Per la cittadinanza che in questi 5 anni ha più volte manifestato forte preoccupazione per la pericolosità delle strade del sacilese, venerdì sera sarà il momento di potersi informare e ragionare insieme sulle grandi potenzialità di cambiamento che solo un grande progetto organico di moderazione del traffico può dare. Venerdì 16, alle ore 20.45, presso l'ex San Gregorio, la coalizione di centro sinistra presenterà infatti le caratteristiche, le strategie e le potenzialità di “Una Città a 30km/h”. Oltre alla eliminazione della prima grande vera barriera architettonica, che è la velocità, e che ovviamente abbatte l'incidentalità sia come numero, sia come gravità, una città “slow” cambia decisamente stile di vita in meglio a tutti: disinnesca la litigiosità tra automobilisti e utenti deboli, mostrando a entrambi una diversa possibilità di convivenza. Aumentando infatti la fiducia di pedoni e ciclisti, di bambini e anziani, a muoversi in sicurezza, si riempie la città di gente vera, svuotandola progressivamente ma in modo quasi naturale – quindi senza contrapposizioni, dalle automobili. Le strade cittadine, attraverso interventi strutturali ad hoc, si abbelliscono e invitano al cammino, alla sosta, alla ciacola, allo spazio adibito a nuove possibilità. SPS ha sempre sostenuto ad es. che i viali di Sacile (2) devono trasformarsi in “ring” architettonico-culturali-paesaggistici al contrario di quanto previsto – e grazie al cielo non realizzato – dall'Amministrazione Ceraolo.
Promettere spizzichi di piste ciclabili in centro è un disastro annunciato e uno sperpero di denaro certo: non si potrà mai coprire la città di “percorsi protetti”, ma certamente si potrà avere davanti ad ogni porta di casa una strada non più pericolosa. I fondi per costruire una seria rete ciclabile andranno tutti spostati esclusivamente per collegare le frazioni al centro.
Venerdì ne parleremo insieme, con i cittadini che seriamente ci tengono alla vivibilità della nostra città. Con i cittadini che onestamente vogliono cambiare pagina e che vogliono conoscere quali potrebbero essere le modalità. Gli amministratori che fanno credere ai cittadini che un senso unico darà loro più sicurezza o non sanno quel che dicono o negano l'evidenza. Una città a traffico dolce può essere una città con una nuova attrattiva anche per il turismo, e di riflesso per i commercio, visto che le città europee sono tutte a 30 all'ora. Una città più vivibile significa anche grande risparmio per la Sanità. Promuove infatti non solo fortemente stili di vita e relazioni sociali sane, ma abbatte anche la spesa sanitaria destinata alla cura di tutte quelle patologie che oggi vanno sotto il nome di “mal di città”. Studi e ricerche sia dell'OMS, sia della nuova disciplina, l'Ecologia urbana e sociale, confermano: l’urbanizzazione e i suoi effetti sono comprovata causa di molte e diverse patologie. Quasi il 90% dei cittadini ha un disturbo più o meno serio che è strettamente dipendente dalla vita urbana. E non solo a causa dell'inquinamento, ma in particolare anche per lo stile di vita, veloce e stressante, a cui si aggiungono rumore e traffico. Il mix tra inquinanti e stress cittadini scatena una serie di disturbi: da quelli definiti “disturbi psichici metropolitani”(come gli attacchi di panico) a quelli più fisici (come i problemi cardiovascolari, l'asma, il colon irritabile, l'ipoacusia, la gastrite).
Chi davvero vuol cambiare … venerdì 16, ore 20.45, ex San Gregorio, ha l'occasione di fare il primo passo concreto e … sicuro. |