L'esempio di 16 coraggiose famiglie in difesa del territorio |
![]() |
![]() |
![]() |
Martedì 20 Settembre 2011 20:52 |
Si tratta delle 16 famiglie residenti a San Antonio-Oltreacqua, piccola frazione di Tarvisio (UD), una comunità dedita prevalentemente ad attività agro-silvo-pastorali, con diversi giovani imprenditori. Nel corso degli anni (anche per la caduta dei confini) a Tarvisio sono significativamente diminuiti gli abitanti. Ma al tempo stesso sono aumentati i metri cubi edificati, per lo più come seconde case, la cui percentuale è quasi al 50% dell’abitato complessivo. Eccellente esempio di come l’espansione edilizia va di pari passo con lo spopolamento. In questo contesto il piccolo borgo di S. Antonio - Oltreacqua, posto in splendida posizione su di un pianoro ai margini della cittadina, costituisce una positiva eccezione: ha conservato un carattere spiccatamente rurale, con un’ampia e ininterrotta superficie prativa che viene regolarmente falciata e pascolata e due piccoli abitati con fabbricati che hanno mantenuto il loro carattere originario. Facile immaginare come, data la bellezza del panorama, la piana di S. Antonio sia da tempo oggetto delle attenzioni di operatori e programmi immobiliari. Sino ad arrivare ad oggi, con la decisione dell’Amministrazione Comunale di vendere alcuni terreni di sua proprietà ovviamente trasformati prima da “verde convenzionato” e “parco territoriale” in aree edificabili. Con la forza dell’amore per la propria terra e il forte senso di responsabilità per le generazioni future la piccola comunità di San Antonio-Oltreacqua, unita e compatta, si è subito mobilitata, ha raccolto firme, ha promosso incontri ed assemblee per far conoscere il problema ed ha espresso in maniera ferma e decisa al Comune di Tarvisio il netto rifiuto alla trasformazione di un’area così preziosa. La passione e l’impegno con cui gli abitanti e gli agricoltori stanno conducendo la loro battaglia non è il frutto di una visione egoistica ma è condotta nell’interesse collettivo, con la consapevolezza dell’importanza della difesa del paesaggio, un “bene” senza il quale neanche il turismo può avere un futuro. Per questa appassionata lotta la minuscola comunità di San Antonio – Oltreacqua di Tarvisio ha ottenuto nel 2011 la Bandiera Verde di Legambiente con la seguente motivazione: “Per essersi opposta ad una Variante Urbanistica che, rendendo edificabili alcuni terreni di proprietà comunale, avrebbe comportato la riduzione delle superfici agricole di una delle ultime zone di Tarvisio non ancora invase dal cemento.” Il riconoscimento premia il coraggio di questa piccola Comunità che nel portare avanti le proprie istanze si è ispirata ai principi della Convenzione Europea del Paesaggio, documento importantissimo che ha introdotto una vera e propria rivoluzione nella politica del paesaggio riconoscendo il ruolo attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il proprio territorio e che “Riconosce giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della loro diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità” e raccomanda nelle valutazioni sulle politiche che riguardano il paesaggio “di tener conto delle aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita”, ma che purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi viene completamente ignorata da amministratori e politici. Le 16 famiglie non si riconoscono nel concetto di “valorizzazione delle proprietà” con cui l’Amministrazione giustifica queste operazioni, in quanto per loro la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il territorio e il paesaggio per far fronte alle spese correnti non è una valorizzazione bensì una monetizzazione del territorio. La vera valorizzazione del territorio di San Antonio nel corso degli anni si è avuta conservandolo integro autentico, permettendo che da quel bene derivassero dei frutti duraturi. La Comunità di San Antonio – Oltreacqua ha dichiarato di voler condividere la gioia e l’orgoglio per questo riconoscimento anche con i Movimenti e le Associazioni che, dando spazio alla battaglia civile sui propri siti, ha contribuito a questo risultato, in particolare al movimento Stop al Consumo di Territorio e all’Associazione dei Comuni Virtuosi d’Italia. SPS pubblica questa notizia perché siamo consci di quanto impegno stia dietro a questa lotta. Il risultato finora raggiunto da questi cittadini ci ha commosso. Ma, come dicono, la loro battaglia non è ancora finita e chiedono di essere aiutati a non spegnere i riflettori. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 22 Settembre 2011 08:00 |