Lupi e Referendum: ovvero c'è chi perde il pelo ma non il vizio ... |
Sabato 25 Giugno 2011 07:32 |
In natura sono protetti perché a rischio estinzione, ma tra la specie umana questo pericolo non c’è perché sono molto prolifici e spuntano fuori nei tempi e nei luoghi più impensabili: si tratta dei lupi della politica che perdono il pelo ma non il vizietto. A Sacile il pelo lo hanno perso alle ultime elezioni, ma il vizietto di far apparire come vero e sacrosanto quel che fino a poco prima non esisteva non è scomparso. Con stupore alcuni cittadini si sono visti recapitare in questi giorni un volantino firmato “Libertà Civica Cittadini per Sacile” in cui ci si compiace per il risultato dei referendum – e fin qui niente di male – se non fosse che il modo e il momento scelto e l’enfasi del testo inducono a pensare che si tratti di un ringraziamento da parte di chi si è speso per ottenere appunto questo risultato. “La fiducia va data solo a chi la merita” sta scritto nel volantino. Appunto. Allora SPS non intende che si carpisca la fiducia dei cittadini in questo modo. Perché è proprio per questo che le cose non cambiano mai, pur spostando il voto una volta a destra e una volta a sinistra.
“Ha vinto la partecipazione!” sta scritto nel volantino. Quale? Mai visto nessuno di “Libertà Civica, Cittadini per Sacile” venire e dare una mano per i banchetti in piazza. Banchetti che non solo SPS e il GAS di Sacile hanno tenuto in questi mesi, ma che già gli stessi due gruppi avevano organizzato l’anno scorso per la raccolta firme. E non è stata una battaglia di un mese, ma di oltre un anno, un lasso di tempo in cui, chi aveva a cuore la difesa di questi principi, avrebbe avuto modo di “metterci la faccia” e aggiungersi e collaborare al gruppo di Sacile. Nonostante l’invito ribadito sulla stampa e a voce durante i banchetti non siamo mai stati contattati da altre forze politiche o associazioni. Facile ora, aver aspettato il risultato certo, il successo, per entrare in campo e sbracciarsi nei ringraziamenti. “Libertà Civica Cittadini per Sacile” hanno aderito ufficialmente come “sostenitori della campagna referendaria”? Hanno pagato la quota di adesione per l’autofinanziamento per l’acquisto materiali? Sono mai venuti alle riunioni organizzative? Hanno raccolto fondi da inviare al comitato referendario? E chissà inoltre se si erano premurati di firmare la richiesta per l’indizione del Referendum un anno fa….speriamo lo abbiano fatto in altri luoghi……perché nei moduli validati a Sacile molti nomi mancavano Ora si muovono: hanno gambe, tempo e risorse da usare per stampare e distribuire volantini di “ringraziamento” ….. Ecco quelli che a poche settimane dal voto – dopo aver visto i risultati delle Amministrative e aver annusato che buona aria tirava – si son scoperti passionari dei referendum! Una differenza con il PD di Sacile almeno c’è: il PD ha fatto – in assolo, pur essendo stato invitato a contattare il gruppo operativo a Sacile, ed esponendo ben visibile il suo simbolo – un banchetto e un’iniziativa a pochi giorni dal voto, quando, si può dire, il carro del vincitore era ancora in movimento e forse un minimo rischio di farsi male, per chi saliva all’ultimo minuto, c’era. Libertà Civica di Sacile invece ha aspettato che il carro fosse ben fermo per salirvi su con tutta calma e in assoluta sicurezza. Sì, ha vinto la partecipazione, quella dei cittadini che trasversalmente hanno votato senza farsi condizionare. Ha vinto la Res Pubblica. Ma non intendiamo lasciar prendere in giro i cittadini e lasciar vincere l’ipocrisia.
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Ultimo aggiornamento Sabato 25 Giugno 2011 07:39 |