Via Fasan, si riaccende la richiesta di aiuto da parte dei residenti |
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Domenica 01 Dicembre 2019 14:32 |
Sono sicura che mi sarà concesso di intervenire sul nuovo caso problematico in fatto di viabilità che occupa attualmente lo spazio della stampa di Sacile, cioè via Fasan e il raggio di zona limitrofa. Non posso che concordare sulla ennesima segnalazione di pericolo pervenuta dai residenti, così come concordo pienamente che solo con una visione di insieme si potranno risolvere i problemi del traffico cittadino pian piano ma in modo serio e improntato davvero al futuro. Voglio anche dare credito a tanto interesse e tanta concordia così come dichiarati in modo corale dall'attuale minoranza anche se non riesco a liberarmi del tutto da un pensiero malizioso sulla voglia di rivalsa da parte di qualcuno che fino a poco fa al governo della città pareva molto più propenso ad esser dalla parte degli automobilisti. Mi si lasci ribadire però ciò che ho sempre sostenuto, la mia contrarietà ai sensi unici, in quanto a ragione non sono annoverati tra i provvedimenti di moderazione del traffico. Nel tempo infatti diventano fonte di pericolo e di ennesima protesta, perchè di fatto il senso unico invita a spinger ancor più sull'acceleratore. La mia seconda contrarietà è rivolta allo spezzatino di piste ciclabili che si rivelano eterogenee, dagli elevati costi di manutenzione e pericolosissime al momenti della loro improvvisa interruzione. Concordo invece sulla accorata richiesta dei cittadini di essere ascoltati e coinvolti. Non perchè lo dica una che crede fermamente nelle partecipazione, ma perchè viene detto addirittura nei documenti tecnici, come il Rapporto Pubblico di Sicurezza stradale che nel lontanissimo 2003 tra le linee guida della pianificazione urbana del traffico suggeriva che migliorare l’efficienza dell’intervento e della spesa pubblica con il contributo dei residenti e operatori locali significava anche migliorare la consapevolezza dei fattori di sicurezza stradale in tutti i cittadini e ridurre proprio la conflittualità sociale.
Mi si darà anche atto che ho sempre sostenuto che solo una visione globale di città a 30km/h permette di cambiare davvero le cose sia in fatto di pericolosità, sia in fatto di barriere architettoniche, sia in fatto di inquinamento, sia in fatto di città più bella. Auspico dunque che davvero stavolta non si faccian solo incontri dove i cittadini fungono da pubblico muto, ma si dia modo di ampio e rispettoso confronto. E speriam non restino le solite sparate al vento.... Se volete rinfrescare la memoria ricordate che qui potete consultare la bozza del PUT del 2006 |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Dicembre 2019 19:05 |