L'austriaco ÖAMTC, cioè il corrispondente del nostro ACI, da sempre nella sua mission prevede ingenti finanziamenti (come queste apposite auto gialle) e si occupa molto di educazione stradale con delle campagne di grande effetto per bimbi e ragazzi.
In questo caso vi parlo della campagna “Hallo Auto” con l'obiettivo di far comprendere come si calcola lo SPAZIO DI ARRESTO e quali sono i fattori che influiscono sulla sua lunghezza. Come sempre non si tratta di spiegazioni, bensì di prove esperenziali, perchè si sa che ciò che realmente si prova e si verifica in prima persona è più facile ricordarlo.
L'esperienza si basa sulla CORSA: i bambini hanno modo di provare quale sarà il loro spazio di arresto. Pare semplice, no?! Beh, ma il tutto viene comunque come sempre ben organizzato e reso appetibile ai piccoli ma attentissimi partecipanti. Leggete e capirete!
Lo scopo è quello di provare in prima persona come la velocità della corsa, la velocità nel recepire il comando di stop, le condizioni del suolo e le calzature indossate influiscano sullo spazio di arresto.
Il primo esperimento consiste nel mettersi a correre e fermarsi al momento del comando di stop, dato improvvisamente a voce o con segnale visivo. Così capiscono: 1) che ci vuole un tempo di reazione e questo tempo non è uguale per tutti 2) che in questo tempo di reazione hanno percorso ancora un certo tratto 3) che più avevano spinto nella corsa più ora devono far forza per fermarsi 4) che le difficoltà di fermarsi sul ghiaino sono maggiori rispetto al prato o all'asfalto 5) che riesce a fermarsi prima chi ha scarpe con buone suole
In questo modo comprendono che lo spazio di arresto è la somma dello spazio di reazione + lo spazio di frenata. Ma non è finita qui.
 

Di seguito i bambini vengono invitati a porre a loro scelta un cono dopo una riga bianca che rappresenta la riga di stop per l'auto dell'istruttore che va a 50km/h. L'istruttore frenerà esattamente all'altezza della riga bianca. Quasi certamente i piccoli vedranno che l'auto in frenata sorpasserà di gran lunga la posizione dei loro coni.
Lo stesso esperimento viene ripetuto innondando la carreggiata di acqua.
Sarà quindi facilissimo per i piccoli trovare subito il nesso tra la velocità della loro corsa e la velocità di una automobile, tra il tempo di reazione loro e quello del guidatore, tra le loro scuole di scarpa più o meno buone e i copertoni, tra la facilità di scivolare a piedi su diversi tipi di terreno e lo sbandamento del mezzo e, infine, tra un eventuale ginocchio sbucciato per una caduta (ragion per cui in Italia questo esperimento solleverebbe la contrarietà di maestre e genitori!)e un vero e ben più grave incidente d'auto.
Infine l'evento più atteso: sedersi dentro questa autombile attrezzata allo scopo con il pedale di freno dalla parte del piccolo passeggero e provare davvero a frenare con tutta l'energia possibile...
 
Facile immaginare come questa giornata resterà impressa a lungo!!!
Visto che ci siete, andate a ripassare con i vostri ragazzi anche l'ANGOLO CIECO
PS: Infine però una constatazione amara: perchè investire energie e denaro se siamo l'UNICO Paese europeo dove ai bimbi è VIETATO per Legge di andare a scuola da soli? Lasciamo che a 18 anni venga loro spiegato lo spazio di arresto IN TEORIA e speriamo che poi non debbano VERIFICARE in prima persona cosa significa NON AVER SAPUTO CALCOLARLO BENE IN PRATICA....
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