Rotonda all’incrocio di Viale Zancanaro: povera, innocente, vecchia magnolia ... che esagerazione il suo abbattimento. |
Sabato 12 Marzo 2011 08:44 |
Ancora una volta una soluzione realtiva alla viabilità esclusivamente a favore delle automobili. Un’esagerazione, secondo SPS, la rotonda all’incrocio di Viale Zancanaro con l’aggiunta dell’abbattimento dell’innocente magnolia che ad un tratto si scopre improvvisamente “ammalata”. Ecco il ringraziamento per aver assolto silenziosamente per decenni il compito di mangiarsi il nostro smog. Se di norma le rotonde servono a rendere più fluido il traffico, ci chiediamo quante volte si verifichino intasamenti di auto all’incrocio in questione. Se si tratta invece di sicurezza, vediamo innanzitutto confermata la tesi che i sensi unici sono pericolosi e, inoltre, che in nome della sicurezza si penalizzano ancora una volta pedoni e ciclisti. Perché non valutare altre tipologie di intervento? In primis l’introduzione del 30km/h. Essendo Viale Zancanaro un’arteria principale verso le scuole, andrebbe sicuramente a beneficio di tutti gli utenti e non solo degli automobilisti all’incrocio in questione. A questo si potrebbe aggiungere l’inserimento di parcheggi a spina di pesce a lati alternati in modo da spezzare la visione dritta del senso unico ai guidatori. Ma anche il semplice rialzo dei passaggi pedonali, specialmente dei tre passaggi all’incrocio, che obbliga a decelerare. Oppure un incrocio a ”cuscino berlinese”, che lascia liberi i lati della strada ai ciclisti, mentre il rialzo in mezzo richiede una diminuzione della velocità perchè le macchine passandoci sopra sono obbligate alla pendenza. E potremmo anche salvare la magnolia mangia-smog. SPS ritiene che l’intervento previsto non sia inserito in alcun disegno generale che richiami anche solo lontanamente strategie di moderazione del traffico a favore dell’intera città. E’ risaputo che le rotonde costituiscono maggior pericolo per i ciclisti, a meno che non prevedano apposito doppio anello, in questo caso impossibile dato lo spazio ridotto. Il problema ancor più grave conseguente all’assenza di una visione organica è che la realizzazione di simili costosi e incancellabili interventi strutturali, scarsamente utili, se non addirittura insidiosi per pedoni e ciclisti, pregiudicano soluzioni più avvedute e sinergiche per un lungo futuro. |
Ultimo aggiornamento Sabato 12 Marzo 2011 08:58 |