SPS vuol sperare che gli 11.100,00 Euro impegnati per il Progetto “NoiSicuri” siano spesi bene, cioè che tra qualche mese si vedano dei risultati misurabili relativamente ad una maggior sicurezza stradale. Ci spiace infatti dover nutrire anche in questo caso qualche dubbio. Non solo ci chiediamo come mai in questi tre anni l'Amministrazione non abbia preso in considerazione un progetto di ampio respiro per la moderazione del traffico su tutto il territorio comunale. Non solo come mai i firmatari della petizione di San Giovanni del Tempio, che tra l'altro chiedevano di istituire nella parte sud una zona sperimentale di 30km/h, non abbiano mai ricevuto risposta. Ma ci chiediamo ora se a questo acquisto di contenitori vuoti seguirà l'acquisto di reali misuratori di eccessi di velocità (visto il costo che si aggira intorno ai 30.000 Euro), ovvero di autovelox da posizionarsi all'interno e, soprattutto, se non fosse stato meglio avere in mano il Decreto del Prefetto prima dell'impegno di spesa. Si tratta di colonnine di colore arancione fosforescente poste ai margini delle carreggiate, e ben visibili anche a distanza dagli automobilisti, che possono contenere o meno un sistema di rilevamento della velocità Autovelox. I comuni possono posizionare dove vogliono i dispositivi porta autovelox ma per azionarli “in automatico” serve il decreto del Prefetto. Inoltre nella deliberazione di Giunta si parla di “Velo Ok”, uno degli ultimi modelli di autovelox che ha un piccolo ma non insignificante problema: non è stato ancora approvato dall'autorità competente. Per cui qualsiasi infrazione segnalata tramite tali dispositivi sarebbe da considerarsi nulla. Così ha sentenziato il Ministero: "I manufatti non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal codice della strada e e dal connesso Regolamento d’attuazione, e dunque per essi non risulta concessa alcuna approvazione, ai sensi dell'art. 45 c. 6 del Codice e dell'art. 192 c. 3 del Regolamento, da parte di questa Direzione Generale."
Di più: secondo il Ministero, “poiché i manufatti in questione non possono essere classificati come impianti, in quanto privi di qualsivoglia dispositivo deputato alla specifica funzione, essi probabilmente non potranno neppure essere ricondotti alla futura nuova disciplina che sarà introdotta in attuazione del suddetto art. 60 L. 120/2010. L'eventuale impiego come componenti della segnaletica non può essere autorizzato in quanto i manufatti non sono riconducibili ad alcuna delle fattispecie previste dal vigente Regolamento”. Siamo sicuri che il Prefetto di Pordenone non seguirà l'esempio del suo collega di Bergamo (circolare ai Sindaci, n°733, 26/04/12) che dimostra come la diffusione degli armadietti porta autovelox anche in centro abitato non sia vista di buon occhio dagli uffici periferici del governo, specialmente se posizionati in evidente antagonismo con le disposizioni della prefettura che limitano molto l’uso dei vigili elettronici in modalità automatica? Il Prefetto di Bergamo dà indicazione precisa che gli armadietti dissuasori possono ospitare “esclusivamente misuratori di velocità omologati e compatibili, sulla base delle caratteristiche tecniche descritte nel manuale d’uso, con il particolare tipo di box di contenimento”. Inoltre queste postazioni devono essere ben visibili, ben segnalate e presidiate da “almeno due operatori che devono procedere alla contestazione immediata delle violazioni”. Alla luce di queste preoccupazioni SPS teme che forse la speranza nutrita dai cittadini sia di gran lunga maggiore della reale efficacia di questo impegno di spesa. Da quanto si evince dalla deliberazione sembra che stiamo spendendo soldi al massimo per una simulazione o dimostrazione. Non era meglio dotare la nostra Polizia municipale di un secondo Telelaser? Rimarchiamo che le colonnine sono in effetti VUOTE. Infatti il Comune di Fontanafredda le definisce più correttamente "prevelox". O potremmo anche dire "similvelox". Si vedrà, con la penuria di fondi (anche perchè la Lega ne ha sprecati tanti nelle stupidaggini populistiche e dai risultati ben poco concreti della loro legge regionale sulla sicurezza!), quando riusciremmo ad acquistare almeno TRE autovelox per riempire queste colonnine.... Il sapore è più quello di uno spot per chetare un po' gli animi dei cittadini giustamente inferociti che quello di un convinto ed organico progetto di moderazione del traffico per dare maggiore e duratura sicurezza agli utenti non motorizzati. |