E' iniziata l'offensiva delle case di riposo ... OVVIAMENTE private. Offensiva che si è ormai spinta al di qua del Tagliamento. Ovvio. Ovvio perchè la provincia di Trieste detiene quasi il 50% di posti letto di case di riposo, quindi la richiesta è abbastanza - e anche ben - soddisfatta. Quindi non resta che avanzare verso ovest. DUE sono i gruppi: il gruppo Zaffiro, già ben affermato con case di riposo di qualità a Fagagna, Martignacco, Tarcento, Magnano in Riviera e, ancora in fase di completamento, Rivignano; il gruppo Sereni Orizzonti, allargatosi ormai su ampio territorio nazionale e pronto a tentare il salto anche all'estero, del quale ve ne avevo già parlato.
Entrambi i gruppi han ben valutato che nel pordenonese vi è una gran carenza e così nulla di cui stupirsi se a Pordenone e a Fontanafredda sono state annunciate due residenze. Paiono stupirsi solo i nostri amministratori, ahìnoi...
Il gruppo Zaffiro aprirà il cantiere di Pordenone a gennaio e conta di finire già nel 2020 la sua residenza con complessivi 120 posti letto.
Il gruppo Sereni Orizzonti si è assicurato Fontanafredda, pure con 120 posti, con buona pace dell'amministrazione sacilese che è parsa cadere dalle nuvole.
E così, a Sacile staremo alla finestra col cerino in mano, mentre accanto a noi i cantieri procederanno alacremente e celermente.

A proposito, faccio notare all'amministrazione sacilese che stia all'occhio pure per Caneva, perchè anche lì sono molto interessati ad una casa di riposo propria e l'amministrazione canevese in questi anni ha dimostrato di portare a termine molti progetti per il bene della comunità e dell'ambiente.
Ci sarebbe però una possibillità di redenzione per la Giunta Spagnol: un serio impegno per un seppur piccolo complesso di residenze per anziani autosufficienti. Certificata senza barriere o, meglio ancora, come esperimento di abitare assistito, di case famiglia o di condominio solidale o di centro multigenerazionale.
Vien proprio da pensare che non abbiano mai messo il naso fuori dai confini italiani, perchè in Europa stanno sorgendo non a decine ma A CENTINAIA gli alloggi per anziani autosufficienti ma non per questo "soli". E ne han diritto tutti dopo i 65 anni e non si grava sulle giovani famiglie con bimbi piccoli che devono vivere la loro vita. Una questione culturale - senza ipocrisie a falsi buonismi che in verità nascondo il grave ritardo con cui in Italia si è palesemente impreparati e si lascia carta bianca al privato con buona pace di qualche rappresentante di centro sinistra che ora fa il virtuoso ma che quando i soldi pubblici ancora c'erano questa offensiva non ha saputo avviarla. Basta vedere i numeri che sono oggettivi: 53 posti letto ogni 1000 anziani in Germania e 72 in un paese piccolo come il Belgio. 18,5 in Italia. Secondo le indicazioni europee ce ne vorrebbero tra i 50 e i 60 ogni mille over 65!
L'unico dilemma oltreconfine non è dove trovare un posto, ma scegliere tra tradizionale e moderno. Magari aver questo dilemma anche da noi!
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