Leggiamo sulla stampa locale del 9 giugno che gran parte della responsabilità sui degenti ricoverati nella nuova "struttura intermedia polifunzionale", prevista dalla Riforma dopo l'addio al reparto Medicina, sarà demandata al personale infermieristico, in parte anche con la nobile intenzione di "valorizzarlo". Non può stupire: certo, visto che i letti in questione saranno quelli seguiti dai medici di base, che ovviamente non sono trini e non potranno trovarsi contemporaneamente in ambulatorio, alle visite domiciliari (sia saltuarie sia quelle regolari dovute all'Assistenza Domiciliare) e in questo nuovo reparto, qualcuno dovrà pur essere reponsabile. Quindi l'unica presenza fisicamente continua: quella del personale infermieristico. Non stupisce nemmeno che proprio questo sia uno degli aspetti che l'ANAAO AssoMeD ( Associazione Medici Dirigenti, nata nel 1959) ha definito come gravemente preoccupante nelle sue OSSERVAZIONI approvate il 28 agosto 2014 dal Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia: "Desta gravi preoccupazioni il fatto che la Regione preveda che l’attività degli ospedali sia gestita in piena autonomia da infermieri e tecnici sanitari per quanto riguarda l’organizzazione di ambulatori e degenze, nonché per la gestione delle tecnologie. La normativa vigente attribuisce invece ai Direttori, medici o dirigenti sanitari, delle strutture ospedaliere la responsabilità della gestione, quindi tale previsione, oltre a creare pericolose incertezze su
chi debba rispondere dei risultati dell’attività delle strutture sanitarie, è palesemente illegittima. Inoltre, più in generale, il ddl prevede la revisione degli ambiti di competenza dei medici e del personale infermieristico e tecnico: è certamente auspicabile lo sviluppo e la valorizzazione delle professioni sanitarie, ma questo non può e non deve essere un pretesto per sostituire l’attività dei medici e dei dirigenti sanitari con quella di personale a più basso costo, in modo da svilire l’attività di entrambi, perché in questa prospettiva, finalizzata principalmente a ridurre i costi, nemmeno la professionalità di infermieri e tecnici sanitari sarebbe valorizzata."
Una delle decine di perplessità di voci ben più autorevoli di quella di SPS. Una delle decine di perplessità che non hanno sortito alcun effetto.
Hanno deciso e così è. |