Proviamo. Dopo aver inutilmente perorato tante cause, mai accolte da questa amministrazione, non ci scoraggiamo di certo, anzi, oggi ve ne presentiamo una nuova nella forma anche se non nel contenuto, perchè è in linea con l'impegno di SPS in tema riduzione rifiuti e creazione di lavoro. Non a caso una delle nostre innumerevoli proposte si è ora concretizzata con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 21 novembre 2015 del "Registro regionale dei centri di riuso".
Una volta tanto potremmo essere il primo comune a dotarsene?! L'amministrazione sacilese vorrà finalmente cogliere l'occasione di essere di esempio in regione? Vorrà farsi valere e comunicare ad Ambiente Servizi che a Sacile si intende procedere in questa direzione?
Da poco più di un mese infatti la nostra regione ha approvato le “Linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei Centri di riuso” per offrire ai Comuni un supporto nel caso decidano di dotarsi di tali strutture. Si tratta di aree destinate al riutilizzo di beni in disuso, generalmente integrati in maniera diretta con la gestione dei rifiuti, per reimmettere in circolazione oggetti scartati ma ancora funzionanti e riutilizzabili, quali mobili, giocattoli, materiali edili, elettrici, informatici, elettrodomestici, ecc. Oltre alle linee guida ci sono ovviamente contributi economici ad hoc: nella manovra di assestamento la regione ha introdotto uno stanziamento di 500.000,00 euro.
”Prolungare la vita degli oggetti, e quindi ridurre la produzione dei rifiuti, significa intercettare i beni prima che entrino nel circuito della gestione dei rifiuti al fine di destinarli ad una “seconda vita” questo è dunque lo scopo dei centri di riuso, che possono essere di carattere comunale o intercomunale e che devono possibilmente integrarsi con le attività di raccolta effettuate presso i centri comunali di raccolta dei rifiuti già attivi sul territorio. Il nostro centro di raccolta ecologica a San Giovanni di Livenza si presterebbe perfettamente!
Le linee guida elencano tra gli obiettivi ad es. il sostegno e la diffusione della cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; il prolungamento del ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da gestire; il sostegno alle fasce disagiate della popolazione, consentendo la possibilità di acquisire a titolo gratuito beni usati, idonei ad un efficace utilizzo per gli usi, gli scopi e le finalità originarie dei beni stessi; e l'avvio di nuove forme di lavoro garantendo una possibilità occupazionale alle persone senza impiego.
Non si tratta quindi solo di rispetto per l'ambiente, di sostegno sociale di chi non può permettersi sempre l'oggetto nuovo, di essere (anche se con il solito ritardo) un pò più europei in materia di politiche del riuso, ma si possono creare diversi posti di lavoro in più!
SPS come sempre vi linka il documento dal quale potete avere tutte informazioni per essere cittadini con-sapienti e. di conseguenza, esigere dai vostri amministratori azioni di governo virtuose!
PS: Nel 2017 il Comune di Casarsa appronta il suo Centro del Riuso. Sarà il secondo in FVG dopo quello di Gemona, aperto nel 2015. |