Ringrazio il coordinatore del PdL per darmi l'occasione di replicare contemporaneamente su due fronti: Il consigliere e coordinatore PdL Celant e l'ex assessore Bontempi hanno infatti in comune la debolezza delle loro argomentazioni, l'assoluta mancanza di fatti da contrapporre al giudizio di SPS che questa Amministrazione sta esattamente facendo ciò che prima aveva criticato nei confronti di quella di Cappuzzo, che, a sua volta, ora insorge contro quanto da essa più volte pubblicamente annunciato. Entrambi, non potendo smentire i fatti, cercano di arrampicarsi sugli specchi e di colpire personalmente. Non si accorgono che più si agitano e più affondano nelle sabbie mobili. Il coordinatore Celant non deve essersi accorto che SPS è una vera lista civica e, in quanto tale, non deve usare alcun guanto di velluto con nessuno. Ci siamo presentati alle elezioni da soli e se abbiamo critiche o denunce, sono in relazione agli obiettivi, non agli schieramenti politici. Sempre il coordinatore del PdL deve aver confuso la “moda” delle liste civiche con il tatticismo messo in campo dal suo partito in questa tornata elettorale: SPS è lista civica dal novembre 2008, mentre nelle amministrative del maggio 2012 tutto il PdL si è affannato a nascondere nome e simbolo
dietro a “liste civiche” create al momento. Eccelso esempio a Gorizia (come a Tricesimo e Cervignano), dove la prima richiesta della Lega, di far scomparire il simbolo, era stata rigettata con un “neanche per sogno” dal coordinatore regionale Gottardo; salvo pochi giorni dopo ritrattare tutto, prostrarsi alla Lega e presentare un listone civico senza simbolo PdL e dal nome camuffato in "Popolo di Gorizia". E non gridiamo alla grande vittoria, perchè, se il PD, come al solito, non avesse presentato il “suo” uomo, ma avesse presentato Andrea Bellavite, forse forse anche a Gorizia il centro-destra avrebbe perso. E che dire che prorpio in questi giorni il PdL sta progettando a tavolino una "lista civica" a sostegno di Tondo? Non pare sia una spinta dal basso, visto che la sta pianificando Colautti, consigliere regionale del PdL.... Infine ricordo al coordinatore di aver già detto che usare la “penna rossa” in politica mi pare troppo vezzoso; cosa che non mi si addice. Al PdL "non interessa la cronistoria"? Beh, ai cittadini sì - incominciano a capire che bisogna far politica con meno sorrisi e più verità e coerenza.
Probabile che sull'onda Grillo si formi anche a Sacile una lista a 5 stelle. Lecito. Confido che saranno poi i cittadini a valutare chi avrà "seguito la moda".....
All'ex assessore Bontempi devo invece rispondere personalmente, visto che non so a nome di quale compagine politica parli. Prima di invitarmi a dare “sostegno” avrebbe fatto meglio a chiedere alla prof.ssa Covre da chi e come ha ricevuto sostegno sin dalla prima ora, quando ancora non c’era sentore di consenso, e chi l'ha messa in guardia di fronte al “referendum” suggeritole da chi evidentemente non sa nulla del lungo e difficile percorso richiesto (flop a Fontanafredda docet) e altro. Fin da subito abbiamo deciso, insieme alla prof.ssa Covre, che per rispetto al gruppo spontaneo di cittadini, noi, come forza politica, non dovevamo esserci. (Comitati no-TAV e comitato per l’Acqua Pubblica sanno bene come tenere ben distinte le cose.) Inoltre per SPS la rotonda è uno degli elementi all’interno di altre criticità del Piano Urbano del Traffico e noi abbiamo da anni una visione ben precisa delle politiche di gestione della mobilità. Quel piano costato alla cittadinanza 72.000 euro e che in tre anni l’ex amministrazione non ha saputo portare a termine. Non c’è proprio nulla di cui vantarsi. Solo l’approvazione di un PUT “ripulito” dalla rotonda e dalla piazza con transitabile potrebbe oggi essere garanzia che non si volevano. Per di più avrebbe reso molto più difficile all’attuale Amministrazione inventarsi di sana pianta la rotonda a la riapertura della piazza al traffico. E cosa c’entra che il multipiano fosse sopra o sotto terra, era comunque adiacente all’unica area giochi del centro. Peggio: all'inizio del mandato Cappuzzo c'era la proposta di un edificio commerciale che avrebbe ridotto di molto l'area gioco e l'avrebbe rinchiusa dentro l'area Tallon, visto che l'edificio doveva sorgere dove ora si trova la rientranza per la fermata delle corriere. Ricordo anche la triste battuta di un componente l'esecutivo, riportata sulla stampa: “le macchine parcheggiate non inquinano”. E ora questi si ergono a difensori dell'ambiente? La mia memoria è lunga. Non è bello infine addossare la colpa del tempo trascorso ai tecnici estensori del piano. Se c’erano “incongruenze” erano proprio all'interno della maggioranza e della Giunta. Scherziamo? Non sono mica i tecnici a dover compiere le scelte! Sono gli amministratori a dover decidere. Il vero motivo è che non c’era accordo all’interno. Bontempi smentisca che il “suo” esecutivo aveva presentato alla cittadinanza SEI rotonde, che tra queste sei ci fosse quella di Viale Zancanaro, che questa fosse stata definita “prioritaria” (intervista all'Ass. Cazorzi), che ai commercianti era stato assicurato che la piazza sarebbe rimasta transitabile e che l'approvazione del PUT doveva essere propedeutica all'approvazione della Variante Generale 54. Oppure usa sempre l’offesa personale perchè non riesce mai a smentire con i fatti? In tal caso, mi spiace, ma il tentativo mi lascia totalmente indifferente.
Incazzati dunque su entrambi i fronti? Touché!
rossana casadio
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