Venerdì 27 Gennaio 2023 11:08 |
Non c’è da stupirsi molto se per la futura Casa della Comunità si trattasse di una nuova costruzione che occuperebbe una bella fetta di parco nell’area del nostro Presidio per la Salute. Altrimenti il Sindaco faccia ufficialmente un comunicato in cui nega il progetto. Per ora i sacilesi fanno invece bene ad allarmarsi perché ci sono già ben due bei precedenti di questa amministrazione che dimostrano quanto contino le aree verdi e i parchi con alberi sani rigogliosi: mi riferisco allo scampato pericolo di un avveniristico Auditorium nel parco Balliana che grazie al cielo è stato cancellato dalla Soprintendenza e di un altrettanto avveniristico edificio scolastico per il Pujati nel parco del centro studi. Eppure alle scorse elezioni l’amministrazione Spagnol aveva dichiarato di aver sposato la causa di “consumo di suolo zero”. Cosa fattibile in tutti e tre i casi: Nel primo perché di fatto si è perso tempo prezioso e ora l’Auditorium viene ricostruito dopo l’abbattimento di quello vecchio esattamente nello stesso posto, soluzione che andava perseguita subito. Nel secondo caso la nuova sede del Pujati era assolutamente evitabile se ci si fosse dedicati in tempo a ripensare e progettare nuovi spazi per le superiori, capaci di accedere ai bandi giusti per ricollocare la scuola dell’infanzia Collodi. Nel terzo caso della Casa della Salute qualsiasi cittadino di Sacile sa bene quanto spazio sia possibile ricavare per ambulatori e 12 posti letto nella nostra struttura già esistente.
E che non si dica come al solito che l’amministrazione non è responsabile, perché pianificare e difendere il proprio territorio, il patrimonio ambientale e la salute stessa dei cittadini costituisce il motivo per faccia a faccia anche duri con i vari altri attori coinvolti nei progetti al fine di non subire scelte improvvide per carico ambientale e risorse pubbliche ingenti. Ricordiamo che per il parco del nostro ex Ospedale c'era sulla carta un cosiddetto "Parco della Salute" che avrebbe dovuto comprendere anche una passerella verso la riva ovest (anche se a Sacile pare che le passerelle non godano di grande fortuna). Visto che lo stesso ass.regionale Riccardi ripete che c’è un reale pericolo che queste strutture restino poi vuote per carenza di personale, sarebbe più che logico destinare i fondi al recupero di quanto esiste e, mal che vada, resterebbe un investimento pubblico che escluderebbe il reperimento magari dopo pochi anni di nuove risorse per sistemare ciò che già oggi si può fare. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 27 Gennaio 2023 11:29 |