ATTENZIONE: Scaricate subito il modulo che trovate nel menù a sinistra alla voce "Rimborso Depurazione" e speditela come spiegato più sotto in questo articolo. Speditela, poi avrete tutto il tempo di valutare se intraprendere le vie legali, ma intanto INTERROMPETE la prescrizione!
Ricordiamo che con l'entrata in vigore il Decreto del Ministero dell'Ambiente del 30/9/2009 (pubblicato nella GU dell'8/2/2010) sono stati regolati i rimborsi della quota di tariffa idrica non dovuta per gli utenti non allacciati al servizio di depurazione, come disposto in conseguenza alla sentenza della Corte Costituzionale 335/2008. Questa infatti asserisce chiaramente che il pagamento per la depurazione e' un corrispettivo di prestazione contrattuale e non un tributo, quindi e' irragionevole che sia incassato in assenza del servizio. I rimborsi sono dovuti, anche in forma rateizzata o mediante compensazione in bolletta entro il termine di cinque anni a decorrere dal 1° ottobre 2009 e hanno per oggetto la quota di tariffa imputata in bolletta al servizio di depurazione, nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione (quindi non sia possibile l'allacciamento alla fognatura) o se questi siano temporaneamente inattivi. Ricordiamo inoltre che a Sacile vige un regolamento che prevede l'obbligo di allacciamento alla conduttura fognaria ove essa sia presente. In genere dovrebbero essere le autorita' di ambito (AATO) a stabilire gli importi che i gestori dovranno rimborsare, con i relativi interessi, entro cinque anni dal 1/10/2009. Ma, per le utenze gestite direttamente dal Comune, o affidate dal Comune ad una società (come successo a Sacile con l'allora Compagnia Generale delle Acque) e' quest'ultimo invece che provvede. L' Amministrazione Ceraolo sta però spiccando da 6 anni per il totale silenzio di informazione.
Sarebbe invece previsto per ogni gestore il dovere di pubblicare sul proprio sito web un elenco delle proprie utenze specificando, per ognuna: - se sia servita da un impianto di depurazione attivo, quindi non abbia diritto ad alcun rimborso; - se non sia servita da impianto di depurazione ma sia in corso una attività di prossima progettazione o realizzazione, quindi rimborso parziale; - se non sia servita da alcun impianto di depurazione perchè assente o temporaneamente inattivo, quindi con rimborso dell'intera quota pagata e non dovuta.
Non solo: Per ogni utenza come sopra descritta il gestore deve anche specificare quanto e' stato indebitamente pagato per il servizio di depurazione al netto degli oneri eventualmente non rimborsabili, riportando il totale pagato per tale servizio o l'eventuale stato di avanzamento, con relativi costi, di un'opera progettata o in fase di realizzazione.
Un elenco MAI fornito, nonostante la promessa nel 2012 dell'Assessore e oggi Vicesindaca Gava.
SPS è l'unica forza politica che ha subito portato a conoscenza dei sacilesi questa importante vicenda. Per questo ora facciamo presente ai cittadini l'urgenza di inviare alla VEOLIA tramite Raccomandata con avviso di ricevimento il modulo che può essere scaricato dal sito di Sacile Partecipata e Sostenibile, ai fini di bloccare la prescrizione . La seconda copia del modulo può essere consegnata direttamente e senza alcuna spesa allo sportello protocollo del Comune di Sacile. La raccomandata spedita alla VEOLIA interrompe automaticamente il decorso del termine di prescrizione (si potrà andare indietro fino al 2005). Poi ogni utente ha tempo per decidere o meno se intraprendere le vie legali, visto che abbiamo capito molto bene che non c'è alcuna volontà di restituire al cittadino la somma indebitamente versata.
E sappiamo che c'è anche chi ha pagato senza mai usufruire del servizio per ben dieci anni...!
L'unica cosa che non sappiamo dirvi è se sull'istanza vada apposto il bollo di 14,62 Euro, come precisato, proprio in riferimento alla questione, dall'Agenzia delle Entrate con Risoluzione 98/2009. Sarebbe così infatti in caso che la richiesta venisse presentata direttamente ad un Comune che avesse la gestione diretta del servizio. Ma essendoci in ballo l'affidamento in toto ad una società privata, non ne siamo certi.
Sarebbe stata un'altra delle informazioni che avrebbe dovuto darci proprio la nostra Amministrazione....... |