Anche questa volta abbiamo lasciato trascorrere un po' di tempo prima di prendere posizione, nella speranza che l'Amministrazione sacilese o almeno una delle forze politiche che siedono in Consiglio Comunale esprimessero una condanna o, almeno un loro comunicato, su quanto si prospetta relativamente al personale medico del Pronto Soccorso di Sacile. Invece nulla. Non ci resta allora che condividere con la cittadinanza tutta la nostra preoccupazione per quanto pare sarà il destino della copertura dei medici del PS, cioè l'assunzione con contratto a tempo determinato, la “precarietà” senza mezzi termini. Molti cittadini forse ricordano la trasmissione di Report che aveva vissuto, insieme ad un gruppo di personale ospedaliero precario, il pomeriggio del 31 dicembre 2012, in attesa della firma del nuovo contratto per i mesi seguenti. Una cosa indegna in un paese che si definisce moderno. Medici, anestesisti, infermieri, persone qualificati, di gran esperienza e carica di umanità, operanti in quel settore delicatissimo che si occupa di salvare la vita, seduta a poche ore dalla mezzanotte davanti alla porta di un ufficio in attesa del loro destino. Nulla è cambiato nei secoli: i mendicanti sperano nella benevolenza del Principe.
Come a Roma, dunque anche a Sacile si ricorrerà ad una gara per coprire nell'arco di tre mesi ben 27 turni al Pronto Soccorso. Un fatto gravissimo, tenuto conto anche della particolare delicatezza delle mansioni, dove è spesso questione di secondi, dove la differenza può farla la tacita e rapida sintonia del lavoro di una consolidata equipè. Poco consola e poca sicurezza dà il fatto che “i medici dovranno dimostrare esperienza comprovata nel settore dell'emergenza”. SPS e L'ARS giudicano inaccettabile questo ulteriore scadimento di qualità, da aggiungersi ormai al lungo elenco delle segnalazioni fatte in questi anni sui disservizi specifici dei punti di Pronto Soccorso di Sacile e Pordenone, compreso quello pediatrico, non certo per colpa di chi presta con dedizione il suo lavoro ma di chi dirige. Ricordiamo inoltre che non abbiamo più ricevuto dalla Direzione Generale notizie relative al destino del progetto di Pediatria di Gruppo al 4° piano del padiglione Meneghini, sospeso per dirottare i fondi sulla nuova caldaia dell'Ospedale, ma che era stato comunque promesso “entro il 2013”. Anche questo un grave silenzio e una ennesima grave miopia, perchè non ci stancheremo di ripetere che dare il miglior servizio sanitario ai pazienti più piccini si traduce in investimento per la salute da adulti.
Carlo Bosi per SPS e Luigi Zoccolan per l'ARS
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