Sacile Partecipata e Sostenibile

Nasce a Capannori la rete "Comunità Rifiuti Zero" PDF Stampa E-mail
Sabato 13 Ottobre 2012 16:58

Nasce oggi, 13 ottobre 2012, a Capannori, l’associazione delle comunità che guardano al futuro e contrastano lo spreco di materia in discariche ed inceneritori: la “Comunità Rifiuti Zero” a cui hanno aderito 107 Comuni italiani. Oltre al Sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, e all’assessore all’ambiente del comune di Capannori, Alessio Ciacci, il professore americano Paul Connett che ha relazionato sulla storia della "Zero Waste" in America e in Europa.
Il percorso Rifiuti Zero in Italia è nato nel 2007 a Capannori. La nascita dell’associazione nazionale delle ‘Comunità rifiuti zero’ è un risultato straordinario, perché può realmente incidere sul cambiamento culturale in ambito ambientale e particolarmente nel campo dei rifiuti a livello nazionale.
“Oggi abbiamo scritto una pagina importante della storia del movimento Rifiuti Zero a livello nazionale ed internazione - afferma l’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci - In un anno abbiamo raddoppiato i comuni aderenti ed ogni giorno stiamo crescendo sia per quantità di enti ma anche in qualità del lavoro intrapreso e condiviso. Stiamo dimostrando che un’alternativa a discariche ed inceneritori esiste, ha vantaggi sociali, ambientali, economici ed occupazionali. Questa rivoluzione coinvolge ormai milioni di cittadini e promuove a livello regionale e nazionale una politica di vera sostenibilità. Siamo entusiasti che Capannori rappresenti sempre più un luogo di incontro, confronto e di riferimento per quanti in tutta Italia stanno inseguendo questo obiettivo. La strada da fare è ancora lunga ma i numeri ci dimostrano l’ottimismo della ragione e la bellezza di costruire una politica che guarda al futuro con la partecipazione attiva di tutti.”

Capannori è oltre l'80% nella raccolta differenziata, al tempo stesso ha ridotto la percentuale di rifiuti del 35%, sta introducendo in questi giorni la TIA puntuale e vuole creare centri per la riparazione e il riuso degli oggetti. La visione è quella di “Zero Waste Europe”, arrivare al riciclo totale, un percorso che sta raccogliendo sempre maggior interesse anche a livello nazionale. Ad oggi sono oltre 100 i Comuni italiani, che hanno aderito alla strategia “Rifiuti Zero”.

La Commissione Europea indica la gestione e il riciclaggio dei rifiuti come uno dei settori in forte crescita e fonte di occupazione e danaro: Nel 2008  questa visione virtuosa aveva già creato due milioni di posti di lavoro in tutta Europa e un fatturato annuo di quasi 150 miliardi. In molti parti d’Europa dunque il business ecologico è già a pieno ritmo, solo in Italia si stenta ancora a comprenderlo. La Commissione Europea lo dice chiaro e tondo: basta discariche, la soluzione passa per un’altra strada che non solo è ecologicamente molto più sana, ma porta occupazione e onesto guadagno.
Non è difficile trovare esempi molto concreti in Europa: in Brandenburgo, un Land della Germania, tra il 1990 e il 2002 si è provveduto a chiudere ben 1.375 siti discarica, mentre delle 100 principali nel 2009 ne sono rimaste appena 5. Contemporaneamente venivano creati 15 impianti di trattamento e riciclaggio che significavano 1.800 posti di lavoro immediati e un fatturato complessivo di 100 milioni l'anno.

La nuova associazione intende operare nel campo dell’assistenza, della formazione della promozione e della valorizzazione della cultura della strategia Rifiuti Zero, così come definita nella Carta internazionale di Napoli, dare  assistenza alle amministrazioni comunali che vi hanno aderito per affrontare la questione del ciclo dei rifiuti, promuovere  campagne di sensibilizzazione e informazione sulle buone pratiche nell’ambito dei rifiuti e creare una rete per lo scambio di informazioni tra Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati. Infine, ma non certo per ultimo, dare un contributo fattivo alla formazione culturale di comunità che vedono nel bene comune ambiente il punto di riferimento principale per contribuire ad innalzare la qualità della vita di tutti.

Ambiente Servizi, la Multiservice che gestisce la raccolta anche nel nostro Comune, ha appena ricevuto il "Ceep-Csr Label", un marchio di qualità europeo. La percentuale di differenziata raggiunta dai Comuni aderenti è del 79%. Sarebbe auspicabile allora che anche Sacile aderisse ufficialmente alla rete "Comunità Rifiuti Zero", magari provando a calcolare anche la "riduzione", che spesso dimentichiamo debba precedere la differenziazione e il riciclaggio!
L’elenco dei comuni aderenti è pubblicato in: www.rifiutizerocapannori.it

Ultimo aggiornamento Venerdì 21 Dicembre 2012 20:57
 
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