Difficile raccapezzarsi quando la politica fa il girotondo...... Leggiamo sulla stampa locale di oggi, 31 gennaio 2012, che il nostro Sindaco è possibilista in riferimento alla proposta del Prefetto sulla "Sicurezza Partecipata". Ma come? Finora eravamo rimasti che il Sindaco ritiene Sacile una città relativamente tranquilla e che qualche eventuale problema fosse solamente riconducibile ai tempi di crisi che stiamo vivendo. Affermazione validata dall'ormai lunghissimo silenzio in tema della Lega sacilese, che, dalle elezioni vinte in poi, pare proprio godersi molto tranquillamente l'atmosfera sacilese (e deviare l'attenzione dagli avvenimenti reali a Sacile su quelli di un futuro catastrofico per colpa del Governo Monti). SPS era stata la prima forza politica a sollevare il problema con l'articolo del nostro sito "Sicurezza a Sacile: la Lega non dice una parola sui vari fatti incresciosi accaduti in città!", dove avevamo fatto un lungo elenco - nei mesi seguenti periodicamente aggiornato - dei vari accadimenti. Solo in seguito altre forze politiche erano intervenute sporadicamente sull'argomento. Ora l'Amministrazione pare essere orientata sulle nostre stesse considerazioni, altrimenti declinerebbe gentilmente ma fermamente l'invito del Prefetto. Come quando si finisce un girotondo e si arriva di nuovo al punto di partenza ......
Difficile la scelta: aveva ragione SPS o non aveva ragione il Sindaco?!
Per quanto ci riguarda ribadiamo che tutte queste improvvise soluzioni lasciano il tempo che trovano, tendono a finire in un eclatante flop, come è successo per le ronde o per i pochi risultati concreti dei pattuglioni, e, soprattutto, hanno rappresentato finora una notevole ed ingiustificata sottrazione di risorse alle vere Forze dell'Ordine.
Ma tant'è, anche questa volta - d'altra parte il Prefetto lo ha ribadito sulla stampa varie volte - si tratta in verità di dare ai cittadini la "percezione" della sicurezza. Ed è proprio questo il grave: la sicurezza in questi anni si è sempre più allontanata dai veri temi e dai veri soggetti deputati a discuterne e ad ottenerne le risorse ed è sempre più stata giocata come carta di propaganda politica. La percezione di sicurezza e stata picconata ad arte negli anni, sono stati attizzati e coltivati la diffidenza, la paura, il rifiuto a priori. I cittadini dovrebbero ormai essere ben consci che questo alla fine si ritorce esattamente contro di noi. SPS aveva ovviamente preso sin da subito le parti delle Forze dell'Ordine, citando dettagliatamente quanto da anni denunciano. Ed è questo che ribadiamo: risorse economiche buttate, in particolare dal Governo Berlusconi, con il Ministro Maroni (le cui promesse sono ugualmente ben elecate nei nostri articoli in tema di sicurezza) e da questa Giunta Regionale, con l'Assessora leghista Seganti (pensate solo al tempo sprecato, pagato da noi cittadini, dietro la famosa Legge Regionale sulla Sicurezza, che aveva visto la bocciatura della sua forma iniziale dallo stesso Governo Berlusconi!). Le telecamere? Le Ronde? L'armamento della Polizia Municipale? Il servizio notturno della Polizia Municipale? L'aumento di organico? Lo ridistribuzione dell'organico di Polizia e Carabinieri dalle zone di confine - dopo l'adesione della Slovenia - verso l'interno della nostra regione? L'ammodernamento tencologico? Il Vigile di quartiere? ecc ecc.??? A Sacile la Lega si è dimenticata di tutto. Da quando è al governo sono spariti come per incanto i "pericoli" che incombevano sulla nostra città: l'invasione di clandestini, le decine e decine di appartamenti sovraffollati, le cellule segrete che si riunivano negli internet-point, le decine e decine di attività illecite in decine e decine di appartamenti, un clandestino dietro ogni siepe di Sacile, l'infida infiltrazione islamista veidolata tramite festival e cene etniche che minava la nostra cultura, ecc ecc ecc.
Insomma, fallita la Legge sulla Sicurezza (a parte i grandi numeri dovuti al reclutamento coatto di nonni-vigili ai quali non sempre è chiaro che la sicurezza stradale non c'entra e che con l'iscrizione all'albo regionale la loro funzione è quella di essere "Osservatori del territorio"), nuova idea: la sicurezza partecipata con un "coordinatore" di quartiere che raccolgie le segnalazioni e le trasmette alle Forze dell'Ordine.
Pare allora che il semplice" buon senso di responsabilità e solidarietà" non esista più come rappporto naturale di buon vicinato. Dovremo mica fare dei corsi (uhhh, c'è chi li aaaama tantoooo) per diventare buoni vicini???
(O, a proposito, anche questa volta, il termine "partecipazione" è ben lontano da quel significato che abbiamo fatto nostro......) |