”C’e’ un solo punto nel programma elettorale in cui ho difficolta’ serie con gli alleati ed e’ quello dell’abolizione delle Province: siamo ancora convinti che sarebbe utile per risparmiare, ma la Lega ha una posizione molto ferma”. Lo aveva sottolineato Silvio Berlusconi conversando con dei cronisti a Bruxelles. D’altra parte, aveva spiegato l'allora presidente del Consiglio, ”io non ho il 51% e devo accettare cio’ che i miei alleati ritengono di non poter sottoscrivere”. Il riferimento era sempre alla Lega. "Quando furono realizzate le Regioni tutti davano per imminente l’abolizione delle Province, poi localismi ed egoismi hanno prevalso. L’abolizione delle Province – aveva spiegato Berlusconi – senza licenziare alcun dipendente pubblico – porterebbe da solo un risparmio di 10 milioni di euro l’anno”. Secondo la Lega le Province assorbono poco più del 2% dei costi dell'apparato amministrativo pubblico italiano. E la Lega nelle Province ci crede fermamente. Tant'è che l'anno scorso aveva redatto l'apposito documento per dare "Indicazioni per la stesura del programma elettorale per le Province alle Amministrative del 2011".
Quest'anno. il 13/02/12, il Consiglio Provinciale di Udine (coalizione PdL, Lega, UDC, Presidente della Provincia il leghista Pietro Fontanini) con 25 voti a favore, un astenuto e un voto contrario, ha approvato l’ordine del giorno intitolato “Il Friuli Venezia Giulia e gli enti di area vasta”, con la volontà di mantenere le Province, riducendo gli Enti Intermedi e trasferendo le loro competenze alle province stesse - ad es. trasferendo alle Province la competenze in materia di Sistema Idrico Integrato. La Lega è.... coerente! Le altre forze politiche forse un pò meno: Il PdL rinnega le parole di Silvio Berlusconi e il Centro-Sinistra, vabbè si sa, si scolla sempre dalla base.... Torniamo dunque al documento per tentare di capire quali sono le ragioni per cui la Lega ci tiene tanto alle Province. Meraviglia delle meraviglie: il documento parte citando quella nostra Costituzione della Repubblica Italiana, così spesso e profondamente offesa, per sottolineare invece questa volta la dignità delle Province come sancito dall’articolo 114 della Costituzione, che recita: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”. Amor di Costituzione dunque?! No......! Poco dopo ecco il vero motivo – con la solita tecnica del prendere qualche singolo aspetto slegato dal contesto, "sempliciottarlo" e condirlo con un bel pò di enfasi identitaria: "Se consideriamo, poi, l’estensione territoriale, la nostra Provincia corrisponde, a grandi linee, ai Cantoni svizzeri, che sono dei veri e propri enti federati, che mantengono intatta la loro autonomia, il loro autogoverno e, soprattutto, la loro sovranità. Le Province, quindi, rappresentano, al contrario della propaganda che intenderebbe abolirle, il giusto livello su cui investire le forze. Sono il giusto ambito territoriale a cui i cittadini possono rivolgersi, non essendo così distanti dai cittadini, come lo sono in alcuni casi le Regioni. Rappresentano il livello intermedio tra l’istituzione di prima prossimità (il Comune) e quella in cui si manifesta l’identità storico-regionale (la Regione). Da un punto di vista storico, infatti, l’ente provinciale possiede una propria specifica appartenenza al sistema istituzionale del decentramento nel nostro Paese, oltre che ad incarnare, direttamente, una vera e propria identità territoriale, non riscontrabile in altri livelli di governo (come ad esempio nelle Regioni). A chi non è mai capitato di ragionare in termini di appartenenza provinciale prima che regionale? Vi sono moltissimi cittadini che, prima di sentire con forza la propria origine ed appartenenza regionale, sentono molto di più quella provinciale. E così ci accorgiamo di sentirci prima milanesi e poi lombardi. Prima vicentini e poi veneti. Prima modenesi e poi emiliani, ecc."
Capito, cari lettori?! La Lega sa benissimo che il suo modo di parlare e agire di pancia perde progressivamente di effetto più in alto si sale a livello di politica, che le sue minacce e le sue promesse sono legate all'immediato „habitat“ del cittadino, che da due decenni ormai ha ampiamente dimostrato che sia al Governo Nazionale sia in vari Governi regionali da nulla a ben poco ha realizzato diversamente e concretamente. (Nemmeno relativamente ai suoi cavalli di battaglia, i costi della politica e la sicurezza.) Solo a livello di Comuni e di Province la Lega può dunque metter ein piedi la solita campagna elettorale basta sull'identità localistica e riversare le sue speranze di raggiungere numeri da maggioranza cospicua o addirittura di "vincere da sola".....! Prepariamoci dunque a doverci sentire senz'altro, ad es., prima Sacilesi e poi Pordenonesi che Italiani; prima Pordenonesi che Friulani; tanto meno Friulano-Giuliani; ancor meno Italiani; proprio per nulla Europei; assolutamente lontan dalla mente essere infine cittadini del mondo. Resta un dubbio: a che punto della classifica ci dobbbiamo sentire padani???
Meno male infine, che le altre forze politiche con il voto pressochè unanime a Udine hanno smentito quanto il documento della Lega dice relativamente all'avversione verso le Province: "Periodicamente c’è qualcuno che torna a proporne l’abolizione. Negli ultimi tempi, poi, queste prese di posizione si sono trasformate in vere e proprie campagne mediatiche, orchestrate e guidate ad arte da chi vorrebbe cancellarle definitivamente dal nostro sistema istituzionale (idee che si sono trasformate in Proposte di Legge per la loro soppressione depositate in Parlamento). Queste sono posizioni che, ormai, possiamo ritrovare in quasi tutti gli schieramenti politici: a destra, al centro, a sinistra. In sostanza, sembra che tutti i partiti siano uniti nella battaglia contro le Province." "Il paradosso, poi, è che quegli stessi partiti che vogliono abolire (sarebbe meglio dire cancellare) le Province, tra qualche settimana si presenteranno di fronte ai cittadini, in campagna elettorale, per cercare i loro voti in vista delle elezioni provinciali, dichiarando – in modo del tutto ipocrita e pretestuoso – di voler dare alle stesse più poteri e risorse, perché le ritengono enti importanti e da preservare. In sostanza, diranno tutto il contrario di quanto intendono fare concretamente e di quanto continuano incessantemente a sostenere in altri contesti. E, con ogni probabilità, sosterranno di fronte ai cittadini, nei comizi e negli incontri pubblici, propri candidati alla carica di Presidente di Provincia: ente che, invece, vorrebbero abolire."
Hi hi hi, esattamente quanto si è avverato con il voto trasversale a Udine .... E la Lega udinese non ha certo storto il naso – anzi, pare proprio aver gradito molto il voto favorevole degli "ipocriti e pretestuosi"!
Seguiamo ora come si evolveranno le cose sulla votazione del documento per il mantenimento delle province (anche oltre eventuali decisioni del Governo Nazionale?) al Consiglio Provinciale di Pordenone.....
NOTA: Inoltre non dimentichiamo che proprio in questi giorni la Lega, insieme a PdL e UDC, ha votato a Roma (in Giunta per le Elezioni della Camera) per salvare ai Presidenti di Provincia il "doppio incarico" (la Corte di Cassazione aveva stabilito l'incompatibilità tra Sindaco di capoluogo e deputato). Sindaco dunque no, MA Presidente di Provincia E al tempo stesso deputato, sì!!!
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