SPS ha aderito alla campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori". |
Lunedì 19 Settembre 2011 10:50 |
La campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, nasce su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento "Stop al Consumo di Territorio". Hanno già aderito Legambiente, LIPU, Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Borghi Autentici d’Italia, Associazione Europea di Psicanalisi, Medici per l'Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, organizzazioni agricole, gruppi e comitati locali e migliaia di adesioni individuali. Il nascente Forum nazionale intende lavorare per rendere obbligatorio, per ogni Comune, un censimento delle aree edificate vuote o non utilizzate, che in alcuni casi arriverebbero a coprire il 30-40% delle aree urbanizzate. ''C'e' una filiera grigia che rischia di mangiare tutto il paesaggio, ogni anno ne spariscono in Italia 100 mila ettari'', hanno detto i promotori del Forum che a fine ottobre avviera' una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare. Il pericolo, piu' che mai in tempi di ripetuti tagli agli enti locali, sono gli oneri di urbanizzazione che consentono ai Comuni di racimolare risorse per le loro casse esangui. ''E' una droga pericolosa - e' la metafora usata da Alessandro Mortarino, coordinatore nazionale del movimento "Stop al Consumo di Territorio" - ogni terreno lasciato al cemento e' come un buco di un tossicodipendente che dice "Ancora una volta e poi non lo faccio piu", ma comportandosi cosi' rischia il buco letale''. Un caso virtuoso e' l'ultima legge sul piano territoriale regionale varata dal Piemonte. ''Introduce il principio - spiega Mortarino - che non si facciano nuove costruzioni dove ci sono le condizioni per recuperare quelle esistenti e non utilizzate. Un salto di qualita' gigantesco, anche se bisogna passare dalla teoria alla pratica''. Il suolo fertile e l’integrità del paesaggio sono la principale garanzia per il futuro del nostro Paese, del turismo, della nostra agricoltura e dei nostri prodotti tradizionali, della salubrità dei luoghi in cui abitiamo e della biodiversità naturale ivi presente. La storia ci insegna che essi sono la base concreta di ogni cultura locale, ciò che unisce gli italiani nella diversità e ci rende un popolo unico. Paesaggio e territorio fertile sono la risorsa economica di cui siamo più ricchi, è assurdo sprecarla così. Ma l’attività speculativa in questo campo sembra non conoscere crisi di sorta. Attraverso il Forum i promotori intendono mettere in campo azioni concrete per contrastare questa deriva che sta privandoci per sempre di beni comuni fondamentali: i nostri territori e la loro bellezza. La loro salvezza è legata indissolubilmente alla nostra qualità della vita, ciò che ci ha reso orgogliosi e famosi in tutto il mondo. Luogo prescelto per l’avvio della campagna di sabato 29 ottobre? Ovviamente Cassinetta di Lugagnano (Milano), primo Comune italiano a "crescita zero urbanistica" guidato dal mitico Sindaco Domenico Finiguerra. Intanto leggete l’appello e aderite in tanti compilando il form in www.salviamoilpaesaggio.it |
Ultimo aggiornamento Giovedì 22 Settembre 2011 08:57 |