Ricordo benissimo quel lunedì pomeriggio in cui seguii su Telefriuli il dibattito in diretta con gli appena sfornati eletti delle elezioni comunali di Udine. Ad un certo punto venne intervistata anche Anna Paola Peratoner della lista La Sinistra l’Arcobaleno. Traspariva la sua emozione, l’entusiasmo, spiegava la sua elezione anche come probabile conseguenza del suo impegno particolare per la Democrazia Partecipativa. Avendo conosciuto Anna Paola proprio per il suo impegno in tema di Bilancio Partecipativo ed avendo frequentato il corso URBAL svoltosi a Udine, ero proprio contenta della sua elezione e mandai un SMS alla numero della trasmissione per farle i complimenti.
Lessi poi sulla stampa che aveva preso 160 preferenze. Bene, mi tirai un po’ su di morale visto il resto dei risultati della Sinistra e lessi un paio di altri articoli giusto per assaporare un po’ almeno quella isolata vittoria in regione. E cosa vidi?! Che La Sinistra aveva avanzato la richiesta di due assessori, ma che la Peratoner non era una di questi. No, perché La Sinistra aveva presentato una “rosa” di cinque nomi tutti esterni!!! Perfetto – tutto come sempre, tutto alla vecchia maniera, le poltrone devono restare – non importa dove siano – sotto il fondoschiena di coloro che godono della benevolenza del partito, non importa se ignorati dagli elettori. Credevo, speravo, noi “di Sinistra” fossimo diversi. Lessi le motivazioni: si chiedevano due assessori “per il risultato elettorale ottenuto ed il lavoro svolto”. Beh, le 160 preferenze attribuite dai cittadini ad una giovane candidata che si presentava per la prima volta alle elezioni non erano forse segno evidente di un ottimo lavoro svolto?! Svolto inoltre da una persona che evidentemente era ritenuta coerente e credibile?! Cosa voteranno la prossima volta quei 160 cittadini che hanno votato Anna Paola Peratoner e che hanno visto ignorata la loro voce?! Credevo che la dignità del voto dei cittadini fosse per noi “di Sinistra” un vero valore, che grazie a quel voto, dove avremmo vinto, continuare il dialogo con i cittadini attraverso reali strumenti di partecipazione rappresentasse la naturale prosecuzione. Anche nel programma del Sindaco Roberto Pucci, Sindaco di Massa Carrara eletto con La Sinistra l’Arcobaleno e tre liste civiche, si trovano ribaditi questi principi “ … restituire senso vero ad un’idea di cittadinanza attiva e partecipata”, “… una vivibilità che deve essere declinata in forme diverse a seconda dei differenti soggetti, dai bambini agli anziani, ma che deve trovare un punto di sintesi nella comune percezione della preziosità dell’essere cittadini” con richiamo alla Resistenza. E i cittadini di Massa gli hanno dato la loro fiducia. Anche i cittadini di Udine avevano dato la loro fiducia alla Peratoner perché ha promesso partecipazione duratura - e non solo fino al momento di infilare la scheda nell’urna. E la Sinistra propone una rosa tra cinque ESTERNI?! Allora vado anche a rileggermi con più attenzione l’articolo dove l’ex Sindaco Ceccotti spiega la vittoria di Udine come una vittoria dovuta alla “disubbidienza” alle linee dettate dal PD regionale. E ricorda anche che per Don Milani la disubbidienza era una virtù. E ciliegina sulla torta: nel Gazzettino del primo maggio 2008 Emanuela Munerato, operaia di Rovigo, neo-deputata della Lega dichiara: “Nella Lega non si guarda se uno è uomo o donna. Da noi chi lavora sodo cresce.” Noi “della Sinistra” invece queste donne le mettiamo da parte. Insorgete, voi 160 elettori di Anna Paola Peratoner!!!
Rossana
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