, MA NON poggiando direttamente su quanto esistente. Immaginate quattro o sei colonne portanti esterne che sorreggono un nuovo piano: come una scatola sopra l'altra, ma quella sopra non pesa su quella sotto. Una bazzecola per le nuove tecniche costruttive - magari anche con elementi prefabbricati - applicate ad un edificio di dimensioni contenute.
In secondo luogo si passerà al rifacimento esterno dei quattro lati, con efficace coibentazione, con nuovi serramenti ecc. Il muro lato ovest completamente rivestito con fotovoltaico (oltre che solare termico sul tetto). La facciata a est decorata dagli alunni. Alla fine l'edifico sembrerà un blocco unico. Inoltre si potrà pensare a migliorare la sicurezza posizionando l'ascensore all'esterno, ed ampliando così la larghezza della scala interna che ad oggi risulta decisamente stretta. Lo stesso dicasi per l'apposizione di scale di sicurezza esterne su entrambi i lati, mentre oggi un lato è occupato dalla centrale termica. Non sarebbe nemmeno tanto male approfittare per rivedere l'intero impianto di riscaldamento, visto i problemi che ogni anno si ripresentano, cioè freddo quando fuori gela e caldo quando fuori son 25 gradi. Tassativamente raccolta dell'acqua piovana per i bagni. E poi, non un solo centimetro di suolo sprecato e docenti e personale ATA che smettono di fare i piccioni viaggiatori.
PS: A giugno è deciso ormai che le 4 o 5 aule saranno "temporaneamente" dislocate nella ex Nievo. Quello che preoccupa però è che CONTESTUALMENTE non si è sentita una parola su quali siano le proposte per una soluzione definitiva.
Vogliamo discuterne?! |