Quando ci dicono in una statistica che "l'Italia è ai primi posti nella classifica per ..." da molti anni ormai non ci aspettiamo nulla di buono. Pare ora che anche per Sacile sia così.
Infatti nei dati disaggregati per singoli comuni della ricerca svolta dall'IRES relativamente al numero dei decessi, ricerca che conferma le anticipazioni dell'ISTAT in particolare anche indicando che in FVG l'anno 2015 ha registrato i valori più alti degli ultimi 25 anni, Sacile spicca al primo posto con +38,7%! Come paragone seguono Cordenons a +25,5% e Pordenone a +19,1%. Fuori provincia un comune come Monfalcone, noto non certo per qualità ambientale, registra +20%. Molto al di sotto di Sacile dunque.
Ma, udite udite cosa specifica la ricerca: che nel 2015 in FVG, rispetto allo stesso periodo del 2014, in particolare si è registrato un picco di decessi pari a 1.574, il più elevato dal 2003 (anno della famosa ondata di calore!) nel mese di ... di ... ??? GENNAIO! Ma va?!
Ora, aprite i link che abbiamo messo al 2014 e al gennaio 2015 e diteci un pò se notate qualcosina. Forse che nel 2015 siamo arrivati ad un picco di inquinamento da polveri sottili di 107mg/m3?! Beh, gli stessi ricercatori dicono che gennaio 2014 è stato più mite. Ergo: è stato usato meno riscaldamento. Ergo: meno PM10.
Ma no! Cosa vogliamo insinuare! Ma perchè ricordare qui un articolo di SPS risalente a ben CINQUE anni fa?! Ma dai!
Già si era inalberata la Ministra Lorenzin quando l'ISTAT aveva osato dire che stanno aumentando i morti per inquinamento. Anzi, a dir il vero aveva detto che avrebbe verificato e poi ci avrebbe fatto sapere... Ad oggi però stiamo ancora aspettando.
Diamo quindi la COLPA agli anziani che si vaccinano meno e chiudiamo la questione.
Anzi no. Anzi no, perchè qualche domandina ci sorge: Non è che per caso si riuncia sempre più a curarsi perchè non ci son soldi? Non ci son soldi per pagarsi il privato a fronte di sempre maggiori ritardi/carenze nel pubblico? Non è che per caso troppa gente, in particolare troppi anziani, vengono dimessi troppo presto e quando poi rientrano in Ospedale per complicazioni spesso è troppo tardi? Non è che spesso c'è un tempo di attesa così lungo per visite e/o esami che nel frattempo una cosa semplice si complica? Non è che la maggior parte degli accessi in Pronto Soccorso sono proprio anziani che forse qualcuno doveva seguire meglio prima? Non è che ci son troppi anziani ammalati soli in casa? Infine, non è che le patologie delle malattie respiratorie e del sistema cardio-vascolare aumentanto nei mesi di maggior inquinamento? Non è che per caso altri, molto più esperti di noi, tipo l'indagine de Il Sole24Ore, hanno identificato cause e responsabilità precise?!
Anzi, proprio no, perchè alla luce di tutte le domande appena elencate il fatto di vaccinarsi meno è solo una con-causa.
Come afferma infatti lo stesso ISTAT in un’epoca come quella attuale in cui il ruolo prevalente nella mortalità è giocato dalle malattie cronico-degenerative e l’età media alla morte è sempre più avanzata, "il decesso spesso non è imputabile a una singola patologia bensì a una complessa interazione fra più cause e condizioni che considerate singolarmente potrebbero non essere letali". L'ISTAT specifica che "le statistiche di mortalità per causa fanno riferimento alla “causa iniziale” di tale sequenza, ossia alla malattia o evento traumatico che, attraverso eventuali complicazioni o stati morbosi intermedi, ha condotto al decesso. A partire dai decessi del 2003 l’Istat produce e diffonde anche i dati sulle 'cause multiple di morte'. A differenza delle statistiche tradizionali basate sullo studio della sola causa iniziale di morte, i dati sulle cause multiple consentono di fornire un quadro più completo del contesto patologico in cui il decesso è avvenuto, in quanto fanno riferimento al complesso delle cause certificate dal medico al momento del decesso." Questo tipo di indagine garantisce così la possibilità di effettuare confronti nello spazio e nel tempo.
Infine però non riusciamo da qualche tempo a toglierci dalla mente una domanda: è giusto creare a Sacile un polo di riabilitazione cardiologica? Lo avevamo fortemente sostenuto come SPS, ma alla luce della gravità dello stato della nostra aria e della conclamata relazione proprio con le malattie cardiovascolari ora non ne siamo più molto certi. Ci chiediamo quindi se un centro di riabilitazione cardiologica porssa prescindere da un contesto ambientale ormai così compromesso. Non è possibile non tener conto dell'ambiente circostante la struttura: abbiamo visitato anni fa un clinica di riabilitaizione cardiologica famosa come quella di Laas, dove la scelta è stata fatta proprio per l'deale altitudine, l'esposizione al sole e la salubrità dell'aria che creano condizioni di pressione atmosferica e di microclima perfetto. Un luogo non a caso deputato prima a Sanatorio per la TBC. Non ci pare che l'Ospedale di Sacile abbia caratteristiche ambientali anche solo lontanamente simili...
Che il Comune di Sacile crescesse meno rispetto ad altri Comuni lo avevamo già fatto notare nel 2013. Ma ora si tratta di una statistica riferita ai decessi. Riflettiamo concittadini, riflettiamo...finchè siamo in tempo! E magari, quando si farà la prossima statistica, scopriremo (se ci saremo) quale percentuale di aumento di decessi c'è stata nel gennaio appena passato ... dove abbiam superato alla grande il picco del 2015 stabilendo un primato sinora MAI visto con ben 153mg/m3! |