Raddoppiare il parcheggio Tallon in via Ponte Lacchin: decisione miope! |
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Mercoledì 08 Settembre 2010 21:55 |
La decisione di raddoppiare il parcheggio Tallon in via Ponte Lacchin si legge come una decisione unilaterale e dimostra ancora una volta l’incapacità della politica di guardare ad un orizzonte che vada almeno un po’ oltre il proprio naso. La decisione che anche questa Amministrazione ha preso non si basa su alcun dato oggettivo in quanto l’analisi effettuata sull’esigenza di parcheggi a Sacile, analisi che aveva preceduto la bozza del PUT, non ne rilevava l’esigenza. Non solo, ma dai risultati del conteggio delle priorità che i cittadini di Sacile avevano espresso nella prima tornata delle assemblee territoriali della precedente amministrazione era emerso chiaramente che non si chiedevano tanto nuovi parcheggi quanto maggior sicurezza stradale, compresi percorsi protetti e piste ciclabili.
Come si può pensare di potenziare un parcheggio accanto ad un’area gioco di bambini? E quale impatto avrà sull’assetto idrogeologico la nuova struttura così vicina al fiume su un terreno scarsamente drenante? Quale intasamento creerà il parcheggio che costituisce un ulteriore richiamo al traffico verso l’interno della città? E quando sarà cementificata anche l’area Mineraria quale flusso di automobili si stima? Dove sono i dati su cui ragionare?! Bisognerebbe oggi avere il coraggio e la lungimiranza di rovesciare completamente questa cieca previsione: sarebbe meglio dirottare i 550mila Euro verso una grande struttura intorno allo stadio e collegarla con un percorso sicuro e piacevole verso il centro. A piedi sono 15 minuti – un nulla, non siamo in periferia di Milano. Lì si potrebbero piazzare le Birò, installare postazioni di ricarica elettrica (così saremo pronti ad accogliere i turisti con le loro auto elettriche) e destinare spazi generosi per un posteggio biciclette. Sembra inoltre che nessuno si ricordi più che la nostra città ha gravissimi problemi di inquinamento e che non c’è alba di trasporto pubblico. Basta vedere come è intasata Sacile in questi giorni con l’autostrada chiusa per lavori. Un territorio che non si lascia “caricare come un asino” – prima o poi si ribella. Sarà anche di questa Amministrazione la responsabilità se tra dieci anni soffocheremo nel traffico. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 10 Settembre 2010 19:40 |