Sacile Partecipata e Sostenibile

Lettera all'Ass regionale Telesca sulla situazione del Centro Diurno sacilese PDF Stampa E-mail
Venerdì 22 Novembre 2013 14:17

Alla Regione FVG
c.a. Assessore alla Salute
TRIESTE

OGGETTO: Servizi in Delega ASS6 - esternalizzazione centro diurno di Sacile per persone disabili.

Lunedì 18 novembre si è svolta presso la sede di Pordenone della Regione una riunione finalizzata a verificare la possibilità di un punto di incontro sul tema dell’esternalizzazione del Centro Diurno di Sacile per persone disabili in gestione alla ASS n.6 su delega dei Comuni fino al 2015.

Oltre ai Consiglieri regionali Chiara Da Giau, Renata Bagatin, Gino Gregoris e Armando Zecchinon, alla riunione hanno partecipato le OO.SS. FP CGIL, CISL, FP CISL, USB P.I., il Coordinatore Socio Sanitario (Dr. Alberto Grizzo) e il Responsabile per l’Integrazione Sociale dell’ASS6 (Dr. Carlo Francescutti), nonché le RSU dei Servizi in Delega e alcuni familiari e volontari. UIL FPL, UIL e CGIL, benchè dichiaratamente interessate alle tematiche in argomento, non erano presenti in quanto inspiegabilmente non invitate.
Familiari, operatori e volontari hanno confermato le proprie preoccupazioni e la propria posizione critica rispetto alla scelta assunta comprovate anche dalla raccolta di oltre 150 firme (in sole trentasei ore) di quasi tutti i familiari (18 su 21) e dei volontari che collaborano con il Servizio.
Si precisa che si fa  riferimento alla gara “ID13SER023 Norme di partecipazione all’istruttoria di coprogettazione finalizzata all’affidamento del servizio residenziale e semiresidenziale di Sacile……” indetta dal Centro Servizi Condivisi e in scadenza il prossimo 27 novembre). Si precisa, inoltre, che tale gara riguarda, vedi pg 37,  servizi già svolti con affido ad aggiudicatari “esterni” (a-il servizio residenziale…c-la copertura assistenziale notturna…presso la struttura situata nel comprensorio ospedaliero e sanitario di Sacile destinata a svolgere funzioni respiro…progetto Interdipendenza) ed il servizio semiresidenziale (Centro Diurno) di Sacile gestito da sempre in forma diretta dal servizio pubblico (prima in forma Consortile tra i Comuni poi con Delega alla ASS n.6).
Si evidenza qui subito che la durata dell’affido di tali servizi è prevista, art. 5 del bando di gara, in 36 mesi; quindi,  immaginando un affido non prima di  marzo 2014 per l’espletamento dell’iter,  l’atto stesso varrebbe fino allo stesso mese del 2017. Si oltrepasserebbe  significativamente il tempo concesso dalla Delega dei Comuni alla ASS n.6 (fine 2015) per la gestione dei servizi senza che ci siano stati impegni precisi in tal senso dei singoli Comuni e nemmeno dalla Conferenza dei Sindaci (come previsto dall’art. 13-Modifiche dall’Atto di delega 2013-2015) tanto più che, come presentiamo successivamente, si prefigura un consistente aumento dei costi.
Nel corso della discussione il Coordinatore socio sanitario - Dr. Grizzo - ha affermato che tale cambiamento di gestione del servizio semiresidenziale andrebbe incontro alle esigenze di diversificazione dei servizi semiresidenziali come contenuto nelle “linee di indirizzo dei Piani di Zona 2013-15” e prefigurerebbe un aumento dell’offerta per persone che non hanno ancora risposta, una diversa e più ampia articolazione del servizio che possa coprire un arco temporale  più ampio (sabato mattina e/o un orario giornaliero più lungo, progettualità diverse per persone ultra 55). Tutto ciò, aggiunto ai futuri progetti di n. 2 appartamenti come soluzioni abitative protette alternative all’istituzionalizzazione, e all’apertura di una fattoria sociale, farebbe del comprensorio di Sacile un polo importante relativamente alla disabilità (va precisato che, almeno per quanto attiene la Fattoria Sociale, si tratta del riuso di locale comunale abbandonato i cui lotti n.2 e 3 della ristrutturazione non sono nemmeno partiti, per difficoltà contingenti dichiarate dalla stessa Amministrazione Comunale di Sacile. Si tratta quindi di lavori che richiederanno impiego di risorse ora non disponibili il cui tempo d’esecuzione non è stimabile se non nell’ordine di diversi anni).
Il Responsabile del S.I.L. della Ass n. 6 - Dr. Francescutti - ha confermato che il percorso avviato, dichiaratamente su indicazione dei Sindaci (anche se non sussiste alcuna specifica delibera ma una mera previsione, nei documenti dei Piani di Zona, relativa all’adozione di interventi innovativi e di differenziazione dell’offerta), comporterà non già una diminuzione (od un'invarianza) dei costi - a carico della fiscalità generale - ma addirittura un loro aumento, quantificato indicativamente in quella sede in parecchie centinaia di migliaia di euro all'anno.
Ci si trova così di fronte a fatti, in parte già prima riferiti, che configurano gravi irregolarità formali e raffigurano un servizio, relativamente a quello semiresidenziale, non solo non rispondente  alle dichiarazioni di ampiamento e potenziamento del Coordinatore socio sanitario ma addirittura al di sotto all’esistente.
Tale situazione si può di seguito così riassumere:
una modificata articolazione del servizio rispetto all’Atto di Delega che a pag. 20 comprende il Centro Diurno di Sacile all’interno dei “Centri Diurni a gestione diretta” mentre  attraverso questa gara per la coprogettazione, viene di fatto esternalizzato senza alcun atto deliberativo dei Comuni in tale senso ed esistendo un sostanziale gradimento degli utenti e delle loro famiglie;
l’affidamento del servizio, espletata la gara e le procedure della coprogettazione, per un periodo che supera sicuramente di almeno 15 mesi (arrivando perlomeno al marzo 2017)  il periodo della Delega dei Comuni, senza che ci siano atti in tal senso
un consistente aumento dei costi finali rispetto all’esistente, anche questo, per quanto a conoscenza, senza alcun atto autorizzativo dei Comuni
diversamente dalle dichiarazioni del Coordinatore Socio Sanitario rese durante l’incontro di lunedì 18/11 relativamente all’ampliamento del servizio  semiresidenziale di Sacile si fa presente che nel “Capitolato speciale di coprogettazione….”, pag. 36 e seguenti della citata gara si fa riferimento ad una ospitalità di n. 14 persone con disabilità, mentre attualmente il servizio centro diurno ospita 20-21 persone, a tempo pieno o in funzione respiro a tempo ridotto, ed il modello di riferimento previsto a pag. 40 per tale servizio sia uguale all’attuale organizzazione
non esiste ad oggi altra e diversa articolazione del servizio nel territorio di Sacile, prevista e formalizzata in specifici atti organizzativi, che  possa cioè prefigurare quella diversa ed articolata organizzazione dei servizi semiresidenziali, come indicata, seppur genericamente, nell’Atto di delega 2013-15, pg 19-21.
La sintesi del citato incontro del 18 c.m. è che, nonostante nessuno dei portatori di interesse (lavoratori, famiglie e volontari) abbia condiviso la scelta di includere nel bando di gara il servizio semiresidenziale, si intende portarla avanti comunque, sapendo che i relativi costi a carico della collettività non solo non diminuiranno, ma addirittura aumenteranno e che il servizio non si ampliarsi ma, al contrario è destinato a contrarsi. Una circostanza che evidentemente dovremo riferire formalmente alla Procura della Sezione Regionale della Corte dei Conti.
L’esito della riunione può considerarsi fallimentare, in quanto l’ASS6 ha tautologicamente difeso le proprie posizioni senza accogliere due distinte e più che ragionevoli proposte di mediazione avanzate dalla Consigliera Bagatin, di cui una sostanzialmente tesa ad un differimento del bando di soli due mesi, per consentire a tutti una più serena valutazione.
Le scriventi OO.SS., stante l’approssimarsi della scadenza del bando (27 c.m.), prendono atto di questa situazione di empasse e dell’assenza di convocazioni o riscontri da parte del Direttore Generale dell’ASS6 (cui era stata rivolta un’istanza in  questo senso), e si sono così trovate costrette alla proclamazione dello stato di agitazione, l’avvio della procedura di raffreddamento davanti al Prefetto e l’adozione di ulteriori iniziative per la difesa di un prezioso presidio pubblico di welfare.
Con la presente, stanti le evidenti violazioni degli atti di indirizzo dell’Atto di Delega dei Comuni alla Ass n.6 - con un impoverimento del servizio alfine reso (sicuramente per quanto attiene al servizio semiresidenziale di Sacile) e, per di più, con un consistente e non autorizzato aumento della spesa pubblica - le scriventi OO.SS. si rivolgono all’Assessore regionale competente ed alla relativa Direzione centrale affinché possano, in tempi brevissimi, entro il prossimo 27 novembre 2013:
annullare suddetto bando provvedendo ad emetterne altro togliendo dal relativo capitolato il punto b) il servizio semiresidenziale…come previsto a pg 37;
in subordine procrastinare di almeno due mesi la scadenza del bando di gara, in modo da consentire la revisione, anche con le indicazioni dei Comuni, di quanto previsto in materia di durata, di finanziamento e di qualità del servizio previsto.
Ci permettiamo, infine, di suggerire l’individuazione di un servizio semiresidenziale “nuovo”, da proporre ai Comuni entro la fine del 2015, che integri il servizio reso in forma diretta (non diminuendo quindi il numero degli ospiti), con soddisfazione delle famiglie, prevedendo forme aggiuntive (il sabato o un aumento dell’orario settimanale) che incrementino il coinvolgimento delle realtà associative e di volontariato (processo per altro già in essere) e del III settore, molto attive  e qualificate nel territorio, a cui affidare parti dei servizio (ad esempio il sostegno alla mobilità). Tutto ciò determinerebbe un consistente aumento del servizio con costi aggiuntivi ben inferiori rispetto a quelli ipotizzati dal bando nell'attuale gara, liberando due o tre operatori che potrebbero essere impegnati in alcune delle forme organizzative diverse ed “innovative” già oggetto delle indicazioni dei Comuni alla Ass n. 6 nell’atto di Delega.

Le scriventi OO.SS. rinnovano con la presente la disponibilità ad un incontro con la S.V. e, in attesa di un positivo intervento regionale che possa sbloccare la situazione - determinando l’immediata sospensione della dichiarazione dello stato di agitazione - porgono distinti saluti.

Pordenone, 21 novembre 2013                                                           p. le OO.SS. FP CGIL - USB P.I.,  L. Munno - F. De Rosa

 
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