svelato il mistero del silenzio dell'Amministrazione sacilese su Prà dei Gai! |
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Giovedì 07 Febbraio 2013 13:55 |
Svelato il mistero del silenzio dell’Amministrazione sacilese sull’adesione alla mozione inviata a tutti i Sindaci, alla Provincia e al Presidente Tondo da parte del Comune di Prata contro l’intervento delle casse di espansione in località Prà dei Gai: l’abbandono dell’aula del Consiglio provinciale da parte della Lega ci lascia intendere che Sacile non si sia espressa proprio perchè ostaggio della stessa. Sebbene Prata sia amministrata dalla Lega ovviamente il peso del Presidente Zaia, Governatore del Veneto, è ben maggiore. Alla faccia dunque dello slogan “padroni a casa nostra” appare palese che vale solo quando comoda. Il gruppo leghista ha abbandonato i lavori del Consiglio provinciale senza nemmeno ascoltare la relazione dell’esperto incaricato a dimostrazione che l’ordine di evacuazione era dettato a priori e non certo in base ad una posizione scientificamente fondata in favore del progetto. SPS non ha certo guardato il colore dell’Amministrazione di Prata, ha solo considerata legittima l’opposizione ad un intervento così impattante sia sull’area in questione sia nelle sue possibili ripercussioni a monte, cioè nella nostra città. Le logiche non sono evidentemente quelle della salvaguardia del territorio nella sua fragilità e delle popolazioni in balia delle esondazioni. L’ordine è quello di non disturbare il manovratore più potente, cioè quello del Veneto. Si svela così anche il segreto del PdL sacilese: non si è mai espresso, non perchè confidasse sulla riuscita dello scempio previsto nella zona di Prà dei Gai (in questo caso ci avrebbe fornito da tempo motivazione scientifica a sostegno), ma perchè semplicemente e ancora una volta vassallo della Lega e degli interessi superiori dei giochi delle alleanze politiche.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Febbraio 2013 14:01 |