Una serie di sottovalutazioni, di ritardi e pure di errori non poteva che portare a questo risultato: l’emergenza spazi per il liceo Pujati tradotto nel ricorso ad un prefabbricato con una collocazione il più vicina possibile a laboratori e palestra e triste chicca finale di oggi, primo dicembre, l’abbattimento di alcuni bellissimi aceri che, ignari della loro imminente morte, si stavano preparando al riposo invernale. Fino a ieri i tre aceri, le cui dimensioni si vedono dai loro poveri resti, erano sani e rigogliosi, regalavano generosamente ombra e si tingevano di splendidi colori in autunno.
In ogni altra città europea probabilmente si sarebbe fatto di tutto per salvarli, a maggior ragione perchè situati in area scolastica, misurando persino con un righello ogni centimetro che potesse essere recuperato tra un leggero spostamento del manufatto ad un magari di poco diverso dimensionamento. Sì perché di poco spazio si trattava: gli aceri infatti non erano nel bel mezzo del prato, cosa che comunque non avrebbe potuto giustificare tanta leggerezza nell’eliminarli, ma si trovavano ai due estremi, due adiacenti al camminamento che porta alla palestra e uno sulla stradina in fondo all’area scolastica.
Dall'area che risulta segnata si tratta di un prefabbricato di notevoli dimensioni. Ospiterà infatti otto classi, più ovviamente relativi bagni, spazio per bidelleria e sala insegnanti. La spesa indicata per ora è di 698.407.000 Euro, non certo poco per una soluzione che si fonda su una tempistica limitata (in teoria!). Con solo il doppio, 1.450.000 euro avremmo potuto trasferire la materna Collodi in un edificio nuovo di zecca e far convergere le classi sparpagliate del Pujati all'interno dell'Aporti. Una soluzione al contrario DEFINITIVA. E, secondo voi, con un tal investimento vedremo tra due anni lasciare il prefabbricato per entrare in un nuovo edificio??? Forse assisteremo al solito "temporaneo" che diventa in Italia situazione stabile. Oppure aspettiamo tra ormai non molto (si parla tra 10 anni, tempo che nella lentezza della politica è un baleno) il naturale calo demografico previsto con 20mila studenti in meno in FVG?!
Ad ogni modo a Sacile questo il risultato delle politiche scolastiche in fondo all’interesse delle ultime amministrazioni. Far passare per attenzione alle scuole gli interventi di dovuti adeguamenti e ordinaria amministrazione, non aver preso sul serio in tempo il grande richiamo dei corsi liceali del Pujati, lasciare passare ogni anno scolastico e ritrovarsi a settembre con soluzioni tampone fino ormai a ben cinque sedi, non aver preso in considerazione l’ormai evidente stato di vetustà dell’edificio della sede del Linguistico, aver sbagliato il bando per trasferire la Collodi e perso per sempre il Liceo Musicale. Purtroppo però non sarà finita: visti i tempi già solitamente lunghi nella costruzione di nuove scuole e il problema attuale di magre risorse a fronte di gran rincari dei materiali possiamo prepararci a veder uscire chissà quando i nostri studenti da questo prefabbricato. E non ci consola certo immaginare la costruzione del quarto edificio a est del parco, tanto avveniristico quanto poco inserito nel contesto esistente. Non dimentichiamo che solo per un soffio e solo grazie alla Soprintendenza abbiamo evitato un altrettanto avveniristico Auditorium in mezzo a quel pò che resta del parco Balliana-Nievo.
Ma sì, chissenefrega del verde scolastico. E pensare che al tempo della donazione post terremoto da parte degli americani ci pareva davvero un bel campus scolastico che nessuno avrebbe mai pensato di rovinare...Poveri illusi... |